Quella che non dorme per tre notti perché deve fare una certa cosa, e in quelle tre notti si fa il film di come quella cosa andrà molto male, e causerà irreversibili danni al precario equilibrio inter-familiare, al buco nell'ozono e alla pace nel mondo.
Poi all'alba del terzo giorno, quando come da prassi l'ansia viene sostituita dall'attitudine stigrancazzi, succede che quella cosa che dovevo fare non si fa//non è più necessaria/l'ha detto Paolo Fox/l'ha detto il Giudice Santilicheri e quindi niente, ho perso 3 notti di sonno per Laqualunque.
Ecco io sto più o meno allo stesso punto in cui stavo qualche mese fa, forse impercettibilmente più avanti perché mi sembra di essere un pochino più rapida nelle mie reazioni. In fondo 3 notti sono pur sempre meglio di 6.
Comunque davvero, ci sto lavorando.
Mia madre quando mi sente al telefono che ansimo mi vuole dare le goccine ma io no, io le goccine non le voglio, io sono più forte della mia ansia.
Io c'ho un blog, cazzo.
Sarei tentata di scrivere di quanta ansia da prestazione mi mette il lavoro in questo periodo e pur tuttavia parlerò delle lettere a babbo natale.
Al laboratorio a scuola stavo sistemando le lettere dettate dai bimbi alle maestre.
Chiaramente ho spiato quelle dei mie due, che li rispecchiano moltissimo:
Lettera del biondino:
Vorrei tanto i lego star wars coi cloni blu con la mitraglietta.
E basta.
Lettera di Nina:
Vorrei tanto:
vabbè una macchinina.
e un aereoplano.
Ma la più bella di tutte era quella di Mahmud, tunisino, coetaneo e amico del Biondino:
Vorrei tanto una bicicletta.
Però mia, non la vecchia di Mohammed.
E' per cose come questa, che la mia ansia diventa stigrancazzi.
7 commenti:
Ansia? Io campionessa Mondiale, sister.
Grazie tante per la storia di Mahmud.
Avevo bisogno tanto di stigrancazzi pure io, stamattina ...
Tess: comunque chiaramente sono riuscita a ansiolizzare anche la storia di Mahmud.
Gliela prenderanno la bicicletta? avranno i soldi? e se facessi una colletta in famiglia e gliela lasciassi casualmente davanti a casa la mattina di natale? ma poi non è che lui si mette a credere a babbo natale e i genitori s'incazzano? però lo fanno partecipare alla festa, non mi paiono integralisti. Esiste un qualcosa simile al natale per i musulmani? e dove abitano adesso che non vivono più qui nella nostra frazioncina? come posso evitare che la letterina di questo splendido bambino il cui viso si è illuminato quando sono entrata nella stanza manco fossi la visione del Profeta cada nel vuoto per un qualunque banale motivo?
ma soprattutto: sta a me pensarci? ma chi sono io? perchè sento il bisogno di atteggiarmi a Madre Teresa? ma la voglio piantare con questo buonismo del cazzo? lo faccio per lui o perchè volgio sentirmi buona? lo faccio per lui. ma che cazzo dico, certo che lo faccio per lui. Buona non mi ci sento comuqnue, ma sì mi fa stare bene , e allora???
Io la devo smettere. non sono normale.
Ciao, sono passata di qui per caso :)
La lettera della tua bimba deduco mi ha fatto morire dal ridere, troppo carina e tipicamente da donna, bimba in questo caso.
Ho letto un po' dei tuoi post, mi piace molto come scrivi...e nulla, direi che l'ansia possiamo spartircela in due o forse con altri miliardi di persone così almeno peserà un po' meno.
Bellissimo post...
Di storie d'ansia ne ho anche io sulle spalle, ma voglio pensare che a mio modo le notti insonni mi abbiano fatto vivere tutti i mondi paralleli, quelli in cui ho fatto scelte diverse e il mondo è andato lungo un altro binario.
Alla prossima volta penserò così: imbraccia la bici, estigrancazzi.
Magari i genitori di Mahud stanno solo cercando di evitare il consumismo forsennato di Natale... E tra loro, come tra di noi, ci si passa cose anche per rafforzare i vincoli.
anelloapois: essì, m rendo sempre magiormente conto che siamo più di quanto pensassi!
nora: ma poi non so tu, io sono bravissima ad immaginarmi scenari paradisiaci "se non avessi/se avessi...", come se le realtà parallelel dovessero per forza essere più belle di quelle realmente intraprese. Invece non è vero niente.
Lisa: non so. So che ai bambini questa cosa del passarsi le cose -a TUTTI i bambini, ma in special modo quelli che non hanno mai qualcosa di veramente unicamente loro - piace molto meno che a noi genitori.
Ma la capisco, e la pratico io stessa in ogni caso.
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