28 febbraio 2012

I miei nuovi capelli da gnocca.

Aprire le porte dell'ambulatorio pediatrico e constatare la presenza di 20 mamme con micronani urlanti.
Inorridita richiudere d'istinto la porta e dirsi che no: per un solo, stupidissimo certificato di buona salute alla modica cifra di 30 euri, NO.
Domandarsi cosa poter fare in quei 30-45 minuti in cui tutta quella beata accozzaglia di neomadritudine si sarà non dico dissipata, ma quantomeno dimezzata.
Posta, fatto.
Farmacia, fatto.
Banca, fatto.
Guardare il proprio riflesso nella porta a vetri e schifarsi un pochino, con quel taglio da cocker.

Uscire dalla porticina a vetri che fa sdleng-sdleng perchè il negozietto è piccolo e ha le travi a vista, serve uomini-donne-bambini al centro della piazzetta del borgo e tutti i negozietti lì fanno sdleng-sdleng quando entri e quando esci.
Che sei vestita con la tuta, le converse e la felpa col cappuccio.
Ma coi capelli da gnocca.

Tornare in ambulatorio e trovarlo VUOTO, con la pediatra di buon umore ad aspettarti.
Tu sempre coi tuoi capelli da gnocca*.
E' una giornata di grandi soddisfazioni.








*e hai speso solo 26 euro per lavaggio, taglio e piega (+ 6 euro per una spazzola rotonda perchè non vorrai mica spendere i soldi per una piastra te con codesti capelli che ti ritrovi, bellina? un colpo di spazzola-phone-e-via: sei uno splendore tesoro.) complimenti per la pancia inclusi. Risultato eccellente, di quelli che davvero: ti guardi e ti vedi proprio gnocca.
A 25  anni (bwua-ha-ha) e proprio a PaesinoinCuloaiLombrichi - chi l'avrebbe detto?- posso finalmente dire di aver trovato la parrucchiera della mia vita.


27 febbraio 2012

Perchè avere un cane salverà la mia gravidanza.

Chi è quella tizia che arranca dietro al cane?
Che da quattro giorni si vede aggirare tra gineprai e uliveti?
Che fa stretching appoggiata al palo "è fatto divieto di caccia a meno di 50 m dalle strade consorziali?" ansimando come un cinghiale e rischiando l'impallinamento certo?
Che si da il tono di quella che saltella ma invece va in slow motion tanto che il cane si ferma ad aspettarla sbigottito per 10 minuti buoni.
Ma soprattutto: perchè il medesimo cane, nel caso in cui sopraggiunga qualcuno, finge di non conoscerla?

E' una che sta meglio, sai com'è.
Perchè alla fine si è guardata in faccia e si è detta: "Basta con sta storia che me la gravidanza mi spaventa e mi sta stretta e non ce la posso fà, sto da schifo."
Perchè una come lei -s'è detta - alla gravidanza gli fa il mazzo.

23 febbraio 2012

L'evidente inutilità degli anniversari.

S.:"Ciao!"
P.:"Ciao!"
S.:"Come va?"
P.: "Tutto ok."
S.:"E... hem ...sai che giorno è oggi?"
P.:"Mmm...giovedì?"




22 febbraio 2012

Me like a zerbin.

Ore 21, sono uno zerbino.
No davvero, non scherzo.
Adesso non state a dirmi massù, dai, non è vero, vah che ti ripigli.
Sono di 5 mesi e mezzo e ho una panza che vi dico è enorme, che con Magù ce l'avevo a 7. 8. Forse 9.
Sono solo di 5 mesi e mezzo, non ce la posso fà.
Come ci tiro avanti altri 4 mesi? Non ce la posso fà.
Poi si muove porco cane, non sta mai fermo/a. Notte e giorno.
La mia mente vira verso paranoie autogufe, non riesco a fermarla: cosa significa? sarà un'iperattivo/a? non dormirà? tutto questo deve avere un senso nel calendario maya e non mi dice nulla di buono, nono.
Sto messa malissimo.
Tipo che oggi sono andata a prendere Magù al nido e mi sono piazzata su  uno sgabello per infilargli la giacca, uno di quei seggiolini da nani che per sederti c'hai le ginocchia in bocca. Siccome mi faceva fatica alzarmi sono rimasta lì seduta fissa per 4 minuti con la panza, le gambe divaricate e l'occhio vitreo da pesce di 3 giorni finchè non hanno cominciato a guardarmi strana. Sembravo Sora Lella.

