30 gennaio 2012

Erano solo nascosti.

Hai i capelli biondi strepenati come tua nonna, le sue spalle forti.
Hai le ciglia lunghe lunghe, come tuo padre.
Hai anche le sue dita, identiche. Mi fanno un po' impressione.
Non mi assomigli per niente.

Però se sei convinto di avere ragione non taci manco con un tappo in bocca.
Quando qualcosa non ti riesce t'incazzi di brutto,  devi imparare la pazienza.
Sei irascibile, un piccolo fuoco. Ma poi sai chiedere scusa, e perdonare.
Fai cose strane, un po' pazze, tipo che ieri sei andato a letto con la spada di Darth Vader.
Sei buffo. Getti la testa indietro quando ridi forte.
Ami la gente, il casino tra i nostri amici, la musica.
Sai la scala musicale, doremifasolasido.
E quando leggiamo Cappuccetto tu indichi il cacciatore e gli fai: "Blutto!".
Perchè tu, sotto sotto, tifi per il lupo.
Allora sono certa che anche i miei geni sono lì: si erano solo nascosti per un po'.


P.s. aggiungerei anche che ti piace tutta la frutta, kiwi compresi.

24 gennaio 2012

Storia di una piccola scema.

C'era una volta Piccola Scema che viveva  in un paesino in culo ai lombrichi ma evidentemente era convinta di stare sulla Fifth Avenue, tanto lei la benzina poteva farla come e dove voleva, era così comoda.
Piccola Scema stava in un mondo tutto suo, che vuol dire che era un po' rinco, infatti quando sui giornali leggeva dello sciopero dei tir lei non faceva 2+2 e prendeva le dovute precauzioni pensando "vivo in un paesino in culo ai lombrichi, sia mai che rimango senza benzina".
No.
Lei meditava sul colore di cui si sarebbe tinta i capelli dopo aver partorito.
Piccola Scema, uscendo di casa, ignorava la spia del serbatoio in riserva, procastinando il rifornimento al dopo-spesa.
Piccola scema aveva infatti prima alcuni beni essenziali e vitali da prendere: un cestino di kiwi da sorbire a digiuno alla mattina perchè fanno andare in bagno. Croccantini per il gatto grasso e immunodepresso. Una spugna ruvida, per l'esfoliazione sotto la doccia.
Un pezzo di caciottina in offerta. Clementine grandi come poponi a 1,90/kg. 4 filetti di merluzzo surgelati. Un pacchetto di gommose "gocce di pino".
Piccola Scema, passando davanti al primo benzinaio, notava di sfuggita un'assembramento che avrebbe dovuto ricordarle "The day after tomorrow" ma che in lei suscitava invece un solo, snobbissimo e demente pensiero: " Ma che ovvido assembvamento di cavevnicoli, mi tocchevà passave al successivo, pevdinci."
Al terzo benzinaio con esposto il cartello "CARBURANTE ESAURITO"  un piccolo, solitario, neurone si accendeva nella testa di Piccola Scema, che subito ricordava la prima cosa da fare in questi casi:  trovare un colpevole. Infatti chiamava il suo compagno, Piccolo Stordito.

"Piccolo Stordito, ieri mi hai lasciato la macchina senza benzina: se adesso a me e a tuo figlio ci devono venire a recuperare col carro attrezzi è colpa tua."
"Ho provato a chiamarti per avvisarti ma non rispondevi"
"C'erano le clementine grandi come poponi a 1,90."

Piccola Scema era rinco, ma audace.
S'inerpicava dunque su per la collina e tentava il tutto per tutto in direzione del piccolo benzinaio di Paesino in Culo ai Lombrichi.
Frattanto la raggiungeva la telefonata della madre e della sorella, come sempre lucide e padrone della situazione.
"Dove sei? Hai fatto il pieno? Ma sei scema? Possibile tu sia mia figlia con quel cervello piccolo così? E adesso? E se ti si ferma per la collina? E la creatura? Aspetta, forse ho trovato un modo di venire a recuperarti in elicottero con la Protezione Civile, ti porto pure una tanichetta. Stai calma, capito? STAI CALMAAA!!".

15 minuti dopo l'ultimo benzinaio sull'ultima curva alla fine del paesello riforniva Piccola Scema dell'ultimo pieno disponibile.
Piccola scema era molto rincoglionita.
Però aveva un gran culo.

Vorrei sapere.

