14 marzo 2012

Surprise. Oh, surprise.

Quando ti sei laureata pensavi di non aver paura di farti il mazzo e rimetterti in gioco.
Pensavi che avresti lavorato per un sacco di gente, visto posti, cambiato ordine degli addendi.
Pensavi che non sarebbe stato male un master e che avresti trovato la tua strada da sola.
Non pensavi che non avresti lavorato proprio per nessuno.
Che vi sareste invece buttati, tu e quegli altri due, in una cosa più grande di voi.
Che avreste imparato a viverla, domarla e in fin dei conti a farla su misura per voi.
Pensavi avresti avuto tempo d'imparare, di prendere tempi,  ritmi e competenze.
Non che saresti rimasta incinta.

Quando sei rimasta incinta intuivi che lui ti avrebbe portato a fare incursioni nel suo mondo, dove il cielo è color melograno e passano nuvole spumose di parmigiano.
Un mondo zallo dove tutto, ma proprio tutto-tutto è di Magù (èmmmioo?, èmmio??, è mee???) e a merenda si fa sempre il bis.
Un mondo di coriandoli rossi e liquirizia,  filastrocche e Kurt Cobain, di luna e fieno nella stalla.
Dove non esistono la crescenza, il caprino e manco la mozzarella, ma solo formaggi ben stagionati.
Quando le contrazioni di braxton-coso ti sembravano lame taglienti,  la pancia bruciava e il respiro rallentava, quando pisciavi più spesso tu del cane al parco, ecco: allora non avresti mai pensato che dopo soli due anni ti saresti ricacciata nella medesima situazione.

Quando avete deciso di venire a vivere nel paesello in collina avete pensato al fatto che se vai nella sede della Croce Rossa per chiedere di parlare con un volontario perchè hai ricevuto la busta per la donazione ma non sai dove consegnarla, la vecchietta in fila per il dottore, con fare vistosamente paziente e come se interloquisse con un deficiente, ti guarda compassionevole e ti rimanda al pastificio.
Perchè è al pastificio che c'è il responsabile ed è al pastificio che c'è la sede vera e propria.
Ma certo, e dove sennò?  Pure tu, Susibita, sei cozza e pure tarda.
Avete pensato al fatto che la gente dedica tempo a te e alla voglia di ridere, ti racconta barzellette sul parto in cui tipicamente il marito finisce cornuto causa postino, ti regala il calendario della croce rossa e pure 200 gr di spaghetti freschi almeno stasera fate presto a fare cena.
Avete pensato che la farmacista conosce il tuo nome e quello di Magù, se lo ricorda dalla prima volta in cui siete entrati, voi col vostro strano accento al seguito, e vi tiene da parte i pannozzi in offerta.
Avete pensato agli asparagi selvatici e alla cicoria tra i sassi, a Googhi tra gli ulivi e all'Arturo con le lucertole.
Non avreste pensato che dopo quasi due anni di distanza dal trasloco avreste avuto il medesimo, identico, impulso a prendere a randellate sui denti quelli dell'impresa costruttrice, che già pensavate di esservene liberati, invece stanno ancora là e sono pure confinanti.


La vita rivela sempre una certa dose di sorpresa.





Si dà il caso che Susibita abbia scritto un piccolo guest post qui, su Le Nuove Mamme, parlando delle sue FilAppstrocche. 
Si dà il caso che si autopromuova qui dentro, dove si sente al sicuro perchè la gente che passa la conosce,  e ciò nonostante - inspiegabilmente - non la evita.

11 commenti:

Lagattallardo ha detto...

Come si può evitare una persona bella quanto te? e no, non si può..

Susibita ha detto...

Sononera...ora sento il bisogno di quell'emoticon di skype che arrossisce e fa no-no con la testa...

Lisa ha detto...

Bello il post e bello l'articolo! Sono sempre in attesa di tue news e spero che un giorno facciate anche App ludiche per i grandi!

wonderchiari ha detto...

Susibita coi controcaxxi. Ti stimo fratella! <3

A me fa morire l'emoticon dell'emo eh! No così, giusto per condividere i fattacci miei. =D

Susibita ha detto...

LaChiari: grazie =). Ahh, gli emoticons...il fascino perverso della conversazione bimbominchia.

El_Gae ha detto...

Il paesello vorrei vederlo. Perchè da come lo descrivi sembra ancora più piccolo e rurale del bucodiculo (detto con affetto, eh?) dove andrò a vivere io. In ogni caso sembra bello...no?

Susibita ha detto...

Gae: bellissimo, non bello. Forse io sarò di parte, ma di questo posto mi piace tutto. Non è la Contea e le persone non sono tutte buone, nane e pelose come gli hobbit, ma è un luogo che mi sta entrando dentro. Che mi si ritaglia addosso, ecco. E semmai voleste, tu e tutta la famigliola, fare una scampagnata da ste parti, devi solo scrivermi ;).

SuSter ha detto...

Il paesello mi intriga, ma non so se ce l'avrei il coraggio di designarlo a mia dimora familiare... del resto a te, ragazza, il coraggio non manca!

Susibita ha detto...

C'è chi lo chiama coraggio, chi scelleratezza.
Per me è tutta una questione d'istinto.
Non l'avresti mai detto, eh ;D?

Susibita

wonderchiari ha detto...

Anche noi siamo nella contea. Sulle colline tra le montagne e la triste pianura. Ad ogni passeggiata potrebbe partirti un embolo viste le salite e le discese ma ci piace così!

wonderchiari ha detto...

Eh sì ci sono gli hobbit bastardi che mi danno sempre la multa sotto casa ma pazienza.