28 maggio 2012

Pink. It's my new obsession.




...'cause pink it's the colour of passioooooon...

E dunque se ne deduce che... ;D??



p.s. buttiamo là - già che ci siamo- che Tyler è pazzo ma c'ha ste labbra sexyssime che forse solo Freddy prima di lui.

25 maggio 2012

Nina.

Magù con labbra a ventosa sulla panza: "Ninaaaaaaa (sorellina) esssiiiiii (esci!)".

Perchè c'è sempre un certo gusto a giocare al piccolo esorcista.

22 maggio 2012

Lui è uscito con gli amisi.

Lui a Settembre va alla materna.
Lui è andato alla pizzata con le tate, per salutarsi, dopo 1 anno e passa insieme.
Avvinghiati, appassionati, affezionati, commossi.
Fermamente decisi a festeggiare con folli bagordi, per non dimenticare.
Lui è stato consegnato di fronte alla pizzeria all'orario cenesco in cui mangiano le galline, mia suocera e i duenni, ossia poco prima delle 7: entrato, ha preso posto a un tavolo e al padre ha detto " 'sao, papà".
Indi ha dato inizio ai folleggiamenti pasteggiando a pizza, patatine, variegato ciocco-vaniglia e cantando in coro ilcaffèdellapeppina sotto lo sguardo allibito del malcapitato cameriere del turno di sera.
Un'ora e mezza più tardi è stato prelevato, chi dalle braccia delle tate un po' frignante, chi attaccato alla colonnina neoclassica del ristorante a ballare la lap-dance, chi in preda alla sindrome del torerocamomillo(el matadortranquillo).
Lui era ancora lì seduto, allo stesso tavolo, impegnato a perlustare il fondo della coppetta variegato ciocco-vaniglia.
Quando, alzatosi, è stato salutato dal coro di "'zao, Magù, si vediamo domani!", lui ha risposto laconico "'sao, amisi".
Così: come un abituè del pub al venerdì sera.
Lì Susibita ha realizzato che Lui ha solo due anni, e quella era la sua prima pizza con gli amici.
Il tempo passa maledettamente in fretta.



15 maggio 2012

Vento.

Hai finito? Dai, adesso stenditi un po'.
Bel lavoro, bravi.
No, qui è da rifare: si potrebbe avere, che ne so...uguale ma anche diverso? cioè, tipo classico ma anche innovativo? ma soprattutto: mica mi esponete un sovrapprezzo, eh?
Dobbiamo essere fuori per metà Giugno.
Quand'è di preciso che li mandiamo a cagare?
Spegni quel computer.
Non ci credo: gliel'hai venduto sul serio. Sei una bestia del commerciale, il mio guru, ti amo.
Ho fatto le due di notte.
Vi detesto, siete intollerabili, adesso io mollo tutto e entro in maternità, voglio vedere chi vi sopporta poi a voi altri due.
Certo che mi fido di voi, ciecamente. Non vorrei lavorare con nessun altro al mondo.
Scusa se sono stato stronzo nella mail.
Lui è migliorato tanto, ti dico: ora scrive, dice cose. Prima bofonchiava e basta: bof e pfff e hum.
Scuse accettate.
E' che non te lo dico ma sei come un fratello per me. E coi fratelli è così, un po' odioetamo, un po' che ci si scanna, ma è che ti devo ancora ringraziare per quella volta che al liceo mi hai spiegato gli integrali. E la vacanza dei 18, quando abbiamo fatto Leonardo Di caprio e Kate Winslet ubriachi marci e poi hai vomitato tutta notte, o quella in tenda con 150.000 lire per 10 giorni e siamo sopravvissuti a pasta al pesto sul fornello da campo. Son cose che lasciano il segno, tu mi capisci.

"Non sarà semplice senza di te nel periodo in cui sarai in maternità."
"Hum??"
"Dico: non sarà per nulla semplice."
"Scusa, ma allora tutti quei discorsi sul sei sbadata, confusionaria, imbranta, irrazionale, la tua mente è quanto di più lontano ci possa essere da un'approccio ingegneristico? erano solo balle da tecnico maschilista?"
"No. Sei  definitivamente imbranata, irrazionale, ti dimentichi le scadenze, sei molto stordita e a tutti gli effetti non ho mai incontrato una persona più lontana dall'avere un approccio ingegneristico."
"Ah grazie. Quindi?"
"Che c'entra? E' che sei una in gamba e noi...noi, bè...abbiamo bisogno di te."
"..."
"Che c'è?"
"Lo sai che in tre anni non me l'avevi mai detto prima?"
"Mmpff, bof, hum. Senti poi ti ricordi di mandarmi il file, vero?"

Sono giorni di vento, e il vento ti stanca.
Sono giorni di vento, e il vento ci cambia.

Poi c'è quell'altro.
Che mischia la marcia di Radetzky con Rino Gaetano e canta Aida (Alala Aidaaa...come sei beellaaa...).


Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà. 


