Tutti gli altri, bimbi, autista e volontario compreso, ci guardano strano ma tu te ne freghi, già alzi il pollice e mi fai "ok, è tutto okkei".
Io tengo il braccio alto finché il pulmino non imbocca la curva, tu spesso anche, altrimenti ti volti prima mentre io rimango lì mezzo secondo in più fino alla fine, perché è il mio ruolo e non il tuo, rimanere fino alla fine.
Il tuo è quello di voltarti, se devi.
Il tuo è quello di voltarti, se devi.
Mi piace, e m'ammazza, che sei una tosta.
Che se è no, è no, e nulla ti corrompe.
Mi piace e m'ammazza che tu sia disposta a rinunciare a qualunque do ut des, perché se hai deciso che quella cosa che non vuoi fare non la vuoi fare, tu -semplicemente- non la fai.
Mi ammazza, perché stamattina i giochi li hai fatti cadere tu, e li dovevi mettere a posto. Ma non stavi bene, hai fatto il capriccio, io non ho mollato, e nemmeno tu.
Così ci siamo prese entrambe le conseguenze delle nostre insistenze e siam salite in macchina con due nuvole nere sul capo.
Mi ammazza perché sono tua madre e devo indirizzarti, o quantomeno contenerti.
Ma c'è una parte di me che a te non svelerò mai a meno che tu un giorno non legga queste parole o mi paghi profumatamente, che trae una sotterranea, istintiva consolazione dal sapere che esiste qualcosa in te che sa non cedere, che è capace di opporsi.
Una forza di contrasto che è disposta a mettersi in gioco, eventualmente a perdere, pur di non rinunciare al diritto di quel no che è NO solo per te, e sei solo tu a stabilire quanto vale. Sacrosanto, e di chi altri?
Una forza di contrasto che è disposta a mettersi in gioco, eventualmente a perdere, pur di non rinunciare al diritto di quel no che è NO solo per te, e sei solo tu a stabilire quanto vale. Sacrosanto, e di chi altri?
Mi rassicura -di nascosto- perché capisco ora che nella vita potresti avere bisogno, un giorno, di quel NO.
Ed è un balsamo sapere che tu ce l'hai lì dentro, da qualche parte tra le ciglia lunghissime e l'ombelico bianco, e potrai tirarlo fuori all'occorrenza.
Ed è un balsamo sapere che tu ce l'hai lì dentro, da qualche parte tra le ciglia lunghissime e l'ombelico bianco, e potrai tirarlo fuori all'occorrenza.
Mi piace che è arrivato il freddo e abbiamo messo il mezzo piumino e ho la scusa finalmente per dar sfogo a quel piacere intimo, segreto, appena appena velato da un fugace biasimo verso me stessa che è l'infilarmi la canottiera nelle mutande, uguale preciso a quando avevo 6 anni.