30 marzo 2011

Ti sei sbagliata

Quando l'altro giorno l'avresti presa a mazzate.
Eccheppalle, son qui che mi sbatto a 1000 e non va mai bene, e non si fida , e non ci crede, e chi glielo assicura, ma sei sicura, e chi te lo ha detto, e la nuora della cugina della figlia di Zia Pina ha detto.
Mò le do una botta in testa, giuro.

C'ha 89 anni, cazzarola, Susi.
Ti sei sbagliata, dillo.
Perchè poi lo sai che arriva quel momento in cui ti guarda e tu, sotto la rete delle rughe, la riconosci, per un istante. La donna che quel giorno ti faceva i codini, ti sollevava in braccio verso lo specchio e diceva Guardati, Susà, bella come una bambolina sei.

Quando a 14 anni in piscina, tutte le altre disinvolte, tu sempre con 'sta maglietta accollata, mica ti sei messa in costume.
Troppo bassa, troppo magra, troppo secca, troppo piatta, troppo grassa, troppi peli, troppo bianca, troppo nera.
Ti sei sbagliata, eri bellina.

Quando a 23 hai pensato tanto non me lo chiede, e invece poi te l'hanno chiesto, e ti sei giocata il 30 perchè eri già la solita cazzara.

Quando hai pensato è questo quello giusto, sìsì.
No, non era vero.
Era l'altro. Quello che manco ti si filava, 3 mesi prima.

Ti sei sbagliata quando hai pensato un figlio mai, ti stravolge la vita, non sarà mai più lo stesso, non sono pronta.
Ti ha stravolto la vita, non è più lo stesso.
Poi però fammelo sapere, quand'è, precisamente, che le cose rimangono le stesse.
E no, decisamente non eri pronta.
Ma trovamela, adesso, una veramente pronta di fronte a tutto questo.

Ti sei sbagliata quando hai pensato massììì, eccheccivuole a fare 'na pastina, tenerlo pulito e cambiargli il pannozzo?
Che la tua pastina la schifa, tu non c'è una volta che ti ricordi in tempo di comprare i pannozzi e 'ste tutine son sempre lercie di sugo.

Ti sei sbagliata quando hai detto io la mamma non la so fare, non è colpa mia, non ci son portata e poi hai inventato lo SpaccaCoccole* e ieri gli hai letto "Winston - la battaglia di un orso polare contro il riscaldamento globale" comprata dal tuo amico Paul, senegalese.

Ti sbagli se pensi lo vedi quanti errori?
Avrei dovuto invece. Sarebbe stato meglio che. Se solo avessi. Se solo fossi.

Come se quello che hai fatto, ciò che sei stata, le scelte che hai preso di pancia, di cuore, di testa e sì - pure quelle un po' di culo - non contassero affatto.
Se pensi di non poter convivere coi tuoi abbagli, i pregiudizi sbagliati, le idiosincrasie, le tue idiozie.
Se pensi che non servano invece tutti, tutti insieme, per mostrarli a Magù come conchiglie e poi dirgli Ecco, vedi un po' tu. Fai i tuoi, rifai i miei, inventane di nuovi, fanne quello che ti pare. Non sono perfetta. Però sto qui, non mi muovo, eh.





* intermezzo di circa 30 minuti nella pausa pranzo lavorativa: l'interludio che "spacca" la giornata in due e al centro mette questi due tizi, due a caso, che si tolgono scarpe e ciabattine e ruzzolano per terra scambiandosi bacini bavosi, solletico e coccole smielose.

29 marzo 2011

Spiegatemelo voi

Supemercato, scaffale reparto libreria.
Cime tempestose, E. Bronte.
Nuova edizione, carina, una bella grafica di copertina (che fa sempre la sua porca parte, per quanto mi riguarda).
E fin qui ok. Grazie.
Mi scappa l'occhio su un bollino sovrapposto alla copertina:

Cime tempestose - tra i romanzi preferiti da Edward e Bella!!
...
??

