26 luglio 2012

Quello che mi aspetto.

Mi aspetto che certi momenti passino, e non voglio tracce.
Mi aspetto bei ricordi soltanto.
Mi aspetto di avere sempre la forza.
Mi aspetto di fare un corso di ballo, da sola o con qualcuno.
Mi aspetto di fare la cosa giusta.
Mi aspetto di avere ancora il profumo delle redini, del cuoio, tra le dita.
Mi aspetto un paio di giorni in campeggio, tra i boschi.
Mi aspetto che tu torni.
Mi aspetto di sbagliare.
Mi aspetto di sapermi perdonare.
Mi aspetto di essere leggera. Ridere a crepapelle come quel giorno, a tavola, per una battuta idiota: è stato bello.
Mi aspetto un pomeriggio al mare, anzi no una giornata, già dal mattino. Coi bimbi e la pineta.
Mi aspetto di finire il libro tra pochi giorni, penso un paio.
Mi aspetto di continuare a lavorare, ma senza paura, coem se fossi una persona forte.
Mi aspetto di saper tagliare ciò che non ingrana, che asfissia e basta: con le piante si dice potare. Mi aspetto di potare qua e là qualcosa, ecco.
Mi aspetto una cena sotto la pergola, a casa nostra.
Mi aspetto che mi baci quando scendi dal treno, ciao, sono così contento di essere arrivato.
Mi aspetto il palio dei rioni, in paese in culo ai lombrichi e voi ragazzi che tirate la corda, e noi che urliamo a squarciagola.
Non mi aspetto troppo.

Mi aspetto che non si voti prima del 2013.
Mi aspetto di non sapere chi votare.
Mi aspetto che cambino le cose, ma poi ci credo poco.
Forse mi aspetto un po' troppo.


19 luglio 2012

Una vera stronza.

Una non si può dire sia cattiva, alternando giornate/notti paradisiache (mangio-dormo-rimangio-ridormo) a giornate/notti frignolente, costellate da micro-riposini, micro-poppate, micro-risvegli, macro-urlate per micro-mal di pancini.
L'altra approfitta delle prime riallanciando la camicia e lanciando la pupa al volo dentro il cestino di vimini per andare a fare altro e sclera per le seconde, ricoprendo la medesima pupa d'insulti di vario genere (che palle/ ho sonno -cazzo- ho sonno. Lo vuoi capire??/ che esagerata: sei un po' una piattola come tua nonna, è solo una colichina./ io un tempo dormivo, pesavo 47 kg e avevo un primogenito buono, felice e non squilibrato. Poi sei arrivata tu./ Credo di amarti ma non so, non sono sicura, se tu non ci fossi starei di merda ma in realtà non ti conosco e quindi non mi fido/ Ho bisogno di te, ho bisogno di te ma non so chi sei e soprattutto mi stai un po' sul culo quando non dormi. Ma perchè non dormi??/ Io adesso come lo gestisco tuo fratello, me lo dici? Eh? me lo spieghi?/ Ah certo, tu non hai colpe, quelle ce le ho solo io vero? sono le 3 di notte ma tu non hai colpe, vero?, ma io non cedo, sappilo, non ti porto nel lettone, tu devi imparare che ti piaccia oppure no. Io non mollo mai, hai capito?/ Hai appena mangiato, ma cos'altro vuoi da me? io non ce la faccio più.).

Io sono una vera stronza, lo so.
Una vera stronza.
Cosa mi metto a fare figli se poi alla prima difficoltà ( no vabbè seconda, no terza, insomma non è che dorme sempre sta qua, e io senza sonno divento un'altra, una belva, penso e dico cose immonde, oscene, non so che mi piglia) non riesco ad arrendermi alla pazienza?


Però giuro che la amo più di me stessa.
Non mi credete, lo so.
Pensate sia solo una stronza e che non la meriti.
Probabilmente avete ragione.

Eppure la amo.
Morirei senza.

 

14 luglio 2012

Oroscopo.

"I nati di questo segno hanno una spiccata aspirazione alla libertà e ciò potrebbe far sì che vivano la prima fase della genitorialità, allorchè il bambino mostra assoluta dipendenza e necessità di cure assidue, una certa insofferenza, talora una spiccata tendenza al rifiuto del proprio ruolo di genitore. I nati del vostro segno saranno genitori fantastici semmai nella seconda parte dell'infanzia dei figli: l'innata creatività, la natura fanciullesca del vostro carattere vi consentiranno di essere dei genitori partecipi, creativi e divertenti per il vostro bambino. Avrete insomma difficoltà a rinunciare alla vostra indipendenza soprattutto nel primo anno di vita dei vostri figli. Abbiate pazienza, siete comunque degli ottimi genitori, solo un po' nevrotici agli inizi."

L'ha detto pure l'oroscopo.
Ma è stato ottimista.

"Una certa insofferenza" non è precisamente come definirei il mio stato d'animo di ieri notte.
"Fai sta minchia di nanna" un po' di più, ecco.