Sto nel Paesello Marcondirondirondà, la prima piscina comunale è lontana e non trovo il tempo di andarci. C'ho un mal di schiena che manco mia nonna con l'osteoporosi.
Basta: da domani si piscia fuori il cane per almeno 30 minuti, così smaltisco la pasta broccoli-gorgonzola-mascarpone di oggi. E la piscina che si fotta.
E' inutile, non ci sono portata. Me mi sta stretta sta cosa.
Mi guardo allo specchio e se devo dirvi la verità dalle tette in su sembro la Cucinotta e dalle tette in giù un teletubbie. Non so quale metà sia peggio, ma credo la Cucinotta reciti persino peggio di Tinkicoso.
Ieri notte ho sognato di partorire, non finiva più. Mi sono svegliata con una crisi asmatica incipiente.
Tutto questo ha certamente un significato nel calendario maya, ne sono certa.
Cinque mesi e mezzo. Soltanto.
Cazzo.

21 febbraio 2012

Mr Magù featuring celo/manca


Mattina: Susibita legge quest'articolo.

Sera: Susibita e Papone sottopongono Magù a test che riassumo qui sotto.


mamma, papà, ciao: celo, celo, celo 
giocattoli: celo 
cane: bau 
gatto: Attù 
bambino: celo 
latte: celo 
succo di frutta: cucco 
palla: celo 
sì:  
no: gno 
naso: celo 
occhio: celo 
banana: celo 
biscotto: celo 
macchina: brumme 
caldo:  non pervenuto. Si propone, in alternativa, cotta (= 'scotta, Mà. Me stai a gremà con 'sta cazz'e pastina')
grazie: 'accie 
bagno: celo 
scarpa: celo 
cappello: Gno. ('amore di mamma, ma che mi significa "gno"? lo so che lo sai cos'è il cappello,
giusto?' 'Gno'.) Gno. Che vi devo dire? Manca. 
libro: celo 
andati: non pervenuto 
di più: non pervenuto


Ora la domanda è: valgono comunque, a titolo sostitutivo, trebbiatrice (significato acquisito-pronuncia non pervenuta), inco-inco-itte-ttàr (twinkle twinkle little star), pipì, cacca, pussa, pappe (iphone, ipad, ipod, mac o qualsivoglia iCoso ma anche il più nazionalpopolare pc), mucca, conna (sì, proprio quelle), baila-baila (balla! balla!), cosh'èèè???, aiuto!!, basschìp (ba-ba-black sheep*) ?


*
'Magù, come si chiama questa? PE...?' 
'...'
'PE-CO...?'
"Basscìp. Cì, bascìpp.'

18 febbraio 2012

Il tutorial di carnevale che NON dovete seguire.

1. Passate 1/2 h a preparare minestroni di didò psichedelico, quella successiva col padellino in testa a farvi inseguire da Darth Vader ma alto 80 cm, svariati minuti a cantare Baa Baa Black Sheep have you any wool?, svariati minuti a cantare Baa Baa Black Sheep have you any wool?, infine svariati minuti a cantare Baa Baa Black Sheep have you any wool?.
2. Barricatevi in bagno per fare pipì e fingete d'ignorare la petulanza del tizio fuori dalla porta che urla  mamaa? mamaa? mamaaa???!
3. Ingozzatelo con la banana, il cucco, la mezza fetta di totta avanzata dal giorno prima e pregate intensamente affinchè stramazzi dal sonno con la pancia piena.
4. Difendetevi dall'assalto di Darth Vader con le mani appiccicose di banana.
5. Stramazzate sul divano e fingetevi morte.
6. Se non riuscite nell'intento di qui al punto 5 armatevi di un piano alternativo che possibilmente preveda un viaggio sola andata per l'Isola di Pasqua.
7.  Se non siete riusciti a procurarvi il biglietto datevi del genio per esservi fatte venire un'idea per la quale di lì a 1 h vi tirerete violente mazzate sui denti.
8. Munitevi di cartoncino, pennarelli, colla liquida e cazzutissimi coriandoli.
9. Concedetevi una breve digressione nella vostra imbarazzante infanzia carnevalesca ricordando l'anno in cui foste vestita da Gretel grazie a un vecchio vestitino estivo di vostra sorella e al fazzoletto a fiori di vostra nonna ('cosa sei? una contadinella?', 'No, Gretel.', 'Il tuo costume è da principessa povera?', 'No, hem, Gretel.', 'E quindi che saresti? una lavandaia?' 'Sarei Gretel, veramente.', 'Chi??', '...' ).
10. Imprecate meditando tardiva vendetta contro vostra madre mentre raccogliete da sotto il tavolo briciole di totta impastata con cucco e peli di gatto immunodepresso.
11. Disegnate delle sagome col pennarello sul cartoncino, spennellatelo con la colla liquida, date una botta in testa e tramortite l'unico neurone ancora attivo nel vostro cervello, dunque passate a vostro figlio di due anni la ciotola coi coriandoli.
12. Rimuovete i coriandoli in eccesso, lasciate asciugare qualche istante, quindi appendete questi:




