28 aprile 2020

Ora che sei qui.


Ora che sei qui.
Nello spazio dilatato di questo tempo immobile e plastico, che si allunga e si gonfia lento, come un lunghissimo, filante impasto.
Uomo dell'Annus Pandemicus, Grande Capo Astrale, Gran Ciucciatore, Magnifico Rettore del Pannolino Siderale, Portatore dell'Anello, tu col nome e nel nome di Dio.
Tu quasi prematuro, tu forte e potente.

La tua forza non è quella della roccia, dell'inerte minerale.
La tua forza è quella del seme.
Ci sono poche cose dure e forti al mondo come un seme, se sapete cosa intendo.
Certi semi di ciliegia duri come sassi.
Nel buio fresco e cieco della terra si aprono all'albero, puntano il cielo, liberano radici, inventano foglie.
Esplodono, nei frutti che verranno.

Sei un semino, per ora, soltanto.
Ora che sei qui.
Piccolo e potente, albero e bambino, uomo e uccellino.