"Guarda arriva un trattore, salta un po' su quella riva che lo lasciamo passare"
"E il bambino si sveglia? Non è che ha paura del rumore? Lo passi a me? Lo tieni tu? Lo lego al cane?!"
"Tu non preoccuparti del bambino, pensa a dove metti i piedi, guarda il cane piuttosto."
VRRROOOOM-RRATTTA-TTATTA-TTTA-BRRRUUUMM.
"Oooh, vedi che non è successo nulla? Magù neanche si è svegliato.
Susi? Susii?
Susiiiiiiiiii??"
"Ahah, ci voleva proprio un po' di frescura di bosco dopo tutta sta camminata sotto il sole. Meno male che ci siamo lasciati il campo alle spalle, non tornerei indietro neanche se mi pagassero!"
"Oi ma Magù c'aveva mica i sandali quando siamo usciti?"
"...."

"Puf-puf, pant-pant. Hai finito con sta foto?"
"Guarda, non cominciare a deconcentrarmi che c'è un sacco di contrasto e sto impostando la macchina"
"PPUFF-PUFF, PANT-PANT, mioddio-mi-sto-disidratando, che calore insopportabile...!!!"
Un mantice. Neanche fossiamo nel deserto del Gobi.
Sbuffa, ansima, strabuzza gli occhi.
Appoggiato inerme a un ballone da fieno riesce a raccogliere le sue ultime forze solo per questo:
"Possibile che tu [tu, donna] non mi [a lui, uomo] abbia portato neppure una goccia d'acqua??!"
Ovvero: scassarmi i cabbasisi (alla Montalbano...).
Inconvenienti tecnici a parte ecco qui Magù versione agreste-bucolica, intento a sniffare il ballone prima, e giocare al piccolo botanico poi.

Bah.