30 giugno 2011

C'mon Susi, let's go party (U-o-ho, U-o-ho)

- Politically correct -

"Susibita come mai la torta è così marrone?"
"E' al cacao."
"No dico, perchè è così tanto marrone tutto intorno ai bordi?"
"E' al cacao."
"Susi, fammi capire... quella è la torta che ti hanno chiesto di fare per la prima festa d'asilo nella vita di Magù e tu l'hai bruciata?"
"Non è bruciata. E' solo diversamente cotta."

- La giustizia divina esiste, e io ne ho le prove -

"Susi quella signora si è avvicinata alla tua torta."
"Ah sì?"
"L'ha osservata, poi ha fatto un sorrisino stitico ed è passata oltre. Ha preso una fetta di quella bella crostatona sugosa lì a destra."
"La cosa non mi tange."
"Perchè?"
"Perchè quel tizio là appoggiato al muro che ha passato gli ultimi 20 minuti a scaccolarsi è suo marito."

- Un tempo avevo una mia identità, poi ho fatto un figlio -

"Ciao, io sono la mamma di Enrichetta. Mia figlia la puoi riconoscere perchè è quella coi bei codini fatti dalla nonna e il succo in mano."
"Ciao, io sono Susibita."
"... Sì, ok. Hem...vabbhè. E sei la madre di...?"
"Di Magù. Lo puoi riconoscere perchè è quello bavosetto che sta pomiciando vigorosamente col pavimento per raccattare i pop-corn caduti."

- Non è vero che i bimbi son tutti carucci. Ci sono pure quelli un po' stronzi -

In fila per lo scivolo.
Susibita: "Bravo Magù, dai che ci sei! Ancora un gradino e poi sei pronto per il lancio!"
Nana: "Ci sono prima io."
Susibita: "Ma no piccolina, cosa dici? tu sei appena scesa, non puoi infilarti davanti ai bimbi più piccoli, loro ci mettono un pochino a salire, vedi? devi aspettare solo un attimino."
Nana: "No. C'ero prima io."
Susibita: "Scusa come hai detto?"
Nana: "Io, io. Prima io!"
Susibita: "No bella, guarda. Non hai proprio capito. Ne hai passati 3 che hanno la metà dei tuoi anni, fai la brava e aspetta il tuo turnicino caruccio-caruccio, eh?"
Nana: "No, no, e no."
Susibita: "Amore bello de tata... e dimmi: dov'è che avete parcheggiato, esattamente?"
Papone: "Susiii!!!"

21 giugno 2011

"Va bene vai vai, fila fuori in fretta ma torna prestissimo eh, perchè ho lasciato Bisnonna Profondo Nord a saccheggiare caffè a stomaco vuoto. Fa sempre così quando litighiamo, per ripicca. La detesto..."
"Mà, è solo una ceretta. Persino a me ci vuole meno di 1 ora..."
"Ok, io intanto ti metto su il sugo così stasera non devi cucinare, vuoi che gli faccia il bagnetto? Guarda qui che gas, ora gli do una passata."
"Si vabbhè mà, non è che mi devi fare da colf, riposati anche..."


1 h dopo.
Quando si dice "ti prendo alla lettera":

20 giugno 2011

Playing on the floor.




Io gioco da solo.
Su piastrelle fredde di maiolica e rilievi.
Col cestino che sa di paglia e la frutta profumata di legno.
Ho mani che accartocciano idee.
Una testa indaffarata, tra ricci spettinati.
Mamma, non ricorderò questo momento.

CliCK.

17 giugno 2011

C'è uno di quei negozi, non dirò il nome, dove si prendono le canottierine in svendita a 4.99, vendono solo taglie dalla M in giù e l'età media delle acquirenti è 17 anni.
Uno di quei negozi dove la presenza di una tizia con passeggino calza quanto quella di Lady Gaga al convegno di CL a Rimini.
Non c'azzecca una fava, ecco.
Ma indovinate un po'?
Manco a dirlo io stavo là, tra magliette con vampiri innamorati e felpe con tittiesilvestrino (otttìììo...quando passo il limite della decenza e comincio a diventare patetica fatemi un fischio. Hem, no. Non intendevo così presto, dai. Contavo un'altro paio d' annetti...dopo smetto, giuro.) e - veramente - non ho comprato nè l'una nè l'altra, stavo solo facendo manbassa delle canottierine che quelle, si sa, sono senza età.

