In trasferta nella Città Grande:
1. I vecchietti sono la parte umanamente più splendida di Città Grande.
Ho conosciuto il Signor Piero per 30 secondi in sosta al passaggio pedonale ed è stata una delle più sfacciate e deliziose presentazioni di 30 secondi di tutta la mia vita.
2. Le fasce d'età non pensionabili generalmente non consentono quel minimo contatto visivo che potrebbe stabilire il loro splendore o meno.
Da vera provinciale con ansia da contatto sociale Susibita saluta e sorride indistintamente a tutti, attendendo fiduciosa.
3. L'uomo di cui Susibita è innamorata persa conduce in Città Grande una vita indaffarata, spericolata, appassionata, incasinata.
Per amore solo per amore mio, dei miei occhi delle mie parole Susibita si è rapidamente adeguata ai ritmi stakanovisti, avvantaggiata invero da una certa predisposizione naturale all'abnegazione lavorativa.
Dio benedica i geni del Profondo Nord ereditati da Nonno-che-somigliava-paro-paro-a-Vladimir-Ilic-Ulianov-Lenin, ma a dirla tutta quello che le tiene su le endorfine sono le usmate al cesto di pomodori dell'orto che per ogni evenienza si è portata da casa.
4. Durante il breve intermezzo con Nonna Pensaci Tu, la suocera-che-non-perdona ha dichiarato che il ragazzo è stressato, se tu Susibita non cambi idea e ti ri-trasferisci a Nord dove si sta così bene, mica come lì da voi in mezzo al niente, lui presto si ammalerà, L'ANNO PROSSIMO MORIRA' e tu rimarrai vedova.
Tocchiamoci tutti abbondantemente.
5. La storia che Susibita gestisce bene il distacco dai bimbi era un bufala, o comunque non si estende a 10 giorni.
Susibita ha pianto per 40 minuti al momento della partenza.
Questo messaggio si autodistruggerà tra -10, 9, 8...
6. Stavo meditando di assaggiare il sushi, tipico piatto locale, mi dicono.
7. Sto bene. Sto male. Ho paura. Sto bene. Male. Ni. Pfffi.
8. Bambini a parte. Ché i bambini son splendidi ovunque, e fanno eccezione sempre, insieme al Signor Piero di cui sopra.
8 commenti:
Non una semplice trasferta, ma un pezzo di vita. E molto bene raccontata, l'ho letta e riletta più volte.
L'idea di te, appena arrivata in città, che attacchi bottone con gli sconosciuti al semaforo mi ha fatto venire in mente questo.
ioticerco: grazie =)
lex: infatti. è proprio così. embarassing...
Io sto bene, io sto male, io non so come stare?
Beh.. Se ben ricordo è una questione di qualità. O una formalità ( non ricordo più bene), una formalità?
Forse solo abitudine. E te lo dice una che ha passato la notte lontano da sua figlia solo il tempo utile per partorire la seconda, e quando l'ha vista andare via, piangeva come un vitello...
Sus: il bello è che dati recenti li danno: lei alla terza uscita al ristorante (sono arrivati gli zii dalla lontana terra d'albione e si stanno dando alla pazza gioia), giro turistico all'ikea per comprare le poltrone da giarino a 10 invece che 60 euro. Da lui -al mare con zia e nonna paterna- mi arrivano video su whatsup in cui tamburella un bongo in spiaggia come l'ultimo degli strafatti alla festa di diciottesimo.
Io ho le occhiaie che fanno provincia e ho appena scoperto che devo fermarmi un giorno in più. Una notizia tremenda.
ma che tua suocera...maddai...non ci posso credere. Piu' invecchia e piu' non tiene I filtri direi.. :P
d'erica: io temo che mia suocera non sapesse che faccia avessero i cosidetti filtri neanche a 20 anni.
Niente: io la lascio parlare, rosico per un po', e poi cerco di farmene una ragione. Alla prima disponibile di solito mi vendico con qualcosa contro Chiesa/Andreotti/provincia bigotta del Nord/catechisti diCL/sentinelleinpiedi/DC/inquinamentoglobale/carestieepestilenze/laqualunque.
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