3 ottobre 2011

La città per una che vive in campagna è tutto ciò che hai lasciato alle spalle.
Tutto ciò che non hai scelto.
La città a 300 km da dove vivi è un pezzo di passato, e non dei più piacevoli.
Solo un pezzo -direte voi- ma pur sempre un pezzo -dico io-.
Città è caffetteria della metro con le porte spalancate e prufumo di croissant che t'investe ai tornelli. Che in città sanno vendersi bene, non ci son cazzi.
Finestrini appannati, vagoni affollati, visi sbiancati sono città.
Caffè e giornale gratuito in stazione è città.
Città è vetrine belle anche solo da guardare. Che in città sanno allestire, non ci son cazzi.

Città sono i librai coi biroccini sui lati dei portici, la mattina umida tra le pagine delle vecchie edizioni.
Città è il marciapiede tra i palazzi su cui hai corso mille e mille volte, il lato all'ombra d'estate, il lato al sole d'inverno. I sanpietrini che ti mangiavano la suola.


Ritornarci senza libri in mano, niente bocca dello stomaco contratta prima dell'esame, niente casco allacciato allo zaino, niente culo piatto il primo anno dopo due ore a terra perchè oh ma che è? tutti sto corso dobbiamo seguire?, niente aule deserte gli ultimi anni, alla fine che specializzazione hai scelto? ah sì? ma non volevi mica studiare i dinosauri, te?
Appoggiarsi alla colonna del chiostro sgranocchiando biscotti nell'aria d'autunno e avere 20anni.
[I soliti cracker un po' tristi, almeno risparmio. Una sciarpa colorata, le gazzelle grigie a stringhe blu, i libri troppo pesanti, cazzarola ho rotto la tracolla di nuovo.
La corona di alloro e una camicetta di porpora, tu che ridi mentre ti bacia.
Apri una busta e corri al telefono.
Quell'anno che ti ha cambiata, che ti ha fatto anche un po' male.
Giri la chiave e sposti lo stendino, la porta del bagno aperta con la coinquilina che si depila.Che me passi er cellulare che me sta a squillà?
Così ricordavi, nell'aria d'autunno, e una briciola scivolava giù dalle labbra].

Avere di nuovo 20 anni e volerseli scollare di dosso perchè no grazie, proprio non t'interessano.

Non avere più 20 anni e guardarsi attorno.
Dopo cinque, no sette, va bene ok, 10 anni.
E no, il mondo non lo hai spaccato. Tantomeno cambiato.
E no, non sei partita con medecins sans frontieres, non hai scritto il romanzo della tua vita, nè hai poi vinto quella borsa di studio in quel fichissimo camp californiano.
Non hai pagato nemmanco il tagliando della macchina, Susà.

Però ci sono sempre quei altri due, gli amici di sempre, e visitate musei, entrate nelle chiese, camminate nei parchi, portate avanti dialoghi surreali da cinque, no sette, va bene ok, 10 anni.
Lei: "Ti dico che qui ci stavano i Teatini."
Lui: "Si ma non nel '600, se non erro anche prima."
Susibita: "Vi ho mai raccontato di quella volta in cui Magù stava per ciucciare lo spazzolino del water?"
Lei: "Non ne sarei così sicura. Ddììo che ribrezzo queste cornici, ma come si fa? sono deplorevoli. Detesto il Barocco."
Lui:" E' sempre interessante visitare una chiesa con voi cattolici, siete spassosi."
Susibita: "Ma soprattutto: cosa sono i Teatini?"

In più c'è lui, quello che parla ai piccioni.


 
"Coccòò-coccòòò... "
"Magù, amore de mamma, non sono polli, son piccioni, poracci."
"Bau! Bau-bau!"
"..."

Non c'è nulla di quello che avevo immaginato, dopo questi 10 anni.
Ma c'è ancora tutto quello che allora contava davvero, e persino qualcosa in più.

Io devo essere sincera: a me i 30 anni piacciono.
 (Anche se ne ho 27, eh.)

24 commenti:

Nespola sull'albero ha detto...

Ma perché ci ritroviamo tutti a disattendere le speranze dei vent'anni?
Eravamo poco realisti allora?
Ma in senso positivo - avevo dei pensieri un po' cazzoni ed esagerati, meglio ora - o negativo - eeeeeh com'era bella la mia vita quando la sognavo a vent'anni?

Io ancora non ho capito niente di cosa voglio, che vita farò, che sogni ho.

Per questo torno all'università, per ricominciare a sognare.

Ma anch'io con un figlio che parla ai piccioni.

Lex ha detto...

Meglio parlare ai piccioni che ai teatini.
Comunque grazie.

Susibita ha detto...

Nespola: il fatto è che poi non si sa come tutto prende -anche col tuo contributo, s'intende- delle pieghe percettibilmente o impercettibilmente diverse de è così che fai e sei tutt'altro rispetto a ciò che credevi.

Lex: Grazie a te.

Nespola sull'albero ha detto...

Comunque.
Sono andata a cercare i teatini.

Anonimo ha detto...

Senza dubbio sono meglio i 30! Non c'è paragone! A 30 anni si vive una consapevolezza che non è possibile acquisire prima, o per mancanza di esperienza di vita vissuta o per mancanza di una maturità di pensiero. Questa ovviamente è solo l'opinione di una 34enne, che tutto sommato con due figlie, un pezzo di marito, una carriera lavorativa completamente abbandonata, una casa quasi in campagna ma a 10 minuti da una piccola città, si sente più che soddisfatta!

Tabata Potter ha detto...

ehi un po' mi fai ridere un po' mi fai venire il magone, sei forte :-)

Castagna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Castagna ha detto...