13. Guardatevi attorno mentre il neurone tramortito rinsavisce, imprecate e finalmente prendetevi a mazzate sui denti.

14. Parecchie ore dopo continuate ad estrarre colorati, minuscoli, appiccicosissimi coriandoli. Dalle vostre mutande.

17 febbraio 2012

Decidetevi.


 
 "Vedi come ti sei spanciata lateralmente? femmina di sicuro."
"Ma che bella pancia alta, cos'è? un bel maschietto?"
"Con quelle gote che sembri Heidi sarà femmina."
"C'hai sti tratti induriti, vedrai che è maschio".
"Hai avuto le nausee, eh? aaaahhh, le donne...cominciano a rompere le balle ancora prima di nascere."
"Al mio terzo maschio vomitavo carrelli di roba."
"Si muove? bhè si sa che noi femminucce siamo un po' tutte ipercinetiche."
"La mia pareva il buddha, non si muoveva manco a pagarla."
"Come sei in forma, fine fine con questo po-po di pancina."
"'Mazza zia ma che panza c'hai???"
"Guarda non me n'ero neanche accorta."
"No-no, mica è la webcam. Tu ti sei ingrassata proprio."


Eccheccazzo.

15 febbraio 2012

L'ultimo dei romantici ( e nonews)



 "Allora Magù, ci siamo capiti? Quando arrivi io suono e tu corri con queste incontro alle nonne, ok?"
"Cì."
"Hai capito tutto? e cosa devi dire alle nonne?"
"Auguyy."
"Grande. Bravissimo, vai."

S'è sfracellato a metà vialetto.
Poi Nonna Oroscopo apre la porta, lui si rialza, le pianta il mazzo in mano e le fa: "...'tyieni."




Indi entra in casa e va a servirsi di una grossa fetta di torta.

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Poi c'è da dire che ieri è stata anche una certa giornatina,  per Susibita.
Una di quelle in cui lei s'infila un paio di leggins e maglioncino carino, si raccoglie i capelli e mette pure un po' di fard sulle guance perchè mica capita tutti i giorni di avere un'appuntamento con quello che le abita la pancia.
Sulla sedia della sala d'attesa picchietta i piedi ed è l'unica da sola: senza marito, amante, trombamico, uno straccio di madre e pure senza caramelline alla menta.
Ciò acuisce la sua già spiccata tendenza all'autocommiserazione e infatti comincia a sospirare arrotolandosi le ciocche di capelli e ri-ricontrollando compulsivamente data, ora, via e nome dell'ospedale che per lei è tutto nuovo.

"Questo è il cavo assiale del medio cervelletto, questo il femore, questa l'orbita oculare, vede? questi sono i reni, 2. Questa è la vescica, questi i piedini, complimenti per le fettazze, e infine questa la sua placenta. Va tutto bene, signora, può andare."
"Hem...io vorrei sapere di che sesso è."
"Ci ho già provato 3 volte. C'ha 'ste gambine lunghe rannicchiate davanti che non vuole sapere di spostare. Niente, non ci riesco."


Proprio a lei doveva capitare.
Che è curiosa come una betoniga.
Che s'era fatta parecchi film, diciamocelo.
Che detesta le incertezze, le attese, le situazioni non chairite.
Proprio a lei che la prossima eco ce l'ha a MAGGIO.
Non ce la può fare.

14 febbraio 2012

Io amo (l'Apple Store).

A chi di voi ha affermato, spergiurato, millantato, banfato e quant'altro di avere un iphone/ipod/ipad o simili aggeggi di imprescindibile (?) e amena (!!) virtù vi avviso che le FilAppstrocche sono su iStore!
Trovate qui la versione lite, e qui quella completa.
Adesso non cominciate a fare i braccini corti e a lanciarvi su quella aggratis però eh ;D!!!
Scherzo.
Ma anche no.
Insomma vedete un po' voi ma io qua, da dietro lo schermo, c'ho gli occhietti da bassethaund con lacrimuccia laterale e un residuo di dignità che scodinzola, fate vobis.

