28 marzo 2013

Ella se chiude gli occhi.

Ella, se chiude gli occhi, vede un divano.
Nella mente di Ella, Ella dorme, a lungo, fasciata tra piumini ikea molto pesanti, che attutiscano il rumore del mondo.

Ella, se glielo chiedete, vi risponderà che è felice, che va tutto bene.
Ella ha riscoperto un po' di cose che aveva perso, non sa neanche come, un giorno per strada.
Eran cadute, per caso, e se n'era scordata. Tutto qui.

Guardarsi.
Ella si guarda nel finestrino del treno e ha i capelli sciolti e rossi. Si era dimenticata, Ella, che fossero cresciuti così tanto.

Colare il rimmel.
Ella ha pianto sul treno, per via della mamma della Bignardi, e il rimmel è colato.
Ella ha deciso di cambiare rimmel.
Ella ha letto un libro di giorno, da sveglia.
Ella HA un rimmel.

Delegare.
Ella ha detto "Ciao a tutti". Ella ha chiuso la porta, manco il bordo vegetale ha fatto.

Imparare.
Ella si è seduta e ha ascoltato, ha aggrottato le sopracciglia e sospirato, ha provato e riprovato.
Ella ha fatto la cosa che le riesce meglio da quando aveva 6 anni: sbagliare.
Ella ha detto "cazzo" e quello che spiega ridendo le ha detto "Ecco la più sana dimostrazione del fatto che stai imparando: brava. Ci devi litigare, ma alla fine vincerai."

Fare cambio.
Ella ha trovato la casa buia e lui distrutto sul divano.
Per questa volta, Ella, non lui, Ella puzzava di treno, di gente, di pausa alla macchinetta. Per questa volta Ella ha portato in salotto, entrando, un po' di mondo, un po' di altro.
Per questa volta lui profumava di casa, ciabatte, sonno e camomilla. Profumava di bimbi, di buono.

Consapevolezza.
Ella ha preso coscienza del fatto che sì, si sono organizzati così, le cose non possono cambiare e questo è solo un corso e non andranno diversamente dopo. Lei lavorerà da casa e lui invece da fuori, è così e non possono scegliere diversamente. Ma lei - lo ha ribadito, perchè è importante dirselo- lei non è fatta per fare lavoretti pasquali prima di cena. Lo fa, lo farà, c'è un tempo per tutto e Ella non è una che si tira indietro quando c'è da rimboccarsi le maniche.
Ma Ella - è giusto ammetterlo- è fatta  per litigare col mac e dirgli cazzo e puzzare di treno, buttare la borsa a terra e portare il mondo dentro al salotto, la sera tardi.

Sorpresa.
A Ella non importa delle tazze nel lavandino, del pavimento macchiato, del letto malrifatto da lui come una tana.
Ella ha trovato il suo passato di verdure delizioso, sinceramente delizioso.
Ella ha raccolto Giulio Coniglio da terra e li ha baciati, nella notte.
Lui per farli addormentare gli ha detto di pensare alle cose belle: la neve, le pozzanghere, la cioccolata e le bolle con la cannuccia.
"E tu, Magù? qual è la cosa bella a cui pensi?"
"La mamma."
 
 Ella è contenta, stanca, e va tutto bene.

21 marzo 2013

E' successo che

E' successo che:

- Magù: in trasferta dalla nonna è stato colpito dalla sindrome del malandrino, conseguenza a mio parere dell'incapacità del Magù di accettare l'idea che, malgrado le indubbie affinità elettive con Nonna Oroscopo - affinità che portano i due soggetti a vivere in un limbo tutto loro fatto di sguardi, effusioni, e telepatie che perlopiù non consentono invasioni da parte di terzi- egli non sia tuttavia l'unico e solo nipote, tantomeno il solo e unico amore ad albergare nel cuore della nonna.
Ciò lo prostra facendolo cadere nel rincoglionimento più degradante e quindi, se in compagnia del cuginetto, ne imbrocca una dietro l'altra credo per il solo gusto di catturare l'attenzione su di sè. Insomma je rosica, ecco.
Poi c'è da dire che ci sguazza anceh dentro, eh: perchè per l'altro, per il piccoletto, il Nipotedellanimamia, Magù è una rockstar. A sentir lui è un genio assoluto, un fatellino pozzellino come nessun altro.
Io li adoro per questo, davvero, sono bellissimi.
Ma hanno portato 5 vasetti di marmellata e un secchio d'acqua sul tappeto in salotto  perchè dovevano fare un picnic. A tavola - in mia assenza e sottolineo in mia assenza perchè in mia presenza gli avrei strappato i capelli uno a uno con la pinzetta delle sopracciglia - lanciava cose, faceva bolle nel bicchiere, tirava la tovaglia.
Il cretino, insomma.
Ad oggi prendo atto e ora vediamo come indirizzare nonna, figlio e nipote per il futuro.

