27 giugno 2012

Storia di un corsaro.

Viveva in tempi antichi un giovanissimo corsaro, occhi verdi capello scarso.
Era costui arguto e ardito, gran cercatore di tesori e scaltro contabile di monetine da 10 centesimi che teneva scrupolosamente riposte in un vecchio forziere di legno, eredità di suo padre bambino.
Le sue giornate erano semplici, come ogni cosa più bella.
Egli armava incursioni a perigliose rocche di banane affogate in un mare di yogurth, tuffava indegni granchi e polpi di plastica dall'alto della tazza di un water, faceva prigionieri mutandine e un vasino rosso ciliegia.
Amava, ebbro di succo, cantare Berta che filava insieme a certi Fratelli d'Italia.
Dormiva il sonno di un cuscino di piuma e l'abbraccio di un orso blu.
Conosceva un amore assoluto, unico, inattaccabile.
Un amore indubbio come l'ossigeno: indiscutibile, certissimo. Persino più certo dell'orso blu.

Poi venne il giorno in cui il giovane pirata conobbe una minuscola corsara.
E tutto fu come sempre, e nulla come prima.
Lui la chiamava, lui la cercava. Lei era il suo primo pensiero nel latte del mattino.
Lui le portava in dono, adagiandolo sul fondo del minuscolo vascello di lei, i tesori più preziosi: alcuni sassolini bianchi bianchissimi colti dal sentiero impolverato di sabbia, un nocciolo di pesca, l'orso blu (solo prestito), alcuni fogli delle offerte coop mese di giugno (scadute).
Lui le sbrodolava sulle gambe semini di pomodoro, nel contemplarla così, persa nel suo dormiveglia offuscato di gattino cieco.
E aveva questa sensazione strana dentro, che arrovella un po' le budella.
Che è voglia di fare, impazienza d'aspettare. Che è smania curiosa e ansia di cooperare. Che è uno schiaffo al cuore vederla lì attaccata, succhiare. Che è il primo amore, il primissimo dolore.

E io che lo conosco, questo terribile corsaro, io che ne ho visto le gesta e ricomposto la bandana, vorrei dirgli che è giusto così, che sta nell'ordine delle cose.
Che conoscere una donna e capire -tutt'un tratto- la parte che giocherà nel tuo peregrinare tra gli oceani non è semplice, e spesso spaventa anche i corsari più grandi.
Vorrei dirgli che quel tormento che lo morde dentro, che lo fa emozionare, spaventare nella notte, allontanarsi dalla stanza da letto nella penombra che sa di latte, quella gioia nel salutarla ogni giorno, quel piacere nel baciarla piano, volerla tua, ecco: quello lì si chiama amore.
Non più l'amore semplice, assoluto, scontato, un po' egocentrico, di un bambino.
Ma l'amore intenso, travolgente, pauroso, rischioso degli uomini.

Oggi il piccolo pirata ha chiesto come mai la piccola corsara non avesse un tesoro tutto suo.
"Non so, Magù. Credo di non averci mai pensato, a prepararlo anche a lei."
"Nina no ha tesoo?"
"No, amore. Per ora no."
Lui si è allontanato, è andato in camera, ha preso una piccola scatoletta di legno, eredità di sua madre bambina. Ha aperto il suo forziere, ha estratto la bellezza di 2 monete da 2 euro. Le ha messe nella scatolina. Ha detto "Quetto tesoo Nina". Ha richiuso.
Perchè cosa te ne fai di un tesoro se non hai nessuno con cui dividerlo?
Perchè chi ha deciso che le monete grandi di due colori valgono più di quelle piccole, rosse, con sopra inciso il cattello del Pinzipe Zovanni ("Magù, amore, è il castello di Federico, un giorno ti porteremo a vederlo." "No, Pinzipe Zovanni ha il cattello." "Ok, il Principe Giovanni, va bene."), in definitiva bellissime e indubbiamente preziosissime.

Inutile dire che la sottoscritta, in preda allo sbalzo ormonale depressivo post partum, ha vergognosamente pianto come una fontana.

21 commenti:

Unknown ha detto...

Anche senza ormoni, mi sono commossa con te. Il tuo corsaro amerà quella gattina ogni giorno di più: il mio aveva 18 mesi e si è comportato allo stesso modo. E poi ha continuato la sua impresa: l'ha protetta quando ha cominciato la scuola, si schiera dalla sua parte se qualcuno prova a darle contro... Piccoli lord alle prime armi e con un grande cuore!
C'è da piangere di gioia e di orgoglio ;D!
Un abbraccio immenso Susibita!

anto i viaggi di maya ha detto...

commozione e anche nostalgia di quei momenti... anche se a volte son stati proprio duri, ma duri duri eh.
bellissime parole susi

SuSter ha detto...