Perchè se decido di stendere i panni fuori i muratori della casa accanto accendono il falò al canneto, così le mie lenzuola adesso sanno come di speck.
Perchè a una donna incinta dicono sempre "oh, va là che stai bene, adesso vedrai che ti vengono degli anticorpi così." e io invece ho mangiato il mio primo pranzo serio dopo 5 giorni e ho un cratere in ebollizione dalla centro della testa all'orecchio sinistro.
Perchè  mi faccio prescrivere antibiotici che non prenderò, continuando a fare fumenti di bicarbonato e riducendo l'intervento di medicinali a una tachipirina al giorno. Così invece che guarire in 3 giorni ci metto 3 settimane e c'ho una faccia che sembro un mocio seccato al sole. Però non mi sento in colpa, eh.
Perchè a 25 anni mi faccio ancora domande idiote come ma ci sono gli europei quest'anno? per quale insensata ragione al mondo esiste ancora una nazionale francese? dove sarà finita la maglietta azzurra del 2006? Perchè devo partorire a fine Giugno?
Perchè faccio ancora battute idiote sulla mia età che tanto rido solo io.
Perchè non mi passa il mal di testa.
Di che sesso sarà l'Inquilino Non Pagante.
Perchè la gente deve sempre optare per soluzioni politically correct.
"Cosa ti piacerebbe?"
"Una femmina."
"Vabbhè che poi se è maschio va bene uguale, no?"
"Va bene sto paio di balle. Mi hai chiesto cosa mi piacerebbe. Il cane maschio, il compagno maschio, il figlio maschio, il gatto con la mononucleosi e pure maschio. Ti devo ricordare che l'Arturazzo originariamente si è chiamato Ginevra per circa 12 ore? Poi siamo andati dalla veterinaria e quella ci fa: "vedete un po' voi, ma da come siamo messi qua sotto io comincerei a optare per Merlino o giù di lì."
Se è maschio un po' m'incazzo.

19 gennaio 2012

Le vite degli altri.

Ci sono vite che a guardarle da fuori sembrano così semplici, così belle.
Ci sono vite che sembrano avventurose, divertenti, mai noiose, fortunate, ricche di occasioni.
Ci sono vite che a volte ti sembra d'invidiare, e magari sono solo scritte meglio.
O forse vissute, meglio.
E' che dietro alle vite degli altri c'è il mazzo che si fanno gli altri, ed è per questo che non lo vediamo.
E' che dietro la tua vita ci sono i buchi neri in cui cadi da sola, ed è per questo che gli altri non c'inciampano.
Ci sono vite che danno tanto e vengono guardate solo di striscio, tra una spesa e un caffè.
Ci sono vite che meritano di essere raccontate.
Di cui è bene accorgersi.
Ci sono vite che meritano di essere amate.
Ad esempio, la tua.

15 gennaio 2012

Io ci ho fatto un' app.

Sottotitolo: l'angolo della self-promotion.


Quando ho aperto questo blog ho solo dato forma diversa a una cosa che in parte facevo già prima: scrivere.
Lunghe, infinte mail alla mia migliore amica.
Qualche racconto qua e là.
Biglietti idioti in rima lasciati sul piano della cucina a Papone.
Poesie su un vecchio quaderno a righe.
Mail idiote a Papone, Sorella Subli o sventurati amici.
Biglietti della spesa, spesso idioti, sempre per Papone.
Con idiozia, ma senza costanza.
Senza questo -come dire?- allenamento.
Perchè è anche un esercizio, a voler ben vedere. Inconscio, ovviamente.
Per quelli tra voi che hanno un blog : avete mai provato a rileggere i vostri post più vecchi? I miei hanno uno stile diverso, a me sembrano più rigidi. Decisamente più rigidi.
E' come se l'utilizzo costante della forma scritta mi avesse aiutato a trovare, in questo piccolo angolo virtuale, un modo più mio, di esprimere le cose. Un mio stile, banalmente.
Trascurabile ai più, perfettibile certamente, ma a me di questo frega poco o niente.
Sono felice quando riesco a tirare fuori le cose così come girano nella mia testa e poi rileggerle, riguardarle, come sassolini sulla mano.
Mi sono accorta anche che la cosa si estende. Tipo che adesso mi riesce più facile persino scrivere i bigliettini d'auguri.
O magari scrivere storielle per Magù.
Filastrocche, ad esempio.
Storie  in rima, che raccontano la sua giornata: quando stendiamo i panni insieme, la fila al supermercato, lui che scappa se gli dico 'si va a nanna?', il riflesso del lampione sul piumino del suo letto.
E niente, tutto questo per dire che quindi alla fine  io ci ho fatto un'app.