- Nina: in trasferta dalla nonna è sta colta da sindrome della cacarella, dell'insonnia e del chebellezzasuicidarsidalgradino.
Ad oggi prendo atto, porgo i sali alla nonna e ora vediamo come risolvere almeno la prima.

- Susibita: in trasferta in città ha mantenuto un profilo basso, imbucandosi strategicamente in terzultima fila come al liceo, per non farsi notare. Interpellata per una breve presentazione è stata colta dalla sindrome di miominiponi e ha farfugliato qualcosa innescando l'evergreen degli anni della sua timidezza liceale: puoi parlare più forte, scusa?, lei che quando invece entra in confidenza  rivela sfacciatamente la sua vera natura: imbesuita, miominiponi-oriented ma altresì parecchio cazzara.


19 marzo 2013

Lo so, lo so.
La primavera, i capelli rossi, il corso e tutto il resto.
Va bene.
Ho fatto la figa, ok?
Ho fatto la figa.
E' che stanotte quando tornerò non saranno nei loro letti.
Il mondo è pieno di donne che non lo farebbero. Un sacco, davvero. Pieno così.
Tipo mia sorella, secondo me, non lo farebbe.
La mia vicina di casa non lo farebbe.
Le mie amiche qui di paesinoinculoailombrichi neppure loro. Non mi dicono di no, non mi dicono che sbaglio. Però loro non lo farebbero, io lo so che non lo farebbero.
Quindi adesso mi metto qui e mi fustigo le palle che non ho. Così, tanto per blandire il senso di colpa.
Oppure vado a cambiarmi.
Forse dovrei chiamare mia madre e ripeterle gli orari: 18.30 pasto nina, 19 pisolino, risveglio, bagnetto, gioco in relax, nanna. Magù mangia tutto, ma poca tv. Una favola, concessione tassativamente fino a un max di 2 + canzoncina, se vai a 3 sei fottuto, te ne fa leggere 5.
Ma tornando a noi la vera domanda è: TU lo faresti? o meglio: tu che hai già deciso che lo farai perchè ti stai frantumando i maroni da sola?
E come mai non s'è fatto cenno alla pausa? non ci fanno mangiare? com'è 'sta storia? io avrò fame, in un orario imprecisato tra le 18 e le 21 io avrò una porca porchissima fame.
Sticazzi comunque alla fine stanno dalla nonna, mica dal macellaio. Quando l'ho detto stamattina a Magù ha cominciato a saltellare ridendo.

"La mamma però non viene. Va a fare una specie di scuola, per il suo lavoro. Torna tardi. Però ci vediamo domani amore, mamma ti ritrova domani."
" Lo zecco e non lo tovo. Dov'è che ho messo il mio ppadino?"


Santissima gesualda, che orrore: ho solo tute.

12 marzo 2013

Rosso primavera, nuova di zecca.

Piove a secchi, Primavera arriva, Magù sostiene che il suo pisello è come un giasole, le babbabietole sono affassinanti e Nina delizzziosa.
A quel che ricordo io tre giorni fa guardava i teletubbies e barcollava incerto su polpacci cicciososi, ora facciamo dei discorsi di un certo spessore.

"Dove tiamo andando?"
"A fare benzina."
"E dove abita?"
"Chi?"
"La bendina."
"La benzina si trova dentro dei grandi contenitori, poi il benzinaio con una pistola la mette nella macchina che ha tanta sete."
"Z'è una agazza."
"Sì, è il benzinaio."
"Ma è una femmina!"
"Cosa vorresti dire, che una femmina non puo fare il benzinaio? ?? Chi ti mette in testa queste idee?? sarà tuo padre, ci puoi scommmettere. Chiariamoci subito: una ragazza può fare TUTTO QUELLO CHE VUOLE. CHIARO? Cominciamo male, caro mio. Molto molto male."
"Ma lei è una femmina di bendinaio: è un bendinaia."
"Mm. Hai ragione tu, hem, scusa."
"No fa niente, mamma, è ttato solo un inzidente." 

Il bagno è un luogo sacro, il sancta sanctorum delle piccole cospirazioni, dei sussurri,  delle carezze, delle coccole appassionate mentre fa la cacca.

"Ma vuoi proprio qui ora? non possiamo almeno aprire la finestra?"
"Veni qui piccoina, che ti bazo."

Susibita indossa stivaletti rosa da pioggia, prosegue orotodossa la sua personalissima conversione vegetariana, sobilla la responsabile comunale dell'ufficio scuola, ripristina in meno di due ore router, telefonino e quadro elettrico sentendosi elevatissima, pronta a incontrare gli Obama e gettarsi inebriata e stordita nella sua nuova vita da madre single part time.
Vaga per casa cantando la canzone del mese, quella che ha deciso che più di ogni altra le fa sognare primavera e capelli rossi nuovi di zecca.