Sei una narratrice sopraffina. No, non ho detto paraffina!
Poetica e avventurosa, che gusto leggerti!

SuSter ha detto...

PS:
Com'è che mio fratello da piccolo con me invece è sempre stato un emerito stronzo?
(si può dire stronzo in presenza di una madre commossa?)

Tessy ha detto...

Ok, mo' arrivo io a rovinare il quadretto commovente...
allora, io sono figlia unica e quindi non posso sapere, ma a me sta storia dei bambini entusiasti dall'arrivo di un fratellino/sorellina, non mi ha mai convinto.
E' come se arrivasse a casa vostro marito, e vi dicesse:
"Amore, ti presento la Luisa, d'ora in poi vivrà con noi e sarà la mia seconda moglie, e dividerete tutto quello che prima era solo tuo.
Ma amo ancora anche te, eh, non preoccuparti."
Ecco, a me sta Luisa mi starebbe un attiminino sulle balle.
E pure mio marito, a dir la verità ...

v. ha detto...

@tessy scusa, posso?
c'è una cosa che si chiama appartenenza, sangue. amore.
io non sono romantica, ma neanche un po'. ma te lo dico da sorella, da madre di due figli.
chè se così non fosse neanche i padri dovrebbero sentire trasporto per i figli, almeno finchè diventano intimi. chè in effetti sono degli sconosciuti. e spesso anche le madri, chè si, ce lo hai nella pancia, ma chi lo ha mai visto?
per fortuna esiste l'amore incondizionato.
e a volte anche i fratelli stronzi, ma non c'entra.

@susi, mi hai fatto piangere. con le lacrime. non farlo mai più.

PdC ha detto...

anch'io mi sarei sdilinquita...
e potrei raccontarti della mia amica che ha cercato di sterminare sorellina e cuginetti con fare da serial killer, probabilmente convivono tutti questi sentimenti.
o che con mia sorella non esiste prima e seconda perché siamo gemelle e quindi abbiamo diviso ogni istante già nella panza..
insomma, c'è un po' di tutto, ma quando vedo PdC con il suo fratellone, so che anche lui non sarà mai solo e questo è un pensiero che mi scalda il cuore.
bel nome Nina, ci piace.

Martina ha detto...

Che tenera poesia che sei, Susibita. Anch'io sono tutta un ormone, ma anche non fossi incinta avrei lo stesso dolce groppone che ho adesso. Grazie per aver diviso questo tesoro con noi!

Susibita ha detto...

La solita mamma e anto: grazie, ragazze. E' un po' dura, sì. Ma penso sia fisiologico, prima o dopo passa. Perchè passa...vero????

Suster: pure mia sorella all'inizio non mi si filava, poi l'è esplosa una vena materna da qui a timbuctu e tuttora per lei io sono la sua piccoletta. potesse mi rpenderebbe la mano per attraversare la strada. No, scusate: MI PRENDE la mano per strada!!!

Tessy: haha, pure a me la Luisa starebbe sulle balle!
Quello che dici credo sia in parte vero, soprattutto per la fascia di età di magù, che era/è consapevole sì, ma fino a un certo punto.
Però penso anche che sia come dice V.
Almeno è quello che mi viene da pensare osservandoli. Forse amore non è la parola giusta, non so, sai, ma è quella che più sia vvicina a quello ceh vedo. Ho cercato di esprimere il fatto di vedere Magù per la prima volta affrontare un sentimento diverso, non bianco o nero com'è stato finora, ma sfumato, commisto, non univoco. Un sentimento e un tipo di reazione che mi ha fatto subito pensare a un amore più adulto, un rapporto per la prima votla non lineare, ma fatto di luci e ombre: è curioso, innegabilmente attratto da questa strana cosa che gli è capitata addosso, che lo sconvolge, lo attrae e lo repelle insieme. Che gli fa provare credo orgoglio e insieme livida gelosia.
Ecco, ho pensato per questo all'amore, sai. Per via del fatto che è così semplice e così complesso, così bello e così tanto straziante, a volte.

V.: non avevo dubbi che non corrispondessi al clichè della romanticona mielosa,per questo mi piaci tanto. E adoro le tue calze coi teschi ;D.