Poi le ho viste.
E mi è sopraggiunto questo schizzo, non so come.
Sarà stato l'effetto dell'insalata coi fagioli seguita da caffè con panna di poco prima.
E' che devo confessare questa cosa:
IO NON HO MAI. PORTATO. I TACCHI.
(bbuuuu).

E' andata così: che a 20 anni pensavo maffigurati se mi metto quelle robe scomodissime, sono ggiovane io, non ho bisogno di artifizi (sì, dicevo proprio “artifizi” o cose del genere, ma vabbhè, non ero normale) per sentirmi più bella, c'ho l'anagrafe dalla mia, e poi faccio sport e delle discoteche non me ne può fregare di meno. Suono la batteria -perdinci- mica faccio la fighetta nei locali, ai concerti si può pogare seriamente su quei trampoli, secondo te? Poi ti dirò: mi fanno pure un po' vecchia, dai, manco avessi 30 anni...

A 25 invece.
No, non ce la posso fare, guarda. Sono andata alla laurea di D. e dopo 7 secondi su quei cosi e i s.pietrini mi sarei fatta l'Aula Magna in ginocchio sui ceci, piuttosto.
Non fa per me e poi diciamocelo: c'ho 25 anni ma ho lo spirito di una 19enne in converse, delle discoteche e dei locali fighetti contnua a non fregarmene niente.
I tacchi imparerò a metterli poi, quando sarò più vecchia, che ne so, tipo a 30 anni...

Oggi.
Scusi, che mi posso provare quei sandali alti là? No, non quelli lucidi che fanno un po' zoccoletta, dico quelli etnici con quella grossa base tipo sughero un po' anni '70.
Per quanto... pure quelli da zoccoletta...no vabbhè - haha, scherzavo- mi passi gli altri, 37-38 grazie, veda un po' lei.
Roba che te li metti e ti accorgi per la prima volta in 30 anni di avere due gambe.
Che ti spieghi perchè donne ben più lungimiranti di te li usano da tempo. Mica sceme.
Che ti spieghi com'è che 5 minuti fa con la commessa a fianco sembravi la figlia illegittima di Brunetta e invece adesso te la giochi alla pari.

Allora hai fatto un passo.
Un grande passo.
E hai concluso:

Belline son belline, slanciano che è un piacere, ma Susibita - guardiamoci in faccia- ti sei sfracellata sullo scaffale pigiami dopo mezzo metro.
E poi insomma, son passati 10 anni e nel frattempo- manco se ne sentisse il bisogno- ti sei pure riprodotta. Mettersi in pista a 30 anni, hessù-dai...c'hai una certa età adesso...


Ok, coltivo amorevolmente un serio problema con la percezione della mia età anagrafica.
Quindi che faccio: le compro?

15 giugno 2011

Sul letto

E' dolce il momento
in cui siete sul letto
occhi negli occhi
lui sorride,
gli sorridi.

Ti solletica l'orecchio,
tu che ridi tra i capelli.
Ancora una carezza,
manda un bacio e una pernacchia.

Poi - improvviso-
stringe
quelle cazzo di manine.
E ghigna.
Con la tua ciocca in mano.

13 giugno 2011

E adesso pedala.

NonnoVa-e-Vieni: " Brave, brave. Complimenti. Siete andate a votare tutte e 3, come oche. E adesso? Adesso come facciamo -realisticamente- a produrre energia sufficiente? me lo spiegate voi, che siete abituate bene? Che facciamo, eh? Pedaliamo??!"

Nonna Oroscopo: "Mmm, bravo. Non mi pare rischiamo di disintegrare intere città, in questo modo. Bell'idea."



Quello che mi piace della mia famiglia è che non siamo d'accordo su niente.


"Mi stai dicendo che ti sei dimenticato a casa la tessera elettorale???"
"Stai calma. Niente panico."
"Ma certo!! noi ci spariamo 350 km perchè tu possa votare e tu che fai?? mi dimentichi la tessera??? Ti sembra un comportamento maturo? civile?? E adesso????????"
"Adesso vado e mi faccio dare la copia, poi ti confermo che è tutto ok. "

1/2 h dopo.

B-POP. Messaggio gtalk:
"Il cittadino Papone ha votato".

Mi farà venire i capelli bianchi, quest'uomo.

8 giugno 2011

Ginger Girl

Lei è una rossa, occhi dolci variegato nocciola.
Se ne sta là seduta come fosse al centro del mondo.
Quando si alza è perchè lo ha deciso lei, non perchè lui la stia chiamando da venti minuti.

Lei gli ruba il giocattolino di plastica.
Si lascia rincorrere. Per un minuto, circa.
Poi si risiede e lo ignora di nuovo. Per il successivo quarto d'ora.

Lui è un maschio, ed è semplicemente quello che è un maschio davanti a una rossa-occhidolci-variegatonocciola-chegliruba-ilgiocattolino.
Un idiota.
In questo momento ti venderebbe per mezzo cammello, il deficiente.
Lo guardi impetosita, cercando col lumicino un residuo di dignità nei suoi occhi, qualcosa che non ti confermi l'ovvio, quello che già sapevi, che sai da sempre.
Lui ti restituisce quello sguardo un po' mortificato e molto imbecille, che ci posso fare? è più forte di me.

Finchè a un certo punto tutta la manfrina finisce perchè il babbo viene a riprendersela.
E sta a te prepararti a consolarlo mentre lei sale sulla macchina senza neppure voltarsi, quell'altro stagliato sulla soglia, struggente come Albano Carrisi al Festival.
Imbarazzante.

Adesso sei qui a fargli i grattini dietro alle orecchie, a sussurrargli dai, ma che ti frega? non sa quello che si perde. Quella è una che se la tira, non perderci tempo.
Lui ti guarda con quegli occhi languidi, un po' umidi, piazzando la testina sulla tua coscia.
Mentre batte la coda sul pavimento, piano piano.

6 giugno 2011

L'essere umano è una creatura terribilmente versatile.
E' sostanzialmente a causa della sua innata capacità d'adattamento che da milioni di anni ammorba l'esistenza a tutte le altre specie del pianeta con la sua presenza.
Perchè si ambienta, sempre.

Tempo 6 giorni e quello capace che ti si eclissa completamente.
Ti perde il senso del tempo, il flusso delle abitudini di centinaia di giornate.
Puf.
Via.
Tra le onde.

Perde il concetto di "scarpa" e filtra tutt'al più quello di "infradito".
Riduce la propria vita cerebrale a quella del paguro che passa lì di fianco.
L'attività più performante richiesta all'unico neurone ancora attivo consiste nella scelta tra la protezione solare 4 o 6.
In uno scatto di genio completa il 7 verticale, 4 lettere, ballano se manca il gatto.
Dopo 2 ore.
Si autocompiace della propria abbronzatura.
Pancia in su. DDddio, che ffatica....ah. Collasso. Pancia in giù.
Indugia nello stendere il balsamo sotto la doccia.
Sviluppa una golosa, oziosa, nullafacente dipendenza alimentare verso Nonna Cecca e il suo croccante fritto misto di mare casalingo, consegnato caldo e fumante sotto diversi strati di carta alluminio.
Comincia a convincersi di poter passare il resto della sua vita in bikini e pareo.


Invece dopo.
E' ancora lunedì.
Con 75 messaggi di posta elettronica non letti.
Vojo morì.

Aridateme le cozze, vi prego.