Per quelli che fossero arrivati qui da poco e si stessero chiedendo:

- se le FilAppstrocche siano filanti, appetitose ricette pugliesi a base di troccoli.
La risposta è no: come spiegavo qui trattasi di una piccola e succulenta raccolta di filastrocche inedite, in quanto scritte da me medesima. Insieme a quei pazzi scatenati quella brava gente con cui lavoro abbiamo deciso di farne un'app per smartphone. Perchè in fondo, ci crediamo moltissimo.

- se mi venisse la lussuriosa idea di leggermele le trovo in libreria? dal porcaro? a teletubbilandia?
La risposta è no: sono app, ovvero applicazioni ludico-ricreative con cui sollazzarsi tramite smartphone o tablet, insomma per lo più coi telefonini di nuova generazione che fanno tutto, dal massaggio bioayurvedico per il cane alla prenotazione della visita di controllo alla gotta di tua nonna.
Ricapitolando: se avete un iphone/ipod/ipad e nulla di male contro Cupertino le trovate qui.
Se invece siete un po' più in bolletta e/o per qualche motivo vi sta sulle balle il clima di Cupertino allora le trovate qui.
In ogni caso io ci tengo tanto, ma proprio tanto.
Se poi voleste anche darmi qualche opinione, fare una piccola recensione (questa con mia immensa gratitudine a vita), congratularvi, inviarmi rose rosse o un modulo per l'assistenza sociale, fatelo. Scrivetemi una mail, scrivetemi un post, commentate: scherzi a parte, ci sarebbero davvero utili un po' di feedback ;).
Al momento i download sono molto buoni, ma pochi ci scrivono per qualche commento: date il buon esempio, oggi è la festa dell'Ammmorrre e gli uccelletti fischiettano. Come dite? Ah non fischiettano, s'ammazzano sul terreno gelato e fa un freddo cane? ragione in più, dico io, per stare caldi caldi davanti al computer e farmi sapere che ne pensate di questo mio secondo parto =).

p.s. oggi è s. Valentino e vabbhè tutti partiranno con utilissime ricette al cioccolato e segnalazioni last minute di capi osè per la serata più sheccschi dell'anno.
Io invece vi lascio con una chicca da Ponte dei Sospiri: Susibita e Papone si conobbero all'età di 8 anni, epoca in cui lei atterrò per la prima volta in una classe di marmocchi sbiaditi con i banchi ordinati e  i grembiulini monocolore (neri, gosh. Neri!!!).
Lui la squadrò di sottecchi coi suoi occhietti aguzzi e non disse nulla, ma lei anni dopo venne a sapere che lui c'aveva sto dubbio amletico di chiederle: "Com'è che vieni dall'Africa e non hai la pelle nera?".
Al che lei ringraziò sommessamente il Santo Protettore del Primo Appuntamento che vede più in là di tutti perchè altrimenti, quel giorno di fine Febbraio di mooolti anni dopo, mica si sarebbe lasciata baciare.



11 febbraio 2012

Brividi.

C'è una canzone che ti canto da sempre,  parla la lingua dei miei nonni.
Sa di acqua di lago, sa di vento, di foglie fradice.
Sa di monte, di valle, di una terra che è mia.
Che poi è questa:



E anche se la trovo splendida e te la canto da quando eri uno robino poco più lungo del mio braccio e non dormivi e ricordo che guardavo fuori dalla taverna, da quella finestrella in alto sopra la mia testa, e vedevo la luna e avrei venduto un rene per un'ora di sonno e giuro che avevo uno sproloquio che Sgarbi in confronto era la regina d'Inghilterra.
Ecco, volevo dire: non è comunque lei che mi ha tolto il fiato.

E' piuttosto il fatto che stasera, quando ho cominciato a cantarla, tu l'abbia intonata con me.
Senza parole, solo i tuoi la disarticolati. Ma l'hai intonata, e pure imbroccata.
Giuro.
E' che a volte tu mi metti i brividi, bambino.


7 febbraio 2012

Bad news and good ones.

Bad.

