6 ottobre 2010

Un giorno, d'autunno.

Poi un giorno ti alzi ed è arrivato l'autunno.
E l'aria che ti morde il pigiama si affaccia alla porta senza dire "permesso".
Tu che vorresti fermare quell'istante preciso, l'ora in cui tutta la tua casa sa di caffè.
Prima del computer acceso, del pannolino bagnato, delle mail infinite, del telefono squilla.
Prima del giorno pieno di tutto quello che non sai come affrontare.
Che non ti va di affrontare.

Tu che vorresti spiegarti com'è che la vita sta tutta in quel soffio.
Che gli hai visto chiudere gli occhi mentre fuori il vento si alzava. La pioggia scuoteva il vetro e l'orologio faceva tic-tac di là nel tinello.
Tu che non volevi leggere in chiesa ma le parole erano belle, e hai letto bene, anche se non ti si sentiva tanto, t'hanno detto.
Tu che temevi lui avesse paura, gli hai stretto la mano e gli hai detto "mi ricordo la Lara accucciata ai tuoi piedi e la mattina di Natale il tuo cappotto lungo al cancello; quel giorno che ci hai regalato la Gunda grande come un cane vero, la mamma ce l'ha messa sul comò dietro al letto e la notte prima della mia maturità le orecchie pelose ancora mi ondeggiavano sulla testa".
Tu, Susibita, che vorresti spiegare questa vita che hai visto, appesa stretta all'angolo di un lenzuolo l' istante prima che non fosse più.
Tu che ci provi, ma non l'hai mica capita davvero.
E Magù che intanto giocava. E magù che a tutti sorrideva. E Magù che riempiva ogni cosa.
Che viveva.

5 commenti:

Lisa ha detto...

Due volte l'ho letto, e poi anche una terza, cercando di cogliere anch'io con te quel soffio. Anche a me è arrivata una ventata e mi ha fatto strizzare gli occhi. Il circolo si mantiene, e Magù ne è il portavoce.

Lisa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Susibita ha detto...

Grazie, Anna.
Come sempre, sei un tesoro.
Buona notte...

MoonaFlowers ha detto...

Stavolta solo un abbraccio.

emanuelas ha detto...

mi hai fatto emozionare..