22 aprile 2011

Sono rientrata nella stanza quando non ve lo aspettavate.
Lei ti ha appoggiato la mano sul ginocchio, cercava il contatto.
Ha detto "che scemo, che sei!". Vi siete messi a ridere.
Io mi sono fatta piccola piccola, ancora di più, mentre pensavo Dio, quant'è passato? 10, 20, 30 anni?
Solo allora mi sono ricordata che siete fratelli.


Quando non avrò più paura della paura.
Quando sarò grande e avrò imparato l'incoscienza.
Quando smetterò di credere a me stessa e mi fiderò solo di te.
Qunado mi arrenderò felice al dubbio e alla fantasia.
Quando smetterò di dire quando.

Allora ti farò un fratellino, o una sorellina.
E non permetterò mai, maimaimai, che voi vi perdiate.

20 aprile 2011

Thelma e Luigi

Devo guidare per 4 h senza sostituto, devo tornare su a casa dalla nonna.
Papone ci aspetta, mi dice vai piano e stai tranquilla.
Di solito guida lui, qualche volta ci alterniamo se il viaggio si fa lungo, ma se riesco me la svigno.
E' che io in autostrada sono ansiolitica.
C'ho l'ansia che prendo l'uscita sbagliata.
C'ho l'ansia del navigatore.
C'ho l'ansia dei camion.
C'ho l'ansia di quelli che tagliano la corsia.
C'ho l'ansia del sorpasso.
Divento bipolare e se mi suonano o fanno i prepotenti capace che tiro fuori il dito.
Capace che mi ritrovo all'autogrill successivo quello cui ho fatto il dito.

Siamo io, Magù, l'Arturazzo e i suoceri di mia sorella (? sì, lo so. Cosa vi devo dire? Siamo una famiglia allargata).
C'ho l'ansia della responsabilità.
Dio che ansia.

13 aprile 2011

Comunicazione non verbale

Stop.
Semaforo rosso.
Tavolini sul marciapiede, baretto con pischelli universitari.
Alla radio questa.

...E aaa-rriverà... iiil profumo del bacio più dolce, l'abbraccio che ci scal-derààà...
Il pischello scandice le sillabe gettando sguardi e sorrisino dentro al finestrino aperto.
...Uuuna frase, una luna di quelle che poi ti...ti sorprenderàààà!!!!

(Pisch.): Allora? Come la mettiamo, bellina?
(S.): Ma 'bellina' de che? no - dico- ma ti sei visto? che c'avrai giusto quei 7-8 anni meno, eddai. Non se ne parla, guarda, sei sulla strada sbagliata.
(Pisch.): Eddai, non fare la difficile, c'è il sole, è primavera...
(S.): No, guarda, sei tu che non hai proprio capito una sega. 'Scolta, fidati, non c'è proprio trippa per gatti.
(Pisch.): Su-su -
occhiolino - senti che bella canzonicina...
(S.): Aridaje. N-O. Ma che ti devo fare, i segnali morse? Toh! guarda, ti faccio pure il segno col pollice dell'autostoppista: la vedi -adesso- quella roba lì sul sedile posteriore?
(Pisch.): ...ah.
(S.): Ehhggià.
(Pisch.): Ma davvero?
(S.):No, per finta. Avevano finito i dadoni di pelusche e allora mi sono comprata il trio navicella-seggiolino multiage 0-3 anni. Così, come gadget.
(Pisch.): Oh, cazzo.
(S.): Ecco, appunto.

12 aprile 2011

NO, non lo è.

E' normale lavorare alle 11.20 di sera con Southpark di sottofondo e un gatto attorcigliato alla coscia?

No, non lo è.
Vado appunto a letto.

E' solo che mi sono dimenticata di aggiornare il blog su un fatto di fondamentale importanza:
Pepperepèèè-pe-pe-pe-pepperepèèèè...(trombetta dell'annuncio)

MAGU' HA 2 DENTI.
Dico, tolto il molare che ci lascia tutti preplessi.
L' incisivo sinistro è enorme, una specie di Ayers Rock nel deserto dei tartari.
We got it.