"Beella queetta..."!"
Che ama lavarsi i piedi.
Che non sopporta i tappetini risvoltati e passando li rimette a posto ("tu lo sai che ciò è inquietante, vero? c'ha già le manie, come te, che ti piglia male e ti prendono le fisse per la birra rossa doppio malto e non ne bevi altra.").
Che ha una libreria che straborda, e solo due anni: se la passa in rassegna ogni sera, sceglie con perizia e poi intima:
 "Tu. Lezzi!"
"Io non leggo proprio un bel niente finchè non me lo chiedi per favore."
"Peffavoe. Lezzi, tu?"
Che:
"Voeei un susio, amisi."("Vorrei un ciuccio, amici")
"Da quando siamo stati declassati a suoi amisi?"
"Non so. Ma soprattutto: dovè, quand'è di preciso che abbiamo sbagliato?"





7 maggio 2012

Sembra uno di un certo gusto.

"Quindi se dovesse essere femmina sei proprio sicura? Sei certa di averci pensato bene?"
" Mà, t'ho detto di sì, certo."
"Tu lo sai che abbiamo già la gatta che si chiama così?"
"E allora?"
"No, niente, era per dire. Figlia mia, ricordati: nomen omen, sei poi tu quella che avrà la figlia col nome da gatto."
"No, guarda, il nome è da donna. E' la gatta che ha un nome da donna. Bellissimo, peraltro."
"Tuo padre dice che sembra un nome da vecchia."
"Mio padre mi avrebbe chiamata Emiliano come Zapata se fossi stata maschio, quindi non fa testo. A  me sembra un nome simpatico. E poi è bello, pulito."
"Perchè non chiediamo a Magù? Ha idee molto precise, originali. Per avere solo 2 anni e mezzo mi sembra un tipo di un certo gusto."
"Ma chi? Quello che vive nel suo mondo fatto di Lupo ALberto, Rino Gaetano e  pecorino di Pienza ben stagionato?"
"Proprio lui."
"Okkei."
"Magù, amore bello, tra non molto forse nasce una sorellina. Secondo te come dovremmo chiamarla?"
"...mmm. Eemmm. Mmmm."
"Quindi?"
"Ciro."

...



4 maggio 2012

Il lavoro mi perseguita

E io -decisamente- non sono abbastanza veloce.



2 maggio 2012

Stiamo sul giallo.

Lei: starà bene? 'giorno mi scusi, ho un appuntamento per un' eco., e se non è cresciuto abbastanza? avete un ospedale grandissimo, da dov'è che siamo entrati? Dio che ansia. Come 'vai a spostare la macchina'? e mi lasci qui? Ciao, sì sono quasi all'ottavo. E tu? Ah tu aspetti. E se va bene questo esame poi vuoi un bambino? Che carina, allora in bocca al lupo. Hai un saari stupendo, di dov'è che sei? nel tuo paese i vestiti hanno un colore meraviglioso.  No, è il secondo. Sì lo so, ma l'apparenza inganna, non sono mica così giovane. Ecco adesso non entro, c'ho paura. Mi attacco al saari di questa ragazza qui con la pelle color miele di castagno, col suo viso dolce, l'espressione curiosa che occhieggia alla mia pancia. Quanto mi piace 'sto saari. Io me la porto a casa questa qui, lei col saari. Una più bella dell'altro. Guarda che tocca a te. Giuro che non me ne frega nulla se è maschio o femmina. Dio che ansia. No forse un po' me ne frega, ma non adesso. Ah sei tornato. Dici che sta bene?

Lui: Non è così grande, sei tu che non sai leggere le mappe. Mmmm, un bel ristorantino proprio qua fuori, buono a sapersi. Ma non eri ansiosa di sapere se è maschio o femmina? mò cos'è tutta sta paura? segna: comprare ricambio filo falciatrice al faidate, susi dai torno subito, stai buonina qui così, ti raggiungo io., mmm, vediamo cos'è che c'hanno di antipasti...

L'altra (quella col camice): voi lo sapete il sesso? no perchè io ve lo dico eh. Da quello che vedo questa a me pare proprio una patatina. Sìsì, parrebbe proprio una patatina, vedete? certo non si può mai dire fino al giorno del parto, eh. Coi maschi è più facile, l'evidenza è evidente, sai com'è. Con le patatine il dubbio viene sempre. Bah. Comunue sembrerebbe una patata, nessun pirolino all'orizzonte. Vabbè, facciamo che magari non comprate proprio tutto rosa, state sul giallo, vediamo all'eco del prossimo mese, ragazzi.


Dopodichè Lui e Lei sono usciti a fare la spesa.
Lei, sopraggiunta sulla soglia del reparto infanzia, non ha resistito e ha fatto la gnorri, con finta disinvoltura fischiettando ha sconfinanto  dai 4 mq del reparto bimbo-blu ai 120 di quello bimba-rosa, dove ha assaporato per la prima volta il gusto un po' proibito di sbirciare tra mutandine a pois e tutine color  lavanda, sentedosi un po' ladra e un po' invece autorizzata, gettando l'occhio su dei mini legging con Brontolo stampato sul sedere e ripromottendosi che forse-magari-chissà, un'altra volta.