13 febbraio 2013

Speranza.

Il bagno di un autogrill è bello quando è vuoto, primo perchè è pulito, secondo perchè c'è il sapone nei dispenser e terzo perchè Susibita se la può ghignare leggendo le porcate sulle porte senza sentirsi in colpa per la fila fuori.
Il bagno di un autogrill espleta una funzione basica, ma non per tutti.

Nel bagno delle donne, a quest'ora tarda, c'è un uomo.
E' appoggiato al calorifero in fondo, alza lo sguardo vedendola entrare.
Accenno d'imbarazzo passeggero.
Poi richina la testa. Su un libro.
Susibita è una di quelle che si vergognano del rumore della pipì - cosa vi devo dire? è fatta così. Una  di quelle che se va in bagno e c'è qualcuno nella stanza adiacente accende l'acqua così non si sente o così lei crede, in realtà si capisce subito che  è andata in bagno e di sicuro in questo modo si fa sgamare ma in ogni caso lei preferisce così, la pipì è roba sua e non vede perchè condiverne la musica con altri.
Nel dubbio allora, sotto la luce bianca del neon nel bagno dell'autogrill, la fa piano piano sperando di non farsi sentire, di non disturbare.
Trattiene anche un po' il fiato, perchè non c'è proprio nessuno, in quel luogo sospeso, a parte lei, l'uomo, il libro e si sente davvero tutto.
La pagina fa frusc-frusc, l'acqua fa wash, la porta fa eeehh, il dispenser fa pff-pff , lei fa buonasera, lui fa buonasera.
Il grosso mocho strizzato rimane appoggiato al muro, là in fondo.

Quando dopo aver imbrattato il seggiolone incellofanato con omogeneizzato al coniglio lei ritorna al bagno saranno passati trenta minuti-facciamo venti e la porta del loculo per fasciatoio è chiusa, lei prova a spingere un pochino ma è chiusa, allora fa per tornare indietro ma alle sue spalle sente no scusi, è che cercavo un posto.
E a lei a quel punto viene da ridere, a vederselo lì col grembiule, il mocho e un libro da mezzo quintale in mano, alla disperata ricerca di un posto, un qualsiasi cazzo di posto senza donne pudibonde della pipì nè bambine spisciottate, pur di finire il capitolo, pur di girare pagina, ancora una, giuro che è l'ultima.

"Sì, hem, prego, scusi eh, permesso."
"No si figuri, mi scusi lei, è tutto pulito per la bimba eh, buonasera."
"...no senta, guardi. Adesso lei mi dice almeno il titolo. Me lo deve, a 'sto punto."
"Hum? Eh? Ah, sì, il titolo. Vede, è questo qui: Nel nome del Figlio, che poi sarebbe di quell'egocentrico pretenzioso sbruffone di Sgarbi che umanamente vabbè ma come critico d'arte - le dirò - m' appassiona. In questo caso il tema centrale è la natività. Le dico, io non è che possa permettermi chissà quali viaggi, ma solo a vederli stampati certi capolavori mi vien voglia di prender su e girarmi l'Italia. A lei no?"

Forse per questo paese c'è ancora speranza. Forse.

8 commenti:

mammapiky ha detto...

Sperando che persone così non decidano di scappare!!!

emanuela ha detto...

......fortissimi!! tutti e due..lui con il libro in mano, tu con l'omogeneizzato al coniglio..
:)
buona giornata.
Emanuela.

Anonimo ha detto...

Anche a me imbarazza il rumore della pipì, però credo che - ahinoi - non ci sia speranza.

Lisa ha detto...

Solo tu li puoi fare questi incontri magici in un anonimo autogrill! Se questo è il livello culturale del personale delle pulizie dell'autogrill c'è da chiedersi se il talento non è un'altra delle tante risorse che sprechiamo nel Bel Paese. Se c'è gente che apprezza il proprio patrimonio artistico nazionale c'è ancora speranza, ma quello che mi preoccupa è che gli tocchi farlo di nascosto, "rubando" tempo ad altre necessarie attività. Sono forse elettori con un po' più di criterio, ma come possono coltivare il proprio intelletto e contribuire a cambiare la società dall'alto di un water?! Continuo a pensare che l'Italia è piena di gente giusta nei posti sbagliati.

raffaella ha detto...

Che meraviglia...mi ricorda la portinaia dell'eleganza del riccio. E tu che fai pipì piano per non farti sentire. Ah, io i metto sul bordo della tavoletta sperando che il liquido non cada subito nell'acqua, almeno fa uno splash, sordo!
Raffaella

SuSter ha detto...

Ma poi alla fine arriva sempre il getto traditore: quell'ultimo Splosh-splash che eravamo riuscite ad evitare QUASI fino all'ultima goccia!
Va be', ma se il tipo era un gentleman avrà compreso. Leggere Sgarbi all'interno del cesso di un Autogrill. Il caro Vittorio immagino non ne sarebbe troppo lusingato, e invece dovrebbe baciare i piedi a questo signore!

Anonimo ha detto...

Non c'è giustizia, al mondo, questo è poco ma sicuro!

Susibita ha detto...

Non so, l'ho pensato anche io: qui o davvero c'è speranza per via di gente così, oppure ce la siamo giocata tutta proprio perchè di quelli seduti in parlamento non so proprio chi possa provare una tale urgente passione per l'arte, la bellezza o in generale per quella cosa che chiamiamo Italia.
Temo abbia ragione Lisa.
Per la cronaca ok, lui stava lavorando in teoria, quindi non avrebbe dovuto leggere in quel mentre. Ma si sa, le cose più belle della vita vengono fuori dal tempo rubato: leggere, scrivere, il Cibo con la C maiuscola, persino il sesso. Hem, pure quello maiuscolo.


Velma, Raffa, Sus: è sempre bello sapere che tra paranoiche si è in buona compagnia ;D.