9 marzo 2013

Siccome sono una gnè-gnè.



Io vorrei capire una cosa circa la questione dell'8 marzo: questo fenomeno per cui ho visto e letto molte donne dire chissenefrega dell'8 marzo/il fatto solo che esista è una presa per il culo/dovrebbe essere 8 marzo tutti i giorni, questa è la verità/si fottessero loro e le mimose e ci facessero il piacere di caricare la lavatrice/gli uomini un'8 marzo non ce l'hanno e chiediamoci perchè.
Io credo siano reazioni interessanti e mò vi spiego pure come mai, che state tutti lì ad aspettare solo il mio parere su questa cosa, lo so.

Un uomo non ha un giorno lui dedicato. Perchè ne ha già 364?
Se un uomo salta su e dice Cià, comincio un corso di aggiornamento professionale due sere a settimana a nessuno, ma proprio a nessuno viene in mente di rispondergli OHMMIODDIO. E i bambini? Come fai coi bambini??
Al mio compagno che lavora fuori casa e torna nel fine settimana nessuno ha mai detto Sì ma attenzione eh, perchè guarda che i bimbi son piccini una volta sola, poi li rimpiangi.
Lui s'è magari posto il problema da solo, ma non gli è stato sollevato: sottilmente ma sostanzialmente diverso.
E queste -signore e signori miei- son le quisquiglie.
Perchè poi c'è la questione -tragica- della violenza: in casa, sul lavoro, dentro alla televisione, sui cartelloni pubblicitari per le strade.
Persino quella piccola, quella sporcacciona, sul tram, in fila alla cassa. Di quella non parliamone neanche perchè che sarà mai? Mica t'ha palpeggiata, no? Tutto sto casino per due paroline, datti una calmata bella eh, che mica ce l'hai solo te.

Però io penso una cosa.
Penso che l'8 Marzo un senso e un valore ce l'abbia.
Penso che ancora ci serva. Purtroppo verrebbe da dire, ma non necessariamente.
Perchè non è che perchè non siamo più nel '43 allora il 27 Gennaio è inutile e invece che ascoltare 'sto 90antenne mi vado a fare un birrino.
E tra l'altro qui siamo ben lontani dalla meta, quindi fate voi.
Perchè ci sono storie, atteggiamenti, mentalità che hanno bisogno di memoria, che non bisogna lasciare al buio.
Perchè ci sono persone da celebrare, mentalità da cambiare, miti da sfatare, mostri da fermare.
Perchè ci sarà sempre chi su certe date ci speculerà, chi le svilirà, chi le ridurrà a nulla.
Ma nulla non sono: sono state scelte per celebrare persone, per creare reti, per generare attenzione, per registrare memorie.
E forse infine, alla fine di tutto – se dio vuole – produrre educazione, cultura.
Perchè in questo giorno posso decidere di uscire a ubriacarmi con le amiche e guardare un poveraccio in tanga, oppure accendere il cervello e pensare a lei, a lei o a loro.
E poi alzarmi, guardare mia FIGLIA, guardare mio FIGLIO e disegnare insieme a loro – tutti e due -una strada nuova.

Per esempio a partire da piccolo, futile dettaglio che io il corso due volte alla settimana per un saaacco di mesi vuoi vedere che lo faccio? Chetticredi.



6 marzo 2013

Ma pensa te.

Attenzione.
Fermi tutti.
Quindi praticamente la Signora Coniglio, quella che guida il pulmino, l'elicottero, lo spazzaneve, quella che sta al banchetto del tiro al bersaglio allo spazio giostre e che a Mac Giver je fa una pippa -cioè- mi state dicendo che NON è Mamma Coniglio bensì la sua gemella???
 Santissima Gesualda.

Un tempo quest'effetto me lo facevano le Gilmore, Lost e Grey's Anatomy.
Ora lo fa Rai Yoyo.

Vado a suicidarmi, 'notte.

5 marzo 2013

Un po' così.

"La bambina è tranquilla, credo proprio non avremo problemi a terminare prima l'inserimento."
"Ah bene."
"Solo un fatto strano, ecco. Magari è solo perchè era stanca ma se hai sentito le urla di prima ti assicuro che la stavo semplicemente cambiando, le ha preso così: all'improvviso."
"Sì lo so, a volte è un tantinello teatrale."
"Ma dal nulla, da 0 a 1000."
"Sì, hum, strano. Siamo tutti così tranquilli in famiglia, per nulla isterici, poco propensi all'ansia e alla reazione un filino drammatica."
"Ma fino a qualche secondo prima era tranquilla."

Tesoro, non so come dirtelo più delicatamente: c'ha un carattere così, un po' dimmerda.