29 settembre 2016

La bolla.

Nina ha paura del corso di nuoto, così l'ho corrotta con le caramelle.
Non si dovrebbero corrompere le bimbe con le caramelle, ma Nina è così facilmente corruttibile dalle gelatine a forme di orso, e d'altra parte ha smesso di piangere.

La mia spada di Damocle, il Biondino, si sta rivelando suo malgrado sempre più simile alla madre.
Alterna tragicissimi stati d'ansia e negatività  - "Siamo tutti in grave pericolo, mamma." - a fasi di scazzo colossale "E che sarà mai, io lo so fare benissimo."
Ancora non mi riesce di cogliere la ragione del passaggio dall'uno all'altra, ma ci stiamo lavorando.

Io lavoro, preparo un po' di materiale per una delle 89.000 imprese che sto tentando di far partire questo mese, per il resto vivo in una bolla d'inutilità che esploderà tra sabato e domenica, quando finalmente -grazie ai festeggiamenti al mio 27esimo compleanno- riceverò questo e tornerò all'unico vero posto cui realmente appartengo: un libro.
Tanti auguri a me.




21 settembre 2016

Il #backtoschool ma per davvero.

Il mio bambino va a scuola.
Torna con piccole frasi impresse a matita sul foglio, le lettere in stampatello, i puntini a dividere una parola dall'altra.
Ha una piccola cartella, una piccola merenda e una piccola aula colorata.
Ha anche un piccolo orario, fino ad Ottobre, che mi causa piccoli esaurimenti, ma guardarlo entrare e uscire da quell'edificio in questi primi giorni è un misto di emozione, cupida curiosità e timore che non cambierei con nessun orario definitivo al mondo.
Fino ad Ottobre, s'intende. Poi emigro, se non attivano la mensa.
Il mio bambino ha la passione per: le classificazioni, le nomenclature, le collezioni.
Potenzialmente è un grande naturalista, filatelico o anche serial killer, solo il tempo potrà dircelo.
Al mio bambino ho promesso che, se si comporterà bene a scuola, potrà avere il criceto che desidera.

Nina è entrata nel nuovo asilo e ha un po' di amici maschi più una femmina.
Porta un laccino con una coda arcobaleno direttamente sulla bananina in testa, gira a torso nudo tirando in porta, digrigna i denti e all'occorrenza dichiara di avere già 3 figli di cui 2 allattati da lei: una specie di via di mezzo tra la figlia dei Flinstons, il bambino selvaggio del viaggio di Arlo e una comare di quartiere ma vestita da Elza Regno di Cristallo.

Io sono stata lontana da qui, negli ultimi due mesi, perché impegnata assai a tirarmi le paranoie stavo preparando un esame e tirandomi le paranoie.
L'ho dato lunedì alle 13.30.

h. 13.10: che cosa ci faccio qui? e perché mi sento sempre una disadattata? è perché io SONO una disadattata.
h. 13.20: non ce la farò mai, ma dove credo di andare. E se non lo passo? è VITALE che io lo passi, o mi considererò un essere inutile.
h.13.40: cosa mi sta chiedendo costei.
h 13.50: concentrati dannazione e porta a casa il risultato come meglio sai fare: dicendo cose a caso, ma convinta.
h. 14.15: minchia sono un genio, fate largo.
h. 14.16: ah non dite più niente, eh? non avete il coraggio, eh? pezzenti. Fate largo, vi dico. Hic et nunc, eccomi, sono io, la Sfolgorante. Un fottuto genio, ecco cosa sono.
h. 14.40: dio però che stanchezza, non ho più l'età.
h. 16.00: probabilmente è stato pure un fatto di culo, ma comunque brava.
h. 20.00: in ogni caso - mi chiedevo- chissà se mi servirà a qualcosa
h. 23.00: temo l'avrebbe fatto chiunque, mi è sempre più chiaro.
h. 24.00: In fondo non significa nulla. Esiste sicuramente un'altra validissima ragione per cui sentirmi disadattata, e domani -cascasse il mondo- io la troverò.

In attesa di capire cosa farò da grande, per il resto tutto bene.

6 settembre 2016

Take your time, hurry up (as I want you to be).

Voglio una gonna rossa e sdrucita, di papavero.
Una criniera di leone, per far paura ai cattivi.
Voglio essere elegante e ordinata, come le file delle formiche.
Voglio una tana di volpe, da spiare di nascosto e non dirlo a nessuno.
Voglio luccicare come il guscio della chiocciola dopo la pioggia.
Una risata smeraldina, di ranocchia.
Una coda alta e gitana, da sbattere al vento.
Voglio lasciare le impronte misteriose dei gatti.
Voglio essere bella e farmi scoprire da pochi o da nessuno, come una spiaggia corsa tra mare e laguna.
Voglio salire sulla giraffa più alta a mangiare le foglie più verdi.
Voglio il barrito dell'elefante, le antenne del grillo.
Una casa nel bosco e un giardino sulla spiaggia.

Voglio essere io, felice di me.
Voglia essere libera, e libera da me.




p.s. Settembre lo sai che t'amo, ma son 3 anni già, che rompi il cazzo.