16 gennaio 2014

l'amore facile.

sono entrata in doccia e ho pensato che mi piacciono le persone difficili.
ho pensato 'le ho sempre amate così, le persone: difficili.
forse perché ci sono cresciuta in mezzo.
creature complesse in cerca di riscatto, gente con pesi sul cuore grossi così, animi sfaccettati, metà dolci e metà figli di puttana, metà invincibili e metà terrecotte, un po' da stimare un po' imperdonabili.
ho pensato, vedi che è colpa tua, così te li vai a cercare, e mò lamentati.
ho pensato vale la pena cambiare per loro? valgo la pena  io -per loro - di cambiare? 
ho pensato sì -hai voglia, certo che sì- per quel loro amore imperfetto, per quel loro modo di chiedere scusa, di amare, dopo.
per quel loro modo di pretendere, poi lasciare andare.
quel modo loro di spezzarmi il cuore, e salvarlo.
Ho pensato: oddio, speriamo lo pensino anche loro.

Ho passato lo shampoo.
Io -ad esempio - sono una difficile, per rimanere in tema.
Un sacco di gente pensa che io sia dolce, ma la verità è che ho solo un bel modo di fare.
Che cazzo vuol dire che sono dolce? perché secondo te se c'ho i coglioni girati e non me la prendo col primo che passa allora sono dolce? perché mi avete vista leggere favole alla fermata, sono dolce? certo che sono dolce. certo che sono gentile. cosa cazzo dovrei fare, la psicopatica?
Ho fatto i peli sulle gambe.
Ma la verità è che sono una stronza, una difficile.
Sono una che rimugina, che scazza, che rompe i maroni, un'insoddisfatta. 
sono una che se si alza di cattivo umore se la prende con chi sa lei, sempre quelli. 
Sono una che non le si può dire niente perché scatta, rancorosa  perché lei non vuole sentirsi dire la verità, lei vuole sentirsi dire che è brava, che è dolce, che ha fatto tutto quello che poteva fare -poverina- applausi.
Praticamente un'insicura del cazzo.

Io dico che vale la pena cambiare.
Con un discreto ritardo, ma me lo dico.
C'è voluta la faccia di mio figlio, ma me lo dico.
Difficili, mi piacciono. Stronze anime scintillanti, mi piacciono.

Ho messo il balsamo, pettinato i capelli.
Ma che dici? mò tutti quelli che ami tu son scintillanti, ma và, và.
Non è che loro sono difficili, sì anche quello. Pure tu, ok.
Ma l'amore, diciamocelo.
Questo cazzo di amore.
Come vogliamo chiamarlo? facile? ma dove? per chi? ma quando mai? 
a me non riesce facile tout court neanche amare il cane, per dire. 
è che non posso rinunciarci, a loro. Sempre per via di 'sto coso, 'sta roba, 'sto cazzo di amore.
non ci riesco.

Era meglio se non mi lavavo, ho pensato.
l'amore facile, vorrei.
l'amore facile, da incontrare agli albori della vita e fare di me una persona semplice, che ama persone semplici.
L'amore facile, insomma: quello che non esiste.


Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza 
complicare il pane 
piccolissimo particolare t'ho perduto senza cattiveria









5 commenti:

Squa ha detto...

Io amore non so, ma amicizia. .. ho pensato che tu potresti essere la mia migliore amica... e che quasi quasi ti corteggio... mi sa che ti sto già corteggiando...

Tessy ha detto...

Esiste, esiste, ma non è roba per gente come noi.
Purtroppo.
Per fortuna.

Velma ha detto...

Va bene.
Però secondo me (non t'incazzare, eh!) conviene prima mettere il balsamo e poi fare i peli alle gambe.
Sai... così (almeno i capelli) si addolciscono di più.

Lisa ha detto...

Il problema è che a volte bisognerebbe dire certe cose subito e senza giri di parole, come scoccassi un dardo. Avere un bel modo di fare, essere gentili e cercare di far contenti tutti, non sempre paga. Poi ti spremi le meningi a pensare a come avresti dovuto reagire e le parole ti marciscono dentro. Quando finalmente vengono fuori, sono diventate veleno.

Susibita ha detto...

squa: allora arrossisco =)

tess: sta cosa mi frega da decenni. cheppalle.

velma: il prossimo passo (ed è vicino) è mettere il balsamo ai peli.

lisa: e tu giàssai ;).