'Facciamo un'app tutta nostra, dai.'
'Sì ma i contenuti? Non conosciamo nessuno con dei contenuti già pronti?'
' ...'
'Susibita perchè fischietti?'
'Chi? Io?'
'Sì, tu. Fischietti e fai la faccia da gnorri.'
'Io delle cosucce le avrei anche, ma credo piacerebbero per lo più a un nano compreso tra gli 0 e i 5 anni. Oppure a dei genitori sufficientemente sciroccati. Hem, se volete, ve le...hem...ve le leggo.'
...
'Mmm, mumble mumble. Credi funzionerà?'
'A Magù piacciono.'
'Mmm, mumble mumble.'
'...Bhè?Allora?'
'Allora credo potrebbero funzionare.'

Questo succedeva almeno 5 mesi fa, ed è con immenso piacere che oggi vi presento le FilAppStrocche.
Per ora sono in vendita sull'Android Market, ma se tutto va bene uscirà anche la versione su Apple Store.
Questa è la serie della sera (ma ho già scritto anche quelle per il giorno), i testi sono scritti da me, le illustrazioni fatte da lei, l'applicazione fatta da loro.


Senza questo blog non le avrei scritte, probabilmente.
O forse sì, ma non avrei avuto il coraggio di farle leggere ad altri.
Ma qui ho imparato a scrivermi, a leggermi.
E a non temere il vostro giudizio.

Quindi siate clementi e, per l'amor del cielo, scaricatela.

11 gennaio 2012

Immacolata.

Maria Lourdes* sostituisce la badante di Prozia Profondo Nord per le feste di Natale.
E' un donnone dai seni e dai fianchi abbondanti e con un bel pancione su cui verrebbe voglia di gettarsi facendo i capricci perchè non ti ha dato la seconda caramella che chiedevi.
Sostiene di non essere lei a  mangiare troppo, è il suo osso che è muy grande.
"Ossa, Maria, ossa plurale."
"Està bien, osso, lo que dico."
A volte Maria parla di sè in terza persona.

"Maria es mui adolorada. Tu sabes de mi hija?"
"No, Maria, non so di tua figlia, che è successo?"
"Ella tiene 21 anos y me dice: Mamita, yo no soy vergine."
"Hem...Maria...suvvia...21 anni...non è una tragedia..."
"No es como a mì, esta disgraciada, no tambien como a ti."
"Scusa Maria ma io che c'entro adesso?"
"Sussi, yo te leggo nell'anima Sussi. Verdad tu eres como a mì: tienes una facia linda, pulita. Tu eres jovine, casada, con un pequeno chiquito muy gracioso. Esactamente como a mì a tua etad."
"Hem...a proposito del casarse, Maria... in realtà dovresti sapere che io..."
"Yo tenia 19 anos y estaba per casarme: pero ero linda, comprendi?? IMMACOLATA."
"Ecco anche su questo punto, in effetti io..."
"No como quella viperita, io no pensava de sofrir asì..."
"Maria, cerca di essere ragionevole: tua figlia lavora da diverso tempo ormai, è indipendente, certe tappe in quei contesti si raggiungono prima...forse voleva confrontarsi per essere rassicurata, tu cosa le hai risposto?"
"Qui? Yo?"
"Sì. Tu. Che le hai detto?"
"Mi te mato."

Ecco, a dirvela tutta,  a me questa donna a tratti m'inquieta.
Solo che poi mi ha detto che  Madre de Dioss Sussanita! yo credeva che tu tenya como 25 anos!, quindi ho deciso che invece la amo.
Perdutamente.




* la chiameremo così.

9 gennaio 2012

Gente che litiga con la wii.

Radio Star.
Baby One More Time.
Akuna Matata.
It's all about the money (money, money...).

Le ho fatte tutte: instancabile, sudante, roteante, deliziata, scomposta, fuori tempo, imbarazzante.

Alla fine quella mi guarda e mi fa:"1 stellina. Pigra."

Qualcuno dovrebbe spiegare a quella carogna stitica che esiste anche l'opzione "incinta di 4 mesi ma volenterosa".
Stronza.