"Buongiorno, sono qui per la domanda d'iscrizione alla scuola materna, ho portato i documenti."
"Sì vedo, siamo messi male: il bambino è anticipatario. Lei ha mica per caso una rara e inguaribile malattia genetica?"
"Hem, no."
"Ebola?"
"No."
"Il padre è vivo?"
"Sì." Tiè.
"Altri figli a carico?"
"Hem, no."
"Male, molto male."
"Però sono incinta."
"Auguri."
"Sì, hem. La panza non da punteggio per la graduatoria?"
"No, se lo scordi."
"Ma io a Settembre avrò il nano major + il nano minimus, l'occhiaia a tapparella, il conto corrente annichilito da pannozzi taglia mini e ricariche per l'estrazione di muco. Sarò una donna distrutta, con un forte bisogno di mandare il major alla materna per spendere 1/10 di quello che spenderei al nido."
"Non ce la farà mai."
"Lei è un'inguaribile ottimista."

Questa scena m'è parso di averla già vista.

Good ones.

"Organizziamo questo colloquio ogni inizio d'anno per  fare il punto della situazione con i genitori. Devo proprio ammettere che Magù è un bambino bravissimo, siamo molto contente e soddisfatte di lui."
"Oh, bhè, bene. Mi fa piacere, anche lui mi sembra contento."
"Mette in ordine tutti i giochi senza fare lo gnorri, mangia tranquillo ed è molto autonomo, sa anche giocare da solo ed è dolcissimo quando viene a cercare le coccole."
"Hem, bene. Insomma si è instaurato un bel rapporto."
"La verità è che siamo perdutamente innamorate. Un bambino equilibrato davvero, una goia da tenere."
"Sì, in effetti ha un bel carattere, devo dire."
"Siete stati bravi, probabilmente voi due siete altrettanto tranquilli e equilibrati. Spesso è un mix di educazione e genetica."
"Si chiama botta di culo. Io ero una bambina ansiogena, detestavo l'asilo e mi aggrappavo alle portiere dello scuolabus urlando come un'indemoniata. Alle elementari non dormivo di notte per paura delle tabelline saltate, alle medie ricordo di non aver mangiato per 15 gg per via di un compito in classe sull'alta e bassa pressione. Al liceo facevo scena muta davanti alla lavagna e c'avevo un groppo in gola grande così. Ancora oggi ci si chiede come io sia riuscita sopravvivere alla laurea."
"Allora la buona notizia è che non ha preso da lei."





6 febbraio 2012

Winter's end.

Forse perchè eri tanto stanca, forse perchè il freddo ti risaliva gli occhi come sui vetri.
Forse perchè era il tempo, il tempo giusto per questo.
Forse perchè la neve attuitisce i tuoi passi mentre chiudi la porta in silenzio.
Ti riesce tanto bene che non c'è tempo di dirti 'ciao'.

Quello che voglio dirti è che ho voglia che l'inverno finisca, e non so quanto c'entri col fatto che non sei più qui, ma te lo dico ugualmente.
Perchè adesso ci sono le foto che porterà mia sorella e io sarò di nuovo bambina, tu avrai la pelle rosa.

A me, non so perchè, è  venuta voglia di fare il bucato.
Neve, sapone, acqua calda.
L'azione meccanica di stendere i panni senza pensare, nell'aria fredda.
Mutanda-pigiama-calzino spaiato. I bianchi.
Tovaglia-pile-calzino bucato. I colorati.
Non dovrei lavare tovaglia e calzini insieme, lo so. A voi non si mischiano le cose? A me sì, sempre.
Mi viene proprio voglia che la neve si sciolga, che l'erba si affacci.


Del respiro dei campi.


Di luce pulita.



Voglia di qualcosa che faccia stare bene, che faccia sorridere.
Che sia fresco al tatto, rosa, fragrante come appena nato.
Come un bambino nuovo, ad esempio.

1 febbraio 2012

2.

 

Bolsi e tachipirinati, trovano la forza per fare dei muffin al cioccolato e arancia, farli bruciacchiare ai bordi, spegnere due candeline, mangiarli senza sentirne il sapore (per me potevano essere pure al taleggio e fontina che non faceva differenza), tantiauguriate-tantiauguriatee-spetta che faccio il video e poi lo mandiamo a Papone, spè, Magù! Checcaz. Ecco: da capo, tantiauguriate-tantiauguriatee, evvivaaa!! adesso uccidetemi, datemi un'altra tachipirina vi prego, aprire due pacchetti, rintanarsi nuovamente sotto la coperta a guardare, per la - credo- milionesima volta, Peppa Pig che uccide il computer di sua madre. Pessimo esempio.
Infine, sopravvivono persino alla neve.
Applausi.