15 luglio 2014

I brulichii e la spiaggia.

Mentre io sono qui alla scrivania e mi preoccupo, mi agito, m'incazzo, e poi mi scazzo.
Mentre io sono qui che mi faccio prendere in ostaggio da una fattura, da una consegna, da un tutorial, da una mail.
Mentre io me ne sto qui, in balìa dell'Inutile, facendone la mia ragione di vita.

C'è un essere umano piccolissimo, donna, a cui stanno dicendo scusa apriamo la pancia che ti contiene e facciamo un taglietto proprio qui vedi? così ti tiriamo fuori. Non ti agitare non c'è bisogno, è meglio così, fidati.

Ora io vorrei dirti che se dicono fìdati io penso che sia vero, perché so che sei in buone mani.
Solo mi spiace che tu non abbia il tempo di svegliarti e già ti accendono il mondo stroboscopico fuori: tirare via le coperte così, quando una ancora dorme, è proprio una rogna, hai ragione.
Volevo dirti: respira.
Non aver paura, se riesci.
No ok, cagati un po' in mano, io lo farei. Ci mancherebbe.
Però dopo che ti sarai spaventata, respira.
Calma, uufff.
Respira.
Guardati attorno.
Quando ti avvolgono attorno quel pastrano bianco e morbido è finita, sta per arrivare il bello.
E' lì che mi devi rimanere concentrata, capito? Non perdere di vista l'obiettivo.
La vedi quella roba stesa sul letto con lo sguardo da anfetamina scaduta? è tua madre, mia sorella. Fa dei risotti e delle crostate che non te lo dico. Oggi non lo puoi sapere ma prestissimo sì.
Ti dico che ti puoi fidare, è una di quelle che ti tengono la mano quando attraversi la strada, anche se hai 34 anni.
Non ci pensa lei, davvero. Lo fa così, sovrappensiero: sente la tua presenza lì di fianco e cerca la tua mano d'istinto, solo perché qualcosa nella sua testa non è cambiato da quando avevi 6 anni.
Dammi retta, è una a posto. Non te lo direi se non lo sapessi.
Quindi dicevamo: sei nel pastrano, right?
Rotea gli occhi. Brava così, non troppo sennò le piglia un colpo.
Le vedi quelle due cose bianche e tonde? individuale: è facile, non puoi sbagliare.
Ecco, ora seguile.
Lo so, sono belle. Non solo: sono utili, non puoi capire quanto.
Adesso attàccatici. Vai, piccola mia, niente paura. Daje dentro. Così.
Brava.
La senti? La sensazione, dico.
Concentrati e dimmi se non la senti. Sì, dai, lo so che la senti.
Quella che s'è fatto silenzio, vero?
E là fuori fa freddo, e un sacco di cose brulicano e fanno paura, e minacciano di allontanarti da lì, ancora.
Ma tu sei nel silenzio, nella calma, ora. Niente ti urta: sei spossata, ma hai la pace dentro.

Ecco. Fermiamoci.
Perché d'ora in poi, da questo preciso istante in poi, non sarà molto diverso da così per tutto il resto del tempo.
Ci saranno un sacco di brulichii là fuori -credimi- come non ne avrai mai visti in vita tua. Affascinanti, pericolosi, splendidi, innocui, inutili o imperdibili: buoni da mangiare, irresistibili da cogliere, pazzeschi da vivere, cattivi da seguire, meravigliosi da penetrare.
Ora mi auguro che - passata la prima paura - tu voglia lasciarti prendere dai brulichii.
Senza brulichio non c'è divertimento. Neppure ansia a dire il vero, però soprattutto -figlia mia- non c'è passione. E dove vogliamo andare senza passione?
Io non sono sicura di quale sia il senso di questa cosa che t'è cominciata addosso, che ti si è letteralmente aperta sopra la testa.
Però so che c'è il brulichìo e c'è la pace.
C'è il mare elettrico e la sabbia calda.
C'è il vento irresistibile in fuga e c'è l'ombra degli alberi.
Vai, per l'amor del cielo, sul mare elettrico. Non perdertelo per nulla al mondo.
Poi un giorno, quando dovrai leccarti qualche ferita, quando avrai bisogno del silenzio tra te e il mondo, sii capace di concentrarti. Non perdere di vista l'obiettivo. Fai come stamattina, guardati attorno. Cerca la spiaggia, un po' d'ombra sotto un albero.
Saranno i seni di tua madre o le braccia di tuo padre, un giorno sarà un amore, altre volte saranno solo parole lette o scritte,  colori o musica tra i capelli. A volte -persino- saranno un paio di scarpe nuove.
Potrei addirittura essere io, se sapremo ritrovarci, ogni giorno in cui tu cresci e io invecchio: potrei essere un pezzetto di spiaggia. Ti preparerò conchiglie in piccole collane e non molto di più, perché non so fare granché, a dire il vero.
Tu ci giocherai un po', annuserai il mare, tufferai i piedi nella sabbia e la troverai umida, sotto.
Allora ti alzerai, ti guarderai attorno come ora e naturalmente ripartirai.
Con le scarpe nuove, preferibilmente.


p.s. mi ha appena chiamata tuo padre: sei fuori. Ti amo già, sappilo. Ora guardati attorno, e fai come ti ho detto, ragazza.


7 commenti:

sabri ha detto...

Che bell augurio ! Quanto amore ! Benvenuta cipollina ❤️

Shaula ha detto...

mi sai commuovere come poco altro nella vita, davvero.
buona vita a quella piccola giovane ragazza!

sfollicolatamente ha detto...

aaaaooowwwww riesci sempre a trovare parole meravigliose...evviva tua sorella, evviva questa nuova vita, evviva voi! Smuakkkkkkk

D'Erica ha detto...

Vorrei averti come sorella. Auguri alla piccola e a tutto il resto della FAMIGLIA :) Un baciotto

mammapiky ha detto...

Avete dei fazzoletti?? Ma tanti eh perché sono immersa nelle lacrime. Congratulazioni, di cuore a tutti, a tua sorella a te ai brulichii e pure al pastrano....azz dimenticavo il papà...ovviamente congratulazione pure a lui e a te, ragazza, ben venuta...vedrai ci sarà da divertirsi!

Robin ha detto...

Congratulazioni zia!!! :))))
E cmq il cesareo per i neonati è meno traumatico del parto naturale quindi tranquilla, son sicura che la piccolina sta meglio di tutti voi messi insieme ;) (e no, non lo dico xché con ogni probabilità il cesareo sarà anche il mio destino ;))

mocaliana ha detto...

Questa è stupendissima!