* io ho trovato questo :
Questo è un libro della buonanotte per genitori che vivono nel mondo quello vero, quello dove qualche gattino che fa le fusa e delle rime zuccherose non sempre bastano perché i nostri “adorabili” cuccioli partano beati e a vele spiegate verso la Terra dei Sogni. Pieni di sincerità e affetto, conditi da qualche espressione forte che viene dal cuore, i versi di Adam Mansbach celebrano quei milioni di eroi solitari e misconosciuti che per molte, moltissime (e lunghissime) notti hanno dovuto misurarsi con una nanna che tardava a venire, con una stanchezza tremenda e con un’irritazione crescente. Queste indimenticabili pagine non solo cantano un lato della vita familiare troppo spesso taciuto, ma hanno un effetto liberatorio e terapeutico per tutti quei (milioni di) genitori che – prima o poi – hanno finito per dare i numeri e si sono sentiti dei vermi. Questo libro trasforma le loro frustrazioni e i loro sensi di colpa in materia per un bel po’ di risate. Divertente, sovversivo, bellissimo, altamente scompisciante: un libro* per i genitori di ieri, di oggi e di domani.

Già solo per questo, me lo compro.



5 luglio 2012

Se lo dice lui.

"Dov'è che hai salvato il file?"
"Solito posto."
"Ma sta piangendo? Ah no, dorme. Hai chiamato la tizia?"
"No, riesci a fare tu?"
"Sì, giusto. Chiamare la tizia. Modificare il file. Salire. Tetta. Ce la possiamo fare."
"Certo."
"Tu dici? Secondo me rischiamo che ci viene la depressione post partum a tutti e due."
"Non dire idiozie, Susi. A noi mica ci viene: non c'abbiamo il tempo."
"Ah già. Ok. Allora salgo. Ciao, ti amo."
"Ok. Anch'io, ciao."

Avete assistito a: perchè il lavoro ci salverà dalla depressione post partum.

2 luglio 2012

Beati voi.

La prima volta che li addormenti tutti e due da sola.
Hai il sospetto che sarebbe giusto tu pensassi:  "Che belli. Sono miei, li ho fatti io, guarda qua che popò di roba."
E non: "Merda. No ma davvero mò devo fare 'sta pantomima tutte le sere?"

Perchè Susibita è fatta così: arriva sempre un po' in ritardo sulle cose. Tipo che stasera, a 10 giorni dal parto, ha realizzato in pieno il pantanaio in cui s'è cacciata.
Perchè Susibita è fatta così: lei pensa sempre in positivo. Proprio.
Perchè Susibita è fatta così: rimpiange sempre quello che pensa di non avere. Poi si tira mazzate sulle balle perchè si sente un'ingrata verso quello che invece ha, che è tanto tantissimo. Verso la vita, la sua sfacciata fortuna, verso le scelte che si è potuta permettere di prendere o non prendere.

Voi non avete mai ripensamenti?
Voi non avete mai dubbi sull'idoneità della vostra condotta?
A voi -dico- non vi tange mai il sospetto di esservi disegnati addosso qualcosa per cui forse non è che siete poi così azzeccati?
A voi non vi girano mai le balle per le cose che avreste potuto fare? dico - fermo restando quelle che avete fatto e che sono fichissime e non le cambiereste SUL SERIO - non sognate comunque anche altre cose, passi più in là? cose che non c'azzeccano una mazza con quello che state facendo in quel momento della vostra vita ma che vi affascinano impunemente?
Ma voi - ditemi un po'- siete sempre veramente soddisfatti?
Voi non pensate mai di aver fatto un passo più lungo della gamba?
Di aver lasciato andare dei treni? di averne magari preso qualcuno di troppo o troppo in fretta?
A voi non vi prendono i brividi quando realizzate di essere dentro una cosa tanto più grande di voi che temete di perderne il controllo?
A voi non vi girano un po' i maroni quando siete ipercerebrali e vi fate un sacco di  seghe mentali invece che viverla-godervela-e-stop? Non vi prendereste mai a pesanti fracassate sui denti?
Voi quando pensate ai vostri coetanei senza figli non li invidiate davvero neanche un po'?
Voi non pensate mai che mentre voi cantate whiskey il ragnetto che va sulla montagna a degli under 2 - in quello stesso preciso istante- loro stanno bevendo una birra ghiacciata all'aperto e gettano la testa indietro ridendo con un sacco di persone interessanti intorno ai 30?
A voi, questa cosa, non vi fa neanche un pochino male?
E non importa se la birra non la stanno bevendo davvero, che realisticamente al lunedì sera ci sta che pure loro siano stramazzati sul divano a fare zapping, già stanchi e già stufi, a farsi domande non dissimili dalle vostre.
Perchè non conta la realtà, conta solo quello che fa un po' male.
Voi non vi sentite parecchio -ma davvero parecchio- stronze e insulse a pensare cose così dopo che oggi pomeriggio siete state Giglio Tigrato e un Peter Pan di 1 m scarso vi ha portate in salvo grazie al suo ppadino mazico (leggi anche: 1 matita gialla con punta ricoperta da didò rosa fluo)?
Voi siete di quelli che prenditi le tue responsabilità, hai voluto la bicicletta? senza concedersi, nè concedere, un attimo solo, un piccolo istante, di sogno e paura?


 Beati voi.

Post liberamente ispirato da questo qui della Matrigna.