25 aprile 2012

Nel portafogli di mio nonno.

Mio nonno era un bell'uomo.
Nelle vecchie foto ha la barba corta, la pelle dorata e gli occhi intensi e malinconici di mia madre.
Indossa camicie a scacchi ma fisicamente è una specie di via di mezzo tra Sean Connery e Vladimir Il'ič Ul'janov Lenin.
Mio nonno era comunista quando in paese i comunisti erano tre e la gente ti chiamava col nomignolo, e i nomignoli che giravano erano tipo "Pinìn" (piccino, basso), "Barba" o "Ciàpalaluna"(lett."acchiappa la luna", te che sei alto).
Roba che quando incontri i vecchi in paese ancora oggi ti chiedono ah ti ta set la nevuda del Barba! (sei la nipotina del Barba!) o quel lì l'ha mìa ciapaa dal so nonu (peccato  sia un tappo, suo nonno invece acchiappava la luna).
Cose così. Vita di provincia, nonostante tutto. Nonostante il multisala, o il centro commerciale.
Mio nonno era così comunista che litigava di brutto, ma bruttobruttobrutto, con suo padre, colpevole di votare socialista.
Era così comunista che se l'Italia giocava contro la Russia lui tifava Italia, ma stava male per tutta la partita, dilaniato da un insanabile, lacerante conflitto interiore.
Era così comunista che forse è meglio se ne sia andato prima di vedere il resto, quel che è restato.
Mio nonno amava fischiare ai merli e ai canarini, andare a caccia coi segugi, il lavoro del tipografo e quello del contadino.
Mio nonno amava lavorare e pare  abbia testato la validità del futuro genero sottoponendolo a una giornata di lavoro nell'orto con lui. Alla fine pare abbia decretato "l'è ingles, ma al laùra." (poraccio, non è italiano, ma almeno lavora.). E fu così che i miei zii convolarono a nozze.
Molti anni prima della bonduelle ha inventato l'insalatina già pronta pulita, sua moglie stava su di notte a lavarla e asciugarla, pronta nel sacchettino di carta per rivenderla il giorno dopo al mercato delle signore in città. Però non ha mai fatto i soldi della bonduelle.
Negli anni in cui la gente, se aveva un pezzo di terra, ci faceva l'orto e ci campava, lui aveva un orto e ci campava, ma lasciava sempre una striscia solo per le azalee. Così, perchè erano belle.
Mio nonno è morto quando ero molto piccola ma io credo di averlo sognato, una volta.
Una  barba bianca che si piega sulla culla, un tocco ruvido e caldo, un sorriso.
Non mi è sembrato neanche un sogno. Come un ricordo,  piuttosto. Remotissimo.
Mia madre ha trovato il suo portafogli e, tra le altre cose, dentro c'erano la tessera del circolo di caccia, quella della sezione provinciale del partito e pochi spicci.
Mio nonno aveva le unghie nere e pantaloni a coste anche ad Agosto, col torso abbronzato.
Non andava al bar, non beveva, non guardava le donne.
La domenica mattina mia nonna lavava e cambiava le bambine per la messa, lui all'alba era già a caccia coi suoi cani.
Mio nonno si vestiva da festa solo un certo giorno dell'anno, e questo giorno non era la domenica.
Quello era il giorno in cui andava a votare.
Diceva che aveva aspettato 20 anni e ne valeva la pena.
Perchè si lavora come bestie, ma a votare ci si va da Uomini.

Volevo dire a mio nonno che dopo 30 anni le cose sono cambiate un tantinello.
Ad esempio non ho idea di che fine abbia fatto la culla su cui lui si piegava, non amo la caccia nè i canarini in gabbia e - perdonami- neanche il comunismo.
Però parlo con i cani,  con la terra, amo la dignità del lavoro, l'inutile splendore delle azalee in fiore.
E non mi scorderò mai, maimaimai, della tua tessera elettorale.



13 commenti:

Why ha detto...

