22 agosto 2010

Questi giorni (sovrappensiamoci)

Faccio lavatrici di pensieri e zanzare.
I giorni son di passaggio, bussano alla porta che già se ne vanno.
Le paure gettano ombre rapide, nuvole in viaggio anche loro sopra la testa.
Ho gli occhi pesanti, come i pomodori a terra nell'orto che l'ultimo temporale ha disfato.

Allora, se per un paio d'ore non c'è in giro nessuno, me ne sto in silenzio.
Mi mangio le unghie che alterno con acini d'uva.
Mi fermo a guardarci, tra un sacco di vestiti da buttare (oh-sì, perchè io stavolta butto...), lo specchio da staccare, i mobili da impilare, un naso da sturare.
Guardarci nell'alito afoso dell'ultima estate tra pesche e libri impilati, calzini spaiati e pensieri in tuta da sci.
Specchiarci un istante nel quadro poggiato lì a terra.
Sovrappensarmi.
Accarezzare un poco svogliata ciò che sono adesso e, senza rimpianti, lasciarmi lì.

4 commenti:

Lisa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lisa ha detto...

Se Montale fosse stato donna e avesse vissuto oggi la maternità e il trasloco, insieme, non credo lo avrebbe saputo esprimere meglio. Come ti adoro quando sei cosí poetica!

Buon impacchettamento di pensieri!

Lex ha detto...

E con questo post mi hai definitivamente steso. Volevo commentare in qualche modo, ma non ci riesco; ormai sei diventata grande e io sono rimasto indietro.

Susibita ha detto...

Lisa: Montale??...il premio nobel del '75? No, dai, non scherziamo. Però grazie comunque, davvero. Anche io ti adoro qunado mi adori perchè sono poetica.
Lex: steso? tu senza parole?non ci credo neanche se ti vedo.Vedrai che ti riprenderai presto e non tarderai a commentarmi sarcasticamente...ci conto ;D!