In che senso, scusa?
In quale preciso momento è accaduto che Gnocco Vampiro Vegetariano abbonato a "Io vivo Biologico" e Faccia Smunta diventassero pusher della Bronte?
No dico, per l'amor del cielo, carini loro due eh. Mielosissimi, prevedibili come la cacca ma carucci.
Però da lì a farmi da sponsor a Cime Tempestose ne passa.
Sono pur sempre due che c'hanno la faccia di quelli appena usciti dal Confetto Falqui Party, cazzarola.
Eddaii!!
Io non lo so, proprio non capisco.
Quand'è successo? Com'è successo?
Ditemelo voi.
Spiegatemi.

28 marzo 2011

Non mi devo preoccupare, vero?

"Buongiorno dottoressa, senta alla fine quel dente è arrivato. Si ricorda il febbrone di quella notte? Probabilmente era appunto quello."
"Ah bene, bene. Sì i dentini fanno questo strano effetto, delle volte."
"Sì, solo che le dicevo, il dentino è uno. E poco "ino".
E' un po' in giù, giù di lato voglio dire...mi sa che è un molare, premolare, una roba del genere. Non è abbastanza in qua per essere un canino, tantomeno un laterale."
"No bhè, certo, questa è l'età tipica dei molari, sìsì. Giusto in tempo."
"Sè. Ookkei.
...ma gli altri? che fanno? Scolano la pasta? Attendono lo scioglimento dei ghiacciai? Che fanno?"
"Ah perchè non ce ne sono punti?"
"Che??" Ma che dice questa? Ma che s'è magnata? Chi la capisce? Cosa mi comunica?
"Voglio dire: non ce ne sono altri? E'il primo ed unico dentino?" 'Mazza 'sti forestieri che ignoranti, devo pure farle lo S-P-E-L-L-I-N-G a questa, adesso. Si sciacquassero i panni in Arno, si sciacquassero.
"Bhè, in questa fase può capitare che si creino dei buchi e che alcuni non spuntino affatto, ma insomma...mica possono disertare tutti, dai..."
"Cioè mi sta dicendo che c'è una possibilità che mi rimanga sdentato eccetto che per un molare? Tipo tartaruga?"
"Non sia pessimista, signora."

25 marzo 2011

Dare e avere

Certi pensieri sopraggiungono spontanei quando decidi di fare pausa pranzo in giardino e c'è il sole alto, Magù che ruzzola nell'erba, la luce intensa della primavera e tu ti stai controllando la ricrescita dei peli sulle gambe.

Magù è ormai un biondino di quasi 15 mesi che vira al ricciolo, occhi grigi e ciglia lunghissime.
Il suo roseo sorriso gengivale è initerrotto, eccetto che per un molare, primo ingombrante esemplare della futura colonia dentaria.
A Magù piace leccare il gelato, ballare la lambada ("...e bere pinacolada".Tiè: beccatevi 'sta dotta citazione...chi la sa?), offrire il panino a Mr Googhi e poi all'ultimo tirarlo via (sì, lo so, è bastardo dentro), imboccare la mamma, impennare sul dondolo, mangiare il kebab, Susibita e Papone che si baciano ridendo.
15+9 mesi fa ha vinto una coppia di genitori giovani, belli, modesti e adeguatamente cazzari.

Susibita è mamma da quasi 15 mesi, ha 31 anni nel corpo e 3 e mezzo nel cervello.
Ha perso il sonno, la vita facile, parecchi soldi in Clenil per aerosol o pannozzi taglia 8-12 kg, e purtroppo anche le tette.

Papone è papone da 15 mesi, ha 31 anni nel corpo e 4 nel cervello (perchè è più vecchio di un po' di mesi).
Ha perso il sonno, la vita facile, parecchi soldi in Clenil per aerosol o pannozzi taglia 8-12 kg, ma non le tette (o lmeno non le sue).

