25 maggio 2010

Gnoze seautòn

Conosci te stessa.
Sì, certo.
Quale delle due?

"Salve, mi presento: sono Susibita.
Vivo con Mr Pappee e Magù. Mi piace spernacchiare il collo del primo e la panza del secondo.
Da 4 mesi a questa parte posso cambiare un pannozzo in volo carpiato, allattare in salto triplo-axel che la Costner mi fa un baffo, produrre latte in quantità sufficiente a sfamare un'intera colonia di marmotte.
Sono abilissima nel pulire le orecchie dal cerume da troll di mio figlio e ho ordinato mentalmente un accurato sistema pantone della caccacromia.
Quando passo davanti al Magù che se la ridacchia non riesco a resistergli, lo prendo in braccio e ballo con lui "Voglio vivere così!!" alla Claudio Villa (Tuuu...ogni pena sai leniiiir...AMMALIATOOOR!!!).

"Molto piacere ma scusa, ci dev'essere un errore. Io sono Susibita.
Io che se per strada incrocio una coppia con bambino e cane passo un quarto d'ora a parlare del cane. Alla fine so tutto di lui: a che ora esce per la passeggiatina, sì anche lui aveva paura dell'acqua l'anno scorso al mare, no io uso l'altro antizecche, quello che non interferisce con Arturo il gatto. E il bambino? quale bambino? Ah perchè c'era pure un marmocchio?
Io che dovrei leggere da un mese il capitolo "dai 3 ai 6 mesi: un viaggio affascinante" ma pensa te quanto me ne può fregare, devo ancora finire Montalbano.

Eppure dovevo essere preparata.
L'avevo letto da altre mamme: la maternità ti sdoppia, ti duplica, ti scombussola.
Insomma sei sempre tu ma anche un'altra che non conoscevi e che ti stupisce sempre un po'.
Non sai nemmeno se ti piace, spesso ti fa girare un po' i maroni.
La verità è che ti fa sentire in colpa: ama farti da contraltare e restituirti un un'immagine di te infantile, spesso egoista, gelosa di sè, ancora più impreparata di quanto potessi già sospettare.
Lei, invece, sembra una persona migliore.
Chissà chi ha ragione.

2 commenti:

Lisa ha detto...

Direi che con il "conosci te stesso" Socrate (era lui? o il tempio di Delfo? O il primo allenatore della Roma?) ha definito il primo passo. Ma il successivo dovrebbe essere quello di Wilde:

To love oneself is the beginning of a life-long romance.

Parafrasando con le sante parole di mia madre: "Vogliti bene!"

Speriamo che Magú ci faccia la magia!
È da quando eri adolescente che non la smetti di litigare con te stessa!

Giulia ha detto...

Fantastico questo post!!! E mi sto leggendo anche gli altri articoli, Susibita. Mi sa che ti metto all'istante tra i preferiti :)