Trovo sempre bellissimo leggere di nonni antichi nei blog.. Portano un'aria sempre così dolce.

foggy ha detto...

leggendoti ho provato quello che avevo provato trovando la tessera da partigiano del mio di nonno, mentre con mia nonna frugavamo nel fondo di un cassetto. Che dire. Nulla di più.

anto i viaggi di maya ha detto...

che bello tuo nonno!!!!
e che bello il ricordo che hai (che non era un sogno questo lo sai).
ti abbraccio

gabriella carofiglio ha detto...

il mio era fascista...ho trovato un 33 giri col discorso di mussolini...non andavamo fieri di questo suo lato...non ho mai approfondito la questione, nè chiesto quanto ci fosse dentro...gli volevo bene...qualche giorno fa anche io ho scritto un post su lui.

Unknown ha detto...

Io non conosciuto nessuno dei miei nonni, ma mi sarebbe piaciuto uno come il tuo! Le cose sono cambiate, e molto, ma speriamo che il senso della storia (almeno per il rispetto degli eventi storici in quanto tali) non venga calpestato più di quanto succede anno dopo anno, con tanta retorica.
"Bella ciao"! E buona giornata!

Robin ha detto...

Mi commuovono sempre un po' i racconti dei nonni altrui, perchè mi ricordano i miei di nonni, che ho tanto amato

pera ha detto...

bello questo nonno.
Bello questo post.

Tabata Potter ha detto...

ho letto da qualche parte che le donen restituiscono al mondo i loro genitori e i loro nonni (perché i bambini nuovi hanno sempre qualcosa dei loro avi). Chissà che nella creaturina nuova non ci siano importanti tracce di quest'uomo pulito (senti, mi sono persa, cosa ci è nella pancia???)

Susibita ha detto...

Why, Foggy e Anto: grazie, anche a me il mio nonno piace tanto. Quasi non l'ho conosciuto, ma è un figura importante da sempre, per noi in casa.

Gab: credo non fosse semplice, nel mezzo della tempesta, capire precisamente dove stare, il confine tra il bene ed il male. Mi viene sempre in mente la canzone di de gregori (il cuoco di salò). Credo sia meglio per te semplicemente non giudicarlo e continuare ad amarlo per il nonno che è stato.
Il mio non era certo perfetto, l'altro poi men che meno. Ma credo, in un modo o nell'altro, non gli nego il mio amore.

Lasolitamamma, Robin, pera: sono contenta piaccia anche a voi. Comunque era il mio piccolo omaggio al 25 Aprile, tramite un uomo come tanti che come tantyo quegli anni li ha vissuti.

Tabata: oddio, se penso a certe tare famigliari questa visione mi terrorizza...=D!! comunque presto avrete news dall'inquilino del piano di sotto ;).

Lisa ha detto...

Che bel ritratto! La mia mamma lo ricorda ancora tuo nonno, confermando che era un gran bell'uomo e un lavoratore infaticabile. Ecco, magari ovviava il lato comunista, che per lei ultra-cattolica è blasfemo. Tua madre deve aver preso molto da lui e chissà come si sarà emozionata con il ritrovamento del portafogli. Per non parlare della nonna!

sfollicolatamente ha detto...

ooooh che emozione il sogno/ricordo!!
E che bella l'espressione Ciapalaluna
Comunque sono ancora qui che rido su quella dell'inglese che pero' lavora hihihiiii

wonderchiari ha detto...

Il mio è ancora qui, a contemplare il tramonto con sulle spalle i suoi 96 anni, la guerra, la prigionia, la moglie e i 3 figli. 5 nipoti e una bisnipote che ha esattamente 96 anni meno di lui. Si perde un po' ma i ricordi sono più vivi di qualsiasi documentario e sono preziosi. Così ogni giorno vado a trovarlo con Zelda e lui dice che no, finchè non ha almeno 3 anni non la bacia perchè ora è troppo delicata. <3

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto commuovere cara. Per sdrammatizzare: si vede che hai l'ormone incintico eh??
E comunque i nostir nonni, che hanno provato il fascismo, ci hanno insegnato che votare non è solo un diritto, ma anche un dovere.
Qualcuno lo spieghi anche ai qualunquisti.