Insieme, 15+9 mesi fa, hanno vinto un Magù che è paro-paro come se l'erano immaginato: giovane, bello, modesto e adeguatamente cazzaro.
Niente, solo per dire che a me la primavera ispira a fare un po' di bilanci.

21 marzo 2011

Tirami-sù.

"Dai ma che ti frega, per una volta!"
"Sì per l'amor del cielo che c'hai 'na faccia che grida vendetta agli dei e agli uomini, almeno stacchi un attimo."

Lei entra e si siede.
Si guarda riflessa nello specchio gigante, il viso un po' pallido, tutta occhi.
Inclina la testa chiedendosi perchè, starò mica covando ancora qualcosa.
(Toh: pigliati un pezzo di arrosto in più, che pari una lucertola vestita
- direbbe Nonna Oroscopo).
"Ciao tessssòòòrro, oggi ho 10 minuti in più: ce la fai a farmi uno shining?"
"Il solito per favore, domani arriva mio figlio con la nuora. Secondo te la tinta regge ancora o rinfreschiamo?"
"Scusa ma guarda che ti sei messa la vestina al contrario..."
Lei si riaggiusta la vestina proteggi-coso, scusa eh, ma è che non ci vengo spesso da 'ste parti. Sì, bhè, si evince dalla mia chioma a torsolo di ananas, lo avrai notato. Come? Ah sì, grazie.
Lei s'immerge goduriosa in una rivista di Gossip palesemente compiaciuta.
"Ti piace? Laccato opaco super gloss rouge superbe, solo 35 €."
"Stu-pen-do. Dddio quanto lo vorrei anch'io...ma ho le mani brutte, sai com'è, e proprio non mi ci sta."
Lei apprende che la tizia che fa la Prova del Cuoco ha buttato fuori di casa il marito fedrifago. Hum, interessante.
"Taglio corto? Scalato? La frangetta come? Spagnola? Parigina? Jamaicana?"
"No, bhè. Li sto facendo crescere, solo un'aggiustatina."
"Li stai facendo crescere e sei venuta a tagliarti i capelli?"
"Sono una donna dalle mille contraddizioni, che vuoi che ti dica, fa parte del mio fascino."
"..."
"Jamaicana andrà benissimo, grazie."
"Poi mi sono iscritta in palestra così butto giù un po' di culo. Mammamia quanto mi piace questa di LadyGaga, alza un po' dai..."
Lei apprende che la tizia lo ha pizzicato con un'altra. Indignazione.
"Bhè, ora direi proprio che ci siamo. Scusa ma posso chiederti quanti anni hai? Perchè sembri una ragazzina. Davvero hai un bambino?"
"...a quel punto io l'ho mollato lì insieme a quei 4 sfigati dei suoi amici e me ne sono andata. Merito di meglio, io.
Lo so, e basta."
"Ho chiesto il part-time e non me lo danno, brutti stronzi. E mi hanno pure chiesto se quest'anno ho intenzione di sposarmi, hanno paura che rimanga incinta, quei luridi."
"Si vedono quelli bianchi?? Cioè no, volevo dire, la ricrescita. Si nota, la ricrescita?"
Lei si alza e paga il conto, impreca davanti allo scontrino e ricorda a sè stessa la ragione per la quale non ci va mai.
Intanto le girano i maroni e non riesce a fare a meno di fare il conto di quanta spesa avrebbe potuto fare con la stessa somma. Pure il pesce mi ci stava, vaccabestia.
Il conto di quanto le è costato questo giro sulla Giostra delle Donne.


[Aggiornamento tecnico: siamo usciti dalla fase total-nude: il Magù ex-sdentato ha messo su il suo primo dentino.
Un molare.
...
Ah, e se n'è accorta Zia Subly, per la cronaca. Che io e il papone ancora stavamo là a domandarci il perchè di quel febbrone stranamente improvviso l'altra notte...].










