20 marzo 2010

All'autolavaggio

Succede una volta ogni due anni, ma succede.
Il giorno in cui mi rendo conto di vergognarmi di far salire qualcuno sulla macchina, quello è il giorno in cui la lavo.
Lavare un'autovettura per la sottoscritta equivale a: fermarsi nella piazzola con l'insegna dell'elefantino (la scegli appunto perchè ha l'elefantino, mica per altro), fare un paio di giri prima di capire da dove si entra, litigare con la macchinetta dei gettoni finchè, dopo diversi tentativi, riesci a fargliene sputare un paio per una spesa massima che stabilisci essere di 3 €, il che ti consente una sola passatina veloce di acqua saponata con successivo risciaquo. Per te, è più che sufficiente: quello che conta è uscire dalla fase "Parigi-Dakar" per entrare in quella "moderatamente sporca ma accettabile autovettura".
Sei soddisfatta insomma mentre ripulisci il portamozziconi da scontrini appallottolati, carte di oro-ciock e mentine semisquagliate comodamente adagiate sul fondo e stai pure fischiettando Lollypop, non fosse che...

"Che fa, signorina? Risciaqua la macchina? Hehe..." fa il tizio del cubiculo accanto.
Uelllla, siamo in vena di sarcasmo...simpatico, eh.
"Esatto." ribatti sorridente, per nulla scomposta.
Intanto stai ripescando da sotto il sedile l'ultimo fazzolettino di Fresh&Clean miracolosamente scampato all'ultimo viaggio col rigurgitante marmocchio e ti accingi a pulirci il cruscotto, giacchè sei ovviamente sprovvista di alcun altro tipo di detergente.
"Guardi che così la macchina mica l'ha pulita, sa?"
"Sì, lo so, ma sono di fretta. Sa com'è, giusto per togliere il grosso della terra". Oh, ma che vuole questo??!
"Sì, ma la terra c'è ancora"
"Sì, ma è molto meno spessa".
"Tzz-tzz..." fa quello scuotendo la testa, mentre si avvicina con quell'espressione paternalistica e un po' idiota che gli uomini assumono quando si accingono a spiegare una cosa a loro dire fondamentale, ma di cui per lo più a te non frega niente.
Prima che attacchi con la filippica dell'autolavaggio apri la portiera e lo inviti ad avvicinarsi.
"Lo vede questo?" con gesto eloquente indicando il Magù addormentato.
"Ecco, tra 30, massimo-massimo 40 minuti si sveglia e comincia a strillare come se lo stessero scuoiando vivo se non gli do subito da mangiare. Ora la domanda è semplice: secondo lei, a me, quanto me ne può fregare di quanta terra c'è ancora sulla macchina?"
Improvvisamente l'espressione paternalistica scompare ma -guarda un po'- quella idiota no.

2 commenti:

D'Erica ha detto...

Ahahahahah, grande Susi. Cmq quello era un'altro dei numerosi tentativi di broccolaggio ;) Un bacio

Susibita ha detto...

Dici?! Con una puerpera??
Guììììì, sshhcandaloso è!!, come direbbe mia nonna.
Comunque non credo, almeno non si accontentasse di una in tuta sexy coem supermariobros...