"Mamma quando tu muori io vado a vivee in zittà con papà e lo zio A."
pugni atomizi.
"Quello era l'Uomo Ragno."
"Z'ho anche il pugno atomico."
"