15 marzo 2011

Sui figli dei tuoi figli

"E' la prima volta che lo fai? Tranquilla, è una scemata. Poi è solo per una settimana: alla fine sarai un drago."
"Ma io, dottoressa...è sicura? Se per caso sbaglio qualcosa quella poi la sente lei, lo sa com'è fatta..."
"Mi sta dicendo che è intimorita da sua nonna? Quella dolce vecchina 87enne che sforna frittelle di castagne e offre sempre caffè con la panna?"
"Ma chi? Io??? Naaa."


"Batuffoli di cotone ok, disinfettante ok..."
"Susà."
"...siringa ok, è pure piccola, 'na passeggiata, me lo sento".
"Susà."
"Ci siamo, ho tutto. Sono pronta. Non ho nessuna intenzione di ascoltarti, ho detto che sono pronta, le punture le devi fare e io non guardo in faccia nessuno."
"Susà. Ti raccomando Susà."
"Non mi metterai in soggezione. Non le vedo neanche le corna che fai sopra il tavolo, guarda. Ci passo proprio oltre. Silenzio che mi deconcentri."
"Susà. A me gli occhi Susà. Ti leggo nell'anima Susà..."
"Na-na-na non ti sento...na-na-na...stringo la ciccetta, così."
"...e ricadrà sulle generazioni tue, dei tuoi figli, dei figli dei tuoi figli...Susà ascoltami quando ti parlo...oh."
"Fatto."
"....."
"Susà?"
"Eh, nonna. Che c'è."
"Tieni le manine da fata, Susà."

14 marzo 2011

"Quella brutta brutta mamma cattiva che ti porta sempre via. Brutta mamma, brutta!"
"Amorinodellanonna vieni qui, che quasi non mi riconoscevi più, con tutto il tempo che sei stato via..."
"Senti ma se ne facessi tipo un altro paio noi non ci sentiremmo così, ne avremmo sempre uno a turno e basta problemi. Facile, no?"
"Quand'è che ripartite? Quand'è che questiduedisgraziati ti riportano via, creaturadorata?"
"Vedi? Se invece rimanevi qui te lo andavo a prendere io all'asilo e te lo tenevo pure al pomeriggio, tu potevi lavorare tranquilla e non avresti quella faccia verde come un mocho slavato."
"Ehhh, come si stava bene qua! Ma chi ve lo ha fatto fare di andarvene laggiù lo sapete solo voi."
"Ho saputo che laggiù ci sono casi di ebola, malaria, mancanza cronica di lavoro, pericolo di terremoti, valanghe, invasioni di cavallette. Sei sicura che state bene? Non avete cambiato idea?"

Avete assistito a: "Quella brutta brutta mamma cattiva."
Starring: Papone's Family.
Guest star: Susibita.
E con la partecipazione straordinaria del piccolo Magù Amoredenonnaedezzia.

Io li adoro.
E' che sono vittime della SPAM (Sindorme da Prolungata Astinenza da Magù).
Dura circa le prime 48 h, poi smettono.

8 marzo 2011

Puffosamente Proust.

Io sarei anche un po' stufa della rava-e-la-fava sulla donna multitasking e funambola, del noi-sappiamo-fare-più-cose-contemporaneamente e questo dovrebbe renderci speciali.
Francamente mi farebbero comodo un po' meno acrobazie e un po' più di risorse e possibilità.
(Comunque Allegria! e tanti auguri a tutte, eh.)

In ogni caso io e Sorella Subly, da personcine sensibili quali siamo, riflettevamo anche sull'iniquo e triste destino di parecchi mazzetti di puffose mimose.
"Puffoso" è l'aggettivo che, nella nostra infanzia, andava ad indicare tutto ciò che era morbido, spumosamente gonfio. Puffoso, per l'appunto.
E questo piccolo aggettivo mi ha subitaneamente indotto il classico effetto Proustiano della Madaleine.