Mi associo a Tabata (quanto stupenda è una che si firma Tabata Potter???).

E mi fai pensare a tante cose e forse ci scriverò un post e farò piangere coi singhiozzi la mia amica Symo che faceva l'università con me, e ora suo figlio è già abbastanza grande da usare l'ai-fon e non parla già più coi piccioni, anche se fino a quest'estate la sua bici aveva le rotelle.

Susibita ha detto...

Tabata: grazie Tabata, soprattutto perchè detto da te mi fa ringalluzzire. Ringallizzusco, infatti.

Castagna: e allor aspetto il tuo, di post ...=)

D'Erica ha detto...

Mi hai commosso, tanto. Gli stessi pensieri li ho avuti sabato, al matrimonio di una cara amica...rivedermi tra le stradine di quello che non è più il mio paesino ormai, rivedere gli amici di un tempo e pensare che 10 anni fa percorrevamo gli stessi passi insieme. Pensare che allo stesso banco della chiesa da cui guardavo lei ora pronuncare il suo si, 10 anni fa ci tiravamo gomitate sperando che la messa finisse presto per stare fuori a chiacchierare e a fare programmi con gli amici, scambiandoci speranze e desideri diversi, parlando di ciò che avremmo voluto fare... Spaccare il mondo, giusta espressione. A volte ho l'impressione di non esserci riuscita, che amarezza, ma nel contempo è nata una nuova me che cerca di essere sempre più consapevole...

Castagna ha detto...

Eccoti servita. Ma prima mi sono letta il blog di Tabata e ho scoperto che la adoro: lei, e la bisnonna con lo Chanel e le Manolo.

elipiccottero. ha detto...

Il tuo almeno ci parla, coi piccioni... la mia cerca di terrorizzarli, e ci riesce benissimo.
Io nel weekend mi sparo 450 km all'andata e altrettanti al ritorno per vedere gli amici, la città in cui ho studiato (e poi vissuto per un paio d'anni) e la regata che tutti coloro che hanno vissuto lì sentono un po' propria. E no, a 30 non somiglio alla me stessa di 20, ma è davvero meglio così.

Susibita ha detto...

Fede B: io a dire la verità non provo amarezza. Forse da l post non s'è capito perchè tutti mi dite che è commovente, ma davvero non tornerei ai miei 20. Oddio, se potessi con la testa dei 30 sì.Ma allora non sarebbe lo stesso, immagino.

Castagna: grazie, ho visto =).Anche io sono stata incantata dal nome di Tabata (e magari sai anche da quale telefil è tratto?)

Elipicottero: oddio sarà mica livorno?

Lex ha detto...

@elipiccottero. Non credere che Magù sia una reincarnazione di San Francesco; parlare ai piccioni è solo una subdola tecnica per distrarli e piombare loro addosso (con risultati alterni).

El_Gae ha detto...

I Teatini non sono quelli di S.Gaetano? Boh! Comunque il post è molto evocativo. Ache a me ha ricordato che son passati 10 anni.... azzarola, 10 anni

Susibita ha detto...

Lex/Elipicottero: nulla è più lontano da un santo di mio figlio...

ElGae: ehggià.comunque sì, i Teatini sono quelli credo. Ma non vado oltre.

Lisa ha detto...

Che tenerezza! Una passeggiata nel tempo. A volte penso che non viviamo in una sola dimensione, ma in tante, sovrapposte come una pasta sfoglia spazio-temporale. In fondo siamo ancora un po' le sbarbate dell'università, ma sopra c'è anche la 30enne scafata, e se guardi meglio intravvedi anche la bimba di 5 anni e poi magari anche la 40enne che saremo.
Un giorno me li presenti i tuoi amici Teatini?

SuSter ha detto...

Neanche io rimpiango i 20... ma continuo a chiedermi come cacchio ho fatto a non combinare (quasi) nulla in ben 10 anni... ho detto "quasi"!

elipiccottero ha detto...

@Susibita: no, non è Livorno, bensì Trieste. E alla fine non andrò, perchè l'amica che avrebbe dovuto ospitarmi è malata... magari il prossimo weekend, ma senza regata.

Immagino il pupo che alterna momenti di chiacchiere coi piccioni a pura follia (per i genitori)... mia figlia passa per bimba molto brava, e lo è davvero, ma avendo due anni non si può pretendere che sia troppo tranquilla ;-)

Susibita ha detto...

Lisa: bella l'immagine della pastasfoglia..yum!

Suster: scusa e l'università? e Hasuna? E la Pupa? e il blog? peraltro non in ordine d'importanza...=)

Elipicottero: io te l'avevo detto che a invocare l'autunno poi arrivava pure il malanno...

Lavì ha detto...

Mi ricordo i miei 20 anni con leggerezza, anche se lavoravo, studiavo, ero sempre di corsa.
Ho vissuto questo decennio non fermandomi un momento.
Dalla scorsa estate mi sono riappropriata di qualcuna delle mie esigenze(quali leggere un libro, pensare di tanto in tanto anche a me) e devo dire che non è male:)
Pollice su ai 30 anni.

SuSter ha detto...

Wow Susi! come sei ferrata a mio riguardo! Hai ragione, sono stata ingenerosa nei miei confronti e ingrata nei confronti della sorte. E' che uno i sogni di gioventù se li fa sempre un po' troppo al di là della propria portata. Ma va bene così, hai ragione.

Susibita ha detto...

Lavinia: benvenuta =).Pollice in su allora.

Suster: promossa?;D

emanuelas ha detto...

ma che bel post Susà, me l'ero perso.. e l'ho letto per cas incuriosita dalla foto vista su fb.. mi è venuta la lacrimuccia..
e.