22 marzo 2012

Quei due lì.

"Che poi non si capisce che c'abbia di tanto speciale."
"Ma infatti."
"Tipo io sono più carina, oggettivamente. E ho pure le tette, dovrebbe fare una certa differenza."
"Eppoi sta barba lunga, spinosa. Eppure niente, non lo molla. Se lo sbaciucchia anche."
"Fossi in te comincerei a lavorarmelo ai fianchi."
"Sì. Devo procurarmi una ruspa, un escavatore. Una di quelle robe lì, che piacciono a lui."
"Tentar non nuoce."
"Forse basta pure il tosaerba."
"Sì ma non so, non sono convinta. C'è come qualcosa che lo strega. Non vedi come lo guarda? Immaginati se mai dovesse vederlo -che so- andare in barca a vela."
"No, se lo vede sono fottuta. Il fascino del marinaio, di quello che chiama le vele per nome, domina la meccanica del vento. Segna: da evitare come la peste. "
"Però che carini, dai. Te li vedi tra qualche anno? Se la intendono proprio. Hanno un futuro, non c'è n'è."
"Me mi danno sui nervi, quei due lì."


Il sangue del mio sangue.
Quello che ha il mio sguardo scuro, la mia circospezione.
Quello che ha la mia idiosincrasia per gli asili, la mia voce sguaiata.
Quello che mi somiglia più di mio figlio, che ha il mio stesso, morboso attaccamento a sua madre.
Il nipote per cui ho fatto questo.

E' innamorato di Papone.
Quello che non è manco suo parente di sangue.
Che sta sempre dietro a un computer.
Che non ha fatto nulla di apparentemente straordinario per conquistarselo.
Che non l'ha cullato, consolato, amato follemente al primo sguardo sul lettino d'ospedale, figuriamoci allattato.
Quello che adesso va in giro dicendo: "Non rimanerci male, Susi: è una questione di feeling. Lui mi ha scelto, io lo so. Lo sento. Credo di capire quello che gli passa nella testolina, non so come mai. Ma sento che lo so. E pure lui."
Quello che lui punta invariabilmente. Quello cui va in braccio e sulle cui ginocchia finisce la pizza. Quello alle cui battute, sempre le solite, ride smodatamente, esagerato.
Quello che fissa serio, poi abbraccia.
Quello che è il padre di suo cugino, ma prima ancora di questo solo e soltanto suo zio.
Quello che lui ha scelto -misteriosamente, irragionevolmente- fra tutti.

Quello lì che  mi dice - vanesio- sì ma  non prenderla sul personale, eh.
Quello che a me  sta sulle balle.

9 commenti:

El_Gae ha detto...

ma coi nipoti è così. Le mie mi adoravano da piccole. Una sensazione diversa dal legame con i figli, ma molto molto bella

Unknown ha detto...

No, dai! Non ti sta davvero sulle balle ;)! Vero? Vero...

Susibita ha detto...

ElGae: hai proprio ragione. io comunque sto segnando tutto, così poi da grande non potrà negare ;).

Lasolitamamma: sai come si canta, no? GE-LO-SIA...è come una pazzia...!!
E' che non mi capacito: che c'avrà lui più di me?
Però, a malincuore, devo ammmettere che sonoc arucci insieme. Un po' nauseanti, ma carucci.

anto i viaggi di maya ha detto...

condivido cio che ha scritto elgae. poi quando diventano adolescenti diventi il loro confidente. E' bello! Ma non disperare... magari con una nipotina sarà diverso... :) (nel mio caso infatti si tratta di femminucce!)

Tessy ha detto...

Ettecredo !!!
Sti bambini, che ingrati però ...

Susibita ha detto...

Anto: quindi mirimane solo da costringere mia sorella a rimanere incinta di nuovo. E di una femmina, per giunta.

Tessy: lascia stare, vah...inaffidabili già a 2 anni, sti maschi.

pera ha detto...

un giorno ti vendicherai.
hai tempo.

Lex ha detto...

Il lato positivo c'è: se il feeling continua diventerà un ingegnere invece che un umanista.

Susibita ha detto...

Pera: infatti. Attendo.

Lex: e dov'è che sarebbe il "positivo"? Ah già. Avrà un lavoro. Forse.