Tre bambine su un tombino, strette come un paio di collant antitrombo.
Susibita, piccoletta e stordita, Subly Sorella(Caporal)Maggiore e Amichetta, un caschetto di capelli castani con un'insana passione per il melodramma e la cardiochirurgia.

"DLIN-DLON. Piano terzo. Cos'abbiamo detto che c'era al terzo?"
"La biblioteca? Sì, mi pare la biblioteca. Allora sentitemi bene: io ero Creamy e facevo la bibliotecaria, però nel tempo libero guidavo anche una carovana in transumanza verso ovest. In questo caso indossavo un vestito puffoso, di quelli con la gonna che gira, ma solo per le feste della domenica, perchè di solito avevo le ghette e il mio cavallo era Black Stallion."
"Secondo me avevamo detto che era la sala operatoria. Facciamo che io ero Kelly, la sorella figona e un po' porca di OcchidiGatto. Facevo il cardiochirurgo che operava a cuore aperto e un mio paziente moriva, così io entravo in cirsi e mi strappavo i capelli."
"Io ho fame. Andiamo a chiedeve* la mevenda a mamma?"
"Susi, hai appena finito di mangiare, adesso devi aspettare! Allora hai scelto tu chi eri?"
"Voi mi trovavate così, in lacrime, disperata per la tragedia professionale che ormai aveva mandato in crisi l'intera mia esistenza..."
"Io evo Ellospank.*"
"Però voi mi dicevate che non era morto sul serio, faceva solo finta. In reltà era un mio amico in incognito che mi aveva fatto uno scherzo e voleva sposarmi."
"Susi non puoi essere Spank. Lui è un cane, noi eravamo ragazze, invece. Tutt'al più potevi essere Stilly, quella un po' scialba con lo specchio magico che non si fila nessuno. Dai, quella che non si capisce a cosa serva: non sa cantare, non è sfigata in amore come CandyCandy, non è una ladra di quadri in lycra attillata, nè una martire votata all'autolesionismo come SaraLovelySara e -perdinci- non ha manco l'attenutante della carrozzela come Klara. "
"No, Stilly no. Manco se mi pvendete a mazzate."
"Va bene, allora tu eri Spank. Facciamo che al quarto c'era la clinica veterinaria?"

Siccome di riffe o di raffe m'è venuto fuori 'sto post tutto al femminile, dedico la mia personale madelaine quotidiana a tutte le bimbe che con me hanno giocato pensando che bimbe lo sarebbero rimaste per sempre.
Che non hanno fatto in tempo a spegnere bimbumbam ed era arrivato il momento di farsi la ceretta.
Che in un giorno qualunque, inconsapevoli, hanno giocato a bambole per l'ultima volta.
Che hanno giusto fatto in tempo a smettere di dire pampulupimpulupalimpampù che stavano già fissando le chiappe di Guido di Terza C.
Che sono passate da Uan a MTV solo girando l'angolo.
Alla bimba che è rimasta e a quella che una notte, completamente al di fuori di ogni umana comprensione, ha deglutito di fronte a un robino da nonnulla che prendeva il suo primo respiro senza di lei.

Ma soprattutto dedico questo post a quella gran culattacchiona di Stilly che inspiegabilmente, nello stupito interrogarsi del pubblico, ha avuto successo e, m'informa Wikipedia, annoverato ben 2 remake (???): brava ragazza, è così che si fa.





* tra le sue numerose virtù, Susibita ha pure annoverato una biascicante evve moscia fino alle soglie dell'adolescenza. Messaggio d'incoraggimento per i genitori di bambini con difettucci di pronuncia: coltivate speranza, con tutta la santa calma.

5 marzo 2011

Arturazzo non ce la può fare.