11 aprile 2011

Ho constatato

che il mio corpo è in grado di ingurgitare una quantità abominevole di cibo, inversamente proporzionale alle mie dimensioni.

n.2 costine
n. 2 spiedini
n. 1 bistecca
n. 1/2 porzione (facevo anche quella ceh si trattiene, eh) penne al ragù di cinghiale
n. 1 braciola grande
n. 2 porzioni di finocchi al latte
n. 1 porzione maxi d'insalata raccolta da Nonna Oroscopo
Quantità indefinita di patatine tex-mex.
n. 1 ulteriore porzione di finocchi al latte freddi, alle 4 del pomeriggio, dopo il caffè. Ma questi non li finisce nessuno?

Che dopo un pranzo così, un po' vegan, mi è sembrato giusto fare mezzo chilo in 3 di pasta al tonno per cena.
Che il mio cervello non ha mai acquisito quella cosa che si chiama senso della misura.
Ma il mio corpo sì.
E me l'ha ricordato stamattina tra le 7 e le 9.

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5 aprile 2011

Test - dimmi come vai all'asilo e ti dirò chi sei

Sei all'Asilo nido Il Bruco Gaudente insieme ad altre famiglie per visita pre-iscrizioni.

1) Entri e...

a) Sfoggi un maglioncino a collo alto. Temperatura esterna 24 gradi. Interna 20. Si sa mai, con 'ste ariette primaverili ci scappa la broncopolmonite.
b) Anche se è sabato mattina e sei circondata da nanetti sbaviuscianti non sei a tuo agio senza un tacco 12 e la borsetta di Hermès.
c) Hai piantato la salvia nella tua nuova aiuoletta aromatica di fronte a casa mentre lui ti diceva "carico il bimbo e vengo su con la macchina" e mò c'hai una chiazza marrone sulla tuta adidas del '97. Speri tanto che tutti credano alla storia della salvia.

2) Mentre la TataVadoAManetta illustra le magnifiche sorti e progressive dei vostri figli, tu:

a) Tieni perpetuamente d'occhio il nano raccomandandogli di non toccare alcunchè. Metti giù, non si tocca, ma è un gioco, ah ok ma non in bocca, non lì sotto, stai attento, vieni con mamma, stai vicino.
b) Eserciti un magnetico sguardo monoespressivo grazie alle sopracciglia perfettamente disegnate (?) mentre tuo marito si occupa della bambina.
c) Non hai un'idea precisa di dove si trovi tuo figlio in questo momento. Un grido marziale proveniente dalla vasca delle palline ti rassicura in tal senso.

3) E' il momento delle domande, tocca a voi genitori:

a) La parola più quotata nella sequela delle tue domande è epidemia.
Ci sono state epidemie quest'anno? Ah, hanno avuto influenze varie eh, capisco. Quindi c'è il rischio epidemia. Sono tutti così vicini, per quello c'è rischio epidemia. Sarò sincera: sono un po' preoccupata per le epidemie.
b)
Continui ad allenare il tuo magnetico sguardo monoespressivo grazie alle tue sopracciglia perfettamente disegnate.Tuo marito si occupa della bambina.
c) Per caso c'è mica un bagno sopra i 50 cm? Grazie, scusate eh, permesso. Grazie, grazie.

4) Test zona gioco:

a) Ma che bravo Luigino. Bravo bravo, basta così: adesso andiamo a lavarci le mani dai germi cattivi.
b)
Devi uscire prima del previsto, saluti sollevando il sopracciglio monotematico. Manco a dirlo, a tua figlia di 6 mesi infili un mini-trench Armani. Ovvio. E di chi sennò?
c)
Trascini via tuo figlio dalla saletta pranzo dove s'era apparecchiato a tavola col piattino dell'uomo ragno. Scusate, arriviamo anche noi, eccoci. Molla, t'ho detto. Non c'è nulla nel piatto, molla!

Maggioranza di risposte A: l'ansiosa.
Portare tuo figlio all'asilo è una vera sofferenza per te. Sei assolutamente convinta che finirà sbranato dai germi. O forse da quel compagno grassoccio là che ha appena finito di slumacarsi tutte le palline.

Maggioranza di risposte B: la fashion.
Tuo figlio manco lo scomodi, senza il trench di qui sopra.
Ben ripiegato, nella tua Gucci.

Maggioranza di risposte C: la cazzara.
Il nido per te è la sopravvivenza.
Ma alla fine ti sa che non lo sposti.
Vi siete giusto fatti un giro così, nella vasca delle palline.

E ora provate a indovinare cos'ha risposto Susibita.
Sarà molto, molto difficile, ma so che ce la potete fare.