13 luglio 2017

La differenza tra ridere e pensare.

Chi sogna nuovi gerani legge libri per addormentarsi.
Chi sogna nuovi tesori fruga le orecchie di un cavallo nero, ritta tra le sue zampe, senza paura.
Chi sogna nuovi giochi sbuffa sui libri, sbadiglia tra le parole, frigna e mugugna che i compiti non li vuol fare.
Chi sogna di non essere ormai grande pensa al tinello di nonna, a un grembiule fiorito di blu.
Cerca l'odore acetato delle melanzane pestate col sale, e la vede così - sua nonna - come la vedrà per sempre: in mezzo a un cortile, tra i pomodori da salsa.

E' arrivato il caldo di Luglio con le assordanti, sensuali cicale.
Io lavoro, rileggo Guareschi, che mi fa ridere e pensare, ricordare i miei nonni.
Lui fa i compiti, lei -sballottata da un po' troppe settimane- millanta mal di panzia, alterna corse folli a frignate, si raggomitola in cerca di coccole.

Il Biondino vuol fare il cantante.
Ascolta  soprattutto De Gregori, la Canzone del Maggio e Rovazzi.
Ho tentato un timido disimpegno da quest'ultimo che a nulla è servito in quanto del tutto inopportuno, come tutti i tentativi dissuasori genitoriali in fatto di scelte musicali.
Inopportuni quando non controproducenti - verrebbe da aggiungere - e senz'altro inutili.

D'altra parte mia madre non capiva cosa ci trovassi io in Il vicino è mio nemico e lo devo eliminare, al vicino puzza il fiato e gli puzzano le ascelle, sono queste le due cose che mi rendono ribelle, però insieme ascoltavamo Wonderwall e Smells like teen spirits.

Abbassiamo i finestrini, cantiamo.

Intellettuali d'oggi
Idioti di domani
Ridatemi il cervello
Che basta alle mie mani

Dice il bombarolo tra le zafate d'asfalto e le folate su dai campi di grano.
Nina, che quando le fa comodo sa essere una petulante precisetti, puntualizza che non dovremmo ascoltare le canzoni che contengono insulti, e "idioti" è fino a prova contraria un insulto.

"Te non ci fai ascoltare Rovazzi, allora neanche questo qui, eh!"
"Questo qui sarebbe De Andrè, comunque" - brontolo io.
"Allora Deandè dize gli insulti come Lovazzi, io non lo accotto."

Tento una ripresa maldestra, ma il Biondino interviene più efficacemente: dice che idioti non è un insulto, ma una provocazione.
Gli chiedo cosa significhi, per lui.

"Che Rovazzi mi fa ridere, e questo pensare."
"E cos' è più importante?" - lo imbocco.

"Tutti e due, mamma" risponde lui, più saggiamente.

3 commenti:

Trasparelena ha detto...

no ma il biondino che ti espone 'ste perle di saggezza quanti anni ha? 25?
sono ammiratissima!

Lex ha detto...

Tra Guareschi e De André oscilli tra anarcodestra e anarcosinistra, ci credo che i tuoi figli preferiscono il disimpegno.

Susibita ha detto...

Traparelena: 7 e mezzo. Ma sono risposte più d'intuito - ottimo intuito, lo ametto - che di ragione. Tra che è sintetico, tra che non si concentra, se gli chiedi di approfondire e spiegarsi meglio ti risponde cheidendoti quale tra il brontosauro e il taurosauro faceva più male secondo te.

Lex: la vera base è l'anarco, poi uno ci attacca il suffisso che vuole. Un po' come col cono gelato.