Uno viene da un piccolo giardino di quartiere, col suo bell'albero di cachi, il pratino recintato e le tortorelle sui balconi.
L'altro è figlio della macchia, coi suoi rovi contorti, il bosco scuro e cinghiali incazzati dietro l'angolo.
Uno sgranocchia languido e svogliato RoyalCats Exclusive Premier da 35 € al kg.
L'altro mangia topi morti, sevizia cavallette e occasionalmente -sospetto- altri gatti.
Uno ha il pelo lucido e setoso che, spazzolato, ricorda vagamente il cappello di Davy Crockett, o la parucca di Platinette.
L'altro è un energumeno maculato, una specie d'inquietante incrocio genetico tra un felino e un Uruk di Sauron.
Uno si è appena traferito sulla collina dei Conigli, a ridosso del campo-base dell'energumeno. Nelle belle giornate ama oziare sul sentierino di casa, placidamente e incautamente ritenendolo un proprio diritto.
Il suo nome è Arturazzo.
L'altro è il ras della Collina, il boss della malavita felina che ne anima il sottobosco.
E'arrogante, spavaldo e spietato. Detesta i bravi gattini di quartiere.
Il suo nome è Pubblic Enemy.

E' la terza volta che me lo manda a casa sgarrupato, stavolta con la zampina claudicante e la coscia spelacchiata.
Io adoro gli anmali, capisco le dinamiche etologiche di dominio del territorio eccetera.
Però quando mi toccano l'Arturino m'incazzo subito di brutto, che vi devo dire?
A me Pubblic Enemy comincia a starmi un po' sul culo.

3 marzo 2011

Just wanna have fun (girls)

Ha passato l'aspirapolvere con Cindy Lauper a palla.
Alla fine c'aveva l'ascella pezzata ed era tutta sudata per i troppi saltelli.
Su skype, ha ammorbato la sorella con filosofici excursus sulla di lei passata personalità "Ricordi com'ero prima...a me è solo sembrato di girare l'angolo e invece zac!
Mi sono decisamente persa qualcosa.
Sento come un bisogno di ritrovare me stessa, come di una crescita interiore, un andare oltre quella che sono oggi...superare i miei stessi limiti, evolvermi...".
Sempre su skype con l'amica A. :"...devo rinnovare il parco intimo e abbandonare definitivamente sia la la fase Winnie the Pooh (pre-nano) che quella Sora Lella (post-nano), c'ho lo stenditoio che è imbarazzante."


E' che -capite?- lavora da casa.
Nein colleghen.
Lafora tutto il zorno.
Da zola.
Nein scampi umani zopra i 75 zentimetri, zolo fita kon Nano Makù.
Nein Papone, emikrato lontano ta pikola trizte Zuzibita.

E' che c' ho la vita sociale di un suricate addormentato, cazzarola.

Secondo voi tutto ciò - francamente - è preoccupante?

1 marzo 2011

C'è questo vento cui non sono stata abituata mai.
Un vento che è tutto di questa terra che non è ancora mia, e soffia forte, e forte grida, e mi scuote i capelli davanti alla faccia e sugli occhi ancora, mentre cammino rannicchiata dentro la giacca.
Come lo schiaffo del mare qui sulle colline, mi sembra.
Abbatte le canne che spazzano la strada, frusta gli ulivi su-su vicino al sentiero.
Rotola via, veloce, un sacchetto di plastica.
Rami e foglie e burattini impazziti di vento.
S'infila nei portoni dei palazzi scrostati di fronte alla farmacia, scuote quella veneziana là in alto, hanno dimenticato di affrancarla.
Solleva la gonna e svela le calze spesse color carne, un po' bigie, della vecchietta in pantofole e cappotto.
Truc-flof-via, s'è preso il cappello del signore davanti alla posta.
Strappa i cartelloni inccollati tra le crepe e i capperi dei muri, anche gli annunci mortuari.
Furio Furini (Il Grillo), anni 95.
C'è scritto proprio così: detto il Grillo.
E' tanto forte, questo vento, da portarsi via pure un vecchio grillo.