21 marzo 2014

incartata accartocciata.

Se lei non fosse l'uragano che è, se non ne combinasse una dietro l'altra, se non c'avesse quella vociaccia -per dire- forse non mi stancherei tanto velocemente.
Se lui non fosse lo sbrindellato un po' nevrastenico che è, forse non si prenderebbero a legnate sui denti ogni giorno.
Se lei non fosse la pinzipessa guerriera che è, dalle palle degli occhi fino alle unghie dei piedi, lui non la chiamerebbe quando ha paura, con quella fiducia un po' reverente verso chi nasconde poteri occulti e straordinari.
Se lui non fosse lo sbrindellato, appassionato capitano della fantasia che è, lei non lo ascolterebbe incantata, bevendosi ogni suo gesto.
Se facessi uno di quei lavori che torni a casa e non ci pensi più, forse sarei meno ansiosa.
Verrei a casa, mi godrei i miei figli, alla fine della giornata spegnerei le luci.
Poi -sotto le coperte- sognerei il lavoro che faccio.

A colloquio a scuola.

"Senta io ho bisogno di capire come gestire la rabbia."
"Di chi?"
"Sua, di lui. E di lei. Ma pure la mia."
"Mmm. Partiamo dall'inizio."
"Le racconto com'è andata oggi?"
"Prego."
Segue racconto.
"Quindi capisce? io la teoria la so benissimo, è nella pratica che m'incarto."
"Lei è solo stanca, vanno molto bene alcune cose che fa. Perché non prova a lavorarci in modo diverso? senta, proviamo questa strada..."
Segue descrizione della strada.
"Poi al prossimo incontro in gruppo o da sole ne riparliamo, che ne dice?"

Questa ragazza, con gli occhi neri e i capelli lucidi, con un velo di burrocacao rosa sulle labbra e i capelli pettinati. Questa ragazza che non ero io, perché io ero quella coi capelli legati e deformi seduta di fronte.
Questa ragazza con pochi anni meno di me, ma che significano tutto, perché stanno proprio lì, tra il prima e il dopo. Questa ragazza che avrei potuto essere io, se solo avessi il tempo di una doccia, di una sforbiciata, di parecchie ore di sonno, se avessi meno solitudine, un'amica più vicino.
Questa ragazza gentile, che mi ha detto sei solo stanca, sorridendomi.
Niente, io me la volevo portare a casa per un pochino.
Per non far nulla e stare lì a guardarla mentre parla -lei- piano, gentile, paziente, ai miei figli.
O anche per chiederle se ci mette olio d'argan o che, su quei capelli così lucidi.

10 commenti:

Velma ha detto...

Ehi dai. Sono periodi. Poi passano. Lo sai no? Stai su.

SuSter ha detto...

Io partirei dai capelli: una bella rinfrescata alla testa,, una nuova immagine di te e tutto torna a posto.
Scherzo eh. Bastasse quello io starei ogni giorno dal parrucchiere, io. ma non posso permettermelo, quindi: ogni volta che ne comincia uno,aspetto paziente, che si esaurisca, aspetto di toccare il fondo più fondo delle mie voragini. Poi lo so che passa, ma ogni volta che ne comincia uno è sempre difficile, un nuovo periodo no, e non serve a niente che tu ti ripeta quello che già sai, perchè ci ssono momenti in cui niente attecchisce, sei solo stanca, e stanca e stanca, e ti sembra d'esser stanca di tutto. Vero? E sola, molto sola, e infelice. E pure in colpa perchè invece sai di dover essere felice e grata di tanto che hai.
Un casino insomma.
Può servire a qualcosa sapere che capita un po' a tutti?
Ci giurerei, anche a quella bella maestrina gentile e serena coi capelli in piega...

Susibita ha detto...

Velma: lo so, lo so, ma ho bisogno del mio momento di sconforto e autocompatimento mensile.

Sus: bè non risolverà tutto ma - ti dirò- la sforbiciatina è sempre terapeutica...;)

Tessy ha detto...

Che comunque, se i capelli ti stanno male, tagliarli è sempre un errore, perchè poi ti staranno peggio.
Eh scusate, io non ho figli ma sono accartocciata di mio, contribuisco come posso ...

Susibita ha detto...

Tess: più che starmi male vanno ravvivati, snelliti un po'. E sono pure secchi: tu sai qualcosa di 'sto olio d'argan?

Velma ha detto...

Io mi sono data alle maschere ristrutturanti, chè le mie punte o si danno una mossa o le uccido definitivamente.
A breve ti saprò dire.

pera ha detto...

Oddio, dormire...
manco ricordo come si fa per più di 4 o 5 ore continuate, il che è un peccato perché sull'argomento sento di avere un potenziale eccellente!

Susibita ha detto...

La mia parrucchiera comunque dice che per nutrire davvero i capelli bisogna agire dall'interno: integratori, immagino. Ma non ho mai apporfondito.

pera: sonno, questo sconosciuto. =(.

SuSter ha detto...

Per i capelli, c'è una roba che si fa dal parrucchiere che si chiama ricostruzione del capello.
Il mio stava per segnarmi un appuntamento mesi or sono, ma l'ho bloccato dicendogli che l'avrei contattato io per fissarne uno.
Grave errore. Non ci ho più messo piede da allora (era ottobre mi sa...)

Ennecigi ha detto...

ciao susibita. non sapevo avessi un blog,e mi piace tanto come scrivi.

ennecigii