16 novembre 2015

normalità.

La normalità del fiato corto, del vetro appannato.
La normalità di mandarti un bacio, al di qua della finestra.
La normalità delle nostre voci al telefono, della loro pelle bambina.
La normalità di una corsa in bici, lui che grida chi è la lumaca ora, mamma?
Il profumo d'arrosto che esce dalle case, la domenica alle 11.
La normalità di amare e quella di litigare.
La normalità dell'ultima luce della notte, nella prima ora del giorno.
La normalità della musica sulla terra.
La normalità dei tuoi piedi in fondo al letto, degli asciugamani umidi in bagno.
La normalità delle tue dita affusolate, dei loro denti piccoli, splendidi tra le foglie accartocciate.
La normalità di questo taglietto qui, sul braccio.
La banalità dell'errore e quella del respiro.
La normalità del sangue caldo nelle arterie, del vostro cuore vivo.


Per tutto questo
io
ringrazio.




4 commenti:

ioticerco ha detto...

Bellissime e toccanti parole, da leggere e rileggere trattenendo il fiato.

Susibita ha detto...

grazie ioticerco, sei sempre molto gentile.
è però solo un sentimento diffuso, di questi tempi, credo.
almeno io ne sono stata assalita ancor più del solito.

ioticerco ha detto...

Ciao Susibita, grazie innanzitutto.

Che sia molto diffuso, non so, non ne sono tanto sicuro. Che sia invece un sentimento esistente, fortemente esistente in taluni, lo credo anche io. In ogni caso, leggerne, conoscerne, avere conferma dell'esistenza sia del sentimento che di chi come te lo prova nel modo meravigliosamente descritto, fa immenso piacere.

Nora ha detto...

Che bella è, questa normalità...