1 ottobre 2013

I piedi si parlano.

Questo è il tempo delle consegne, il tempo del non c'è tempo.
Questo è il tempo dell'aumento d'iva, degli appuntamenti a nastro, dell'ansia da prestazione.
Questo è il tempo dei rendiconti. Di vedere se hai investito giusto oppure no, se invece hai sprecato il tuo tempo, il tuo preziosissimo tempo, e basta.
Quando Susibita diede l'ultimo esame in università pensò "è finita, non sarà più così. Basta. Niente più strappi alla pancia, come se ti tirassero per l'ombelico. Sarà dura, ma mai più così."
Era una cazzata, naturalmente.

Vorrei essere Nina.
Rubare ciucci, scappare via ridendo lasciando i miei compagni in lacrime, prendermi la cazziata dalle maestre. Avere questo come mio problema più grosso.
Vorrei vivere in Nina, nel suo mondo di ruspe selvagge, di moccoli e baci.
Oppure dentro quell'altro, che ha due piedi che si parlano, la notte.
Mi riferiscono di gran discorsi, sotto le coperte.


11 commenti:

SuSter ha detto...

La fregatura è che quando sei piccolo mica te ne accorgi che quella è l'età dello scialo. Ma ci sono tante cose ce non capisci, altre ce ti inquietano, e non sai nemmeno tu bene perchè, altre che sono proibite, e nessuno te le spiega, altre che fanno paura, e non vedi l'ora di essere grande per poter ridere loro in faccia, e capire tutto, e sapere tutto, e non avere più paura di niente.

Susibita ha detto...

Sus hai ragione, ci pensavo anche io mentre scrivevo.
eppure sono convinta di ricordare che l'ansia ha cominciato ad insinuarsi in me solo più tardi, sostanzialmente con la scuola. Ma neanceh con la scuola in sè, perché i miei primi anni sono stai belli, di crescita pura, d'impazienza d'imparare. E' cominciata con un certo tipo di scuola e un certo tipo di maestra. Prima era lo scialo. L'inconsapevole, indomito, scialo.

Alessandrohatesalot ha detto...

l'unica cosa che veramente rimpiango dell'infanzia era la grandissima propensione a farsi dominare dalla fantasia e non a dominarla come facciamo ora.
Tutto era fantastico, una scopa poteva diventare un bazooka per me come una bacchetta magica per le mie coetanee.
Guardala adesso una scopa...

Susibita ha detto...

Alessandro: hai ragione. comunque fino a qualche anno fa ancora ci riuscivo. Ricordo una mattina d'inverno, andavo a una lezione prestissmio, fuori era ancora buio e la brina era posata su ogni cosa, mi trovo davanti questo furgoncino tutto bianco e la prima cosa che ci vedo dentro non è un furgoncino ricoperto di brina, ma un enorme, gigantesco ghiacciolo al limone, brillante sotto la luce dei lampioni. "Non riuscirei a finirlo", ho pensato. Quando l'ho detto in classe te la devo descrivere la faccia dei miei compagni?

Velma ha detto...

Tesoro mio, hai ragione su tutto, senz'altro.
Ma - ti prego - non confondiamo l'avere fantasia con l'essere fuori!
Con affetto, eh.

raffaella ha detto...

Sempre detto: voglio torna' bambina!
Raffaella

raffaella ha detto...

Sempre detto: voglio torna' bambina!
Raffaella

Susibita ha detto...

Velma: lo sapevo che non dovevo uscirmene con quella del ghiacciolo.

Raffaella: ma tu sei toscana? no perché questa troncatura sul verbo m'insospettisce assai ;)

PdC ha detto...

Io aspiro spesso ad essere un panda:
- 90% del tempo a mangiare
- 90% del tempo a dormire
- resto del tempo a fare i bisognini.

Oppure un gatto, così in aggiunta vi potrei anche guardare tutti con aria sdegnosa.
Tsk!

Susibita ha detto...

Pdc miao.

Ho fatto la battuta!!
?
Hem.

Anonimo ha detto...

Anche io vorrei. Oh se vorrei.