"No, Nina, non andartene, ti prego!" - lui, nel panico.
"'Lèvati che devo ussire. Zao, io me ne vado." - lei sul cancellino, zainetto in spalla.
"Ah, esci?"
"Sì, me ne vado di casha."
"Capisco. Che peccato, e come mai vai via?"
"Pecchè qui shiete tutti matti. I gatti mi gàffiano e ccàppano, mio fatello mi dà noia e quella là lavora shempre."
"Chi sarebbe "Quella-là"?
"Tu."
"Mmm. Mi spiace. E hai già deciso dove andrai?"
"Vado da A."
"Oh no: va da A. Se ne va, mamma."
"Sta bluffando, amore, non cascarci. E come mai proprio da A.?"
"Pecchè non shono matti come qui."
"In effetti non posso darti torto. Va bene, allora: salutaci tanto A. Mi raccomando, torna a trovarci qualche volta, però, perché credo ci mancherai tanto."
"Ma no mamma...sei matta? quella va..."
"Mpf. Ok. 'zao."
"Ciao."
10 minuti dopo.
"Non mi 'ttufie."
"Io non ti stufisco, ti abbraccio perché sei la mia sorellina e non te ne sei andata."
"Ah, ancora qui sei? non dovevi andare da A.? Bene: sono davvero contenta tu abbai deciso di restare, alla fine, anche se siamo un po' matti."
"Sì, ho deziso di rettare pecchè era solo uno cchezzo."
"Oh Nina, brava. Che bello! Pensavo andassi via davvero!"
"Ma fei matto? non me ne vado affolutamente."
Non se ne va, dopotutto.
Affolutamente.
10 commenti:
Beh, per stavolta l"avete scampata, allora! :-)
Beh, per stavolta l"avete scampata, allora! :-)
Suster: c'è andata male anche stavolta XD.
Figurati se se ne va, quella ... :)
Che Prima Donna! Non me la
voglio neanche immaginare a 15 anni!
Tess: ma 'nfatti, 'ndovà?
Lisa: neppure io. penso migrerò prima.
Io il dubbio che se andasse davvero l'ho avuto.
Lex: perché sei un uomo, e ancora credi al significato letterale delle affermazioni femminili.
Come quelli che ti fanno "cos'hai?" e tu: "niente".
E quelli credono davvero tu non abbia niente.
Robe da pazzi.
No, be', a quel livello di ingenuità non arrivo neanch'io.
lex: meno male.
susibita
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