PdC: ma sai che proprio stasera mi raccontavano di due gemelle di cui una mostrava gelosia per l'altra già mentre venivano allattate? e io che avevo sempre pensato che almeno in quel caso fosse come dici tu, da sempre abituate a condividere. E invece, come sempre, prevalgonon le singole personalità.

Martina: ma tu allora quando?una volta mi pare avessi accennato a un cesareo programmato. Tutto ok? Tienimi aggiornata eh =)!!Grazie a te per seguirmi sempre...sei una donna di una certa pazienza, vedo ;).

Susibita ha detto...

Ah scusate: tra l'altro Nina NON è il nome vero della marmocchia. è l'abbreviazione di "soellina", detta alla magù. Col suo vero nome non c'azzecca una mazza. E no, quello vero non lo dico ;D.

Poi mi sono riletta e in preda all'ormone depressivo post partum mi sono trovata pure parecchio smielosa. bleah.ma l'ormone imperat, che vi devo dire.

Tabata Potter ha detto...

(s)mielosa? non direi proprio, quel "che è il primo amore, il primissimo dolore" è così vero, migliaia di parole non avrebbero potuto esprimere di più. Tanti auguri Susi

gemini ha detto...

Questo post è bellissimo! Mi ricorda tanto il mio piccologrande, che di minuscoli e invadenti intrusi ne ebbe due insieme... e quant'era tenero, attratto, incuriosito, confuso, arrabbiato, timoroso, innamorato pure lui!
Grazie per averlo raccontato così bene :-)

patamaga ha detto...

Quando i giovani corsari si innamorano il mondo ha un sussulto e le piccole perle brillano. E noi marinai di lungo corso li stiamo a guardare con il fiato sospeso.

Parola di Laura ha detto...

ma che bello! sei bravissima!
l'amore tra fratelli è il mio desiderio più grande, sapere con certezza che qualsiasi cosa succederà potranno contare sul loro rapporto e il loro esserci l'uno per l'altro.
per ora si scannano, ma io sono paziente ;)

Robin ha detto...

Che dolcezza... Magù è veramente generosissimo, complimenti! Non è da tutti affrontare così l'arrivo di una sorellina che ti spodesta dal trono di figlio unico.
P.S. I miei ormoni non sono stati intaccati da gravidanza e parto ma questa storia mi commuove comunque

Martina ha detto...

Per niente mielosa, ma tanto tenera! Grazie ancora per questo racconto e e ti dico già grazie per i prossimi (vogliamo il seguito!!!). Io sono prossimissima, anche se il mio ginecologo vuole aspettare fino a lunedì per vedere se si gira: il 2 luglio mi dirà che giorno mi opereranno (sarà sempre la prossima settimana, suppongo). Intanto comincio a farmela sotto per "Il come sarà la vita dopo"!

Tessy ha detto...

uffa, ma dicevo così per dire !!!
Ma perchè mi prendete tutti sempre così sul serio?

gabriella carofiglio ha detto...

bella storia, susi! io che ho sempre immaginato che i fratelli-sorelle più grandi amassero i nuovi nani in maniera originale e violenta, eheh! bella veramente...e un abbraccio virtuale per questa fase di scombussolamenti vari...:-)

Lisa ha detto...

Che magnifica descrizione! Una scena tenerissima! Come si vede che il sangue non è acqua! Non poteva che essere figlio vostro un pirata così romantico! Mi chiedo se prevalgono i geni o l'educazione, o se è una miscela di entrambi. Da dove gli viene l'urgenza di condividere i suoi tesori e le sue avventure? Se trovi la formula, brevettala e e mettila sul mercato!

Susibita ha detto...

Grazie a tutte =)...
Comunuque per coerenza al mio attuale stato frignolento stamattina ho pure pianto davanti alle atte dell'asilo.
Alla festa di fine anno so già ceh navigherò in una valle di lacrime.
Dio che orrore che sono, mi faccio un po' schifino.
a.a.a. smarrita sfumatura cinico-stronza della propria personalità: mi serve, ridatemela. Chi la trovasse è pregata di riconsegnarla alla legittima intestataria del suddetto blog.

Hysterikmom ha detto...

"sorellina.
Adesso io ti prendo in braccio. Ti metto in un belpentolone. E poi ti mangiamo. Così non ci sei più."
odi et amo.
Normale così. Nesuno esclude l'altro.
auguri. Anche io c'ho l'ormone facile.