"Quanto avevamo detto? 70 x 70? O più larga che profonda?"
" Meno male che la terra è morbida, altrimenti...quanta argilla."
"Già, sembra creta da modellare. Ci potresti fare un vaso, eh?"
"??"
"Massì, dai...ti compro uno di quei cosi che girano e puoi fare il vaso..."
"Ah, sì. Giusto. Poi quando di notte non mi riesce di prender sonno mi metto una tua vecchia camicia e comincio a far su un bel vaso, dopo un po' arrivi tu figo come non mai e poi disfiamo il vaso e poi zic-zac."
"Bello, eh??"
"Già. Proprio un peccato che un sicario del tuo migliore amico ti debba fare fuori il giorno dopo."
"....
Mmm.
...
Macheccefrega a noi del vaso, poi?
Mica stiamo nel Neolitico. Ce lo compriamo e bon."
E fu così che in un pomeriggio di fine inverno fu piantato Ivo l'Ulivo.
Nel nostro piccolo, delizioso giardinetto.
5 commenti:
bene bene...poi fammi sapere come va, io nel girdino della casa in cui dobbiamo trasferirci ne ho messi quattro, considerando che sono una da pollice nero ....sperem ben!
A quando Dino il Susino ed Enrico il Fico?
Ohhh che bello Ivo! Da me ci sono i "cugini" Pina e Franco (in onore dei suoceri che ce li hanno regalati) :D Poi ci sono Amore e Psiche (il faggio e l'acero) ehehehe. Bacioni
No ma dare il nome all'albero è geniale.... ahahah
Madamadorè: per ora sopravvive. Da ben 22 h. Ti terrò informata =).
Lex: mannaggia, mi sa che non posso invitare anche loro. Mi manca Gegio il ciliegio, Draco il Caco e poi mè finito lo spazio in giardino.
Fede: Amore e Pische...santapolenta, qunato siete romantici voi due ...=D
Bis: lo so, è tutto merito del papone. Lui da un nome quasi a tutto qui in casa. E sì, anche da sobrio (haimè).
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