Ciao città che vivi un sacco, la notte.
Ciao colleghi, amici, adulti in carne e ossa, che vi vedo interi dalle occhiaie in giù, e non dietro lo schermo di una chat.
Ciao dove vai? ma torni? ci vediamo dopo per una birretta? [ciao concetto di birretta]
Ciao signore iraniano del minimarket, imbruttito perché non trovo la tahina alle 11.30 e tu vuoi chiudere.
Ciao nutrie - unici esemplari pervenuti di biodiversità cittadina, a parte i cani con collari assurdi e le zanzare. A Maggio.
Ciao giovani donne con fondotinta extraterrestri e lo smalto in tinta con la borsa.
Ciao bizzarri giovani uomini con barbe ordinate come aiuole svizzere, pantaloni alle caviglie, scarpe in pelle senza calze (scarpe in pelle senza calze??).
Ciao granita, musica in piazza, profumo d'estate giovane e afosa.
Ciao uomo che dormi nell'androne delle macchinette self-service. Ciao, pietà.
Ciao gelsomini in fiore.
Ciao piantine tristi, su terrazzini impolverati di strada.
Ciao rumore, rumore. Un sacco di rumore.
Ciao vetrine in gran spolvero, bancomat ogni 50 metri, farmacie sotto casa, tutto molto facile, tutto molto vicino.
Ciao sentire che esiste qualcosa di più grande, di più teatrale, di più comodo, di più tragico, di più eccitante, di più artificiale, di più futuristico, di più sporco, di più europeo, con meno cielo, con più musica, con più gusti gelato, con più adulti, più drink, meno Mediterraneo, con grande fascino e un po' di poesia, molto bello e molto brutto, molto ricco e molto povero.
E' stato bello, davvero.
Ma ho dei pomodorini nuovi, da piantare.
E un silenzio che non so spiegarti, se mi capisci.
12 commenti:
Capisco.
Silenzio come un vuoto? Il silenzio di per se non è male. E' il silenzio come un vuoto ad essere male.
Molto meglio i pomodorini e il silenzio, senza dubbio!
Velma: ma rieccoti! Allora ci sei!! Non risparire, mi raccomando...
ioticerco/mocaliana: non saprei dire se il silenzio della collina trullallà è pieno o vuoto. Molti lo sentirebbero vuoto, temo. Di gente, di occasioni, di stimoli, forse? suppongo siamo noi a riempire o sottrarre significato ai luoghi in cui viviamo o semplicemente attraversiamo. "bello ma non potrei starci, nel nulla" è qualcosa che sento dire spesso.
Io invece, in quel nulla, ci sto come un pesce in mare.
La relatività, vedi?
IN effetti temo di aver pronunciato , se non proprio quella frase esatta, almeno qualcosa di simile.
E' che ci vuole grande consapevolezza di sé di ciò che abbiamo e dello spazio che occupiamo, per riuscire a stare bene anche in assenza di stimoli assordanti, riempienti, o anche solo semplicemente distraenti.
Evidentemente voi siete in grado di farne a meno.
Tutto questo, comunque è poesia.
Ode al rumore metropolitano.
Elegia del silenzio.
Apoteosi del pomodoro.
Ma ci sono sempre stata, eh.
Non perderei mai un tuo post.....profumano!
Se vuoi ogni tanto faccio "toc"...
Velma: Fai pure TOC che mi fa piacere ;)! Come stai? le bimbe? tutto bene?
Sus: ma alla fine è anche una questione di abitudine, molto semplicemente, no?
Susibita, è vero, anche solo un semplice toc può essere prezioso.
Sei deliziosa. Sempre.
unacertaragazza: =)...grazie, mi piace essere "deliziosa"! mi fa pensare a una ciliegia.
Ci si vede di là.
Non credo che basti l'abitudine per star bene.
No certo, intendevo per la famosa dicotomia "potrei/non potrei mai vivere in città/campagna"
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