6 settembre 2016

Take your time, hurry up (as I want you to be).

Voglio una gonna rossa e sdrucita, di papavero.
Una criniera di leone, per far paura ai cattivi.
Voglio essere elegante e ordinata, come le file delle formiche.
Voglio una tana di volpe, da spiare di nascosto e non dirlo a nessuno.
Voglio luccicare come il guscio della chiocciola dopo la pioggia.
Una risata smeraldina, di ranocchia.
Una coda alta e gitana, da sbattere al vento.
Voglio lasciare le impronte misteriose dei gatti.
Voglio essere bella e farmi scoprire da pochi o da nessuno, come una spiaggia corsa tra mare e laguna.
Voglio salire sulla giraffa più alta a mangiare le foglie più verdi.
Voglio il barrito dell'elefante, le antenne del grillo.
Una casa nel bosco e un giardino sulla spiaggia.

Voglio essere io, felice di me.
Voglia essere libera, e libera da me.




p.s. Settembre lo sai che t'amo, ma son 3 anni già, che rompi il cazzo.

4 commenti:

Lex ha detto...

Non sono sicuro di avere afferrato il senso poetico dell'ultimo verso scritto in piccolo.

Susibita ha detto...

lex: in effetti è molto molto criptico, come darti torto?

Lisa ha detto...

Io creo che l'ultimo verso sintetizza bene la rabbia del ritorno alla routine dopo un'estate selvaggia... Ve la siete scialata vero? E mo torna a lavorare e studiare!
(Bellissimo post, continua a farci sognare!)

Nora ha detto...

T'auguro di ottenere tutto ciò che vuoi.
O forse, di non ottenerlo affatto, di liberarti di tutto, e basta.
Che in fondo, forse, sono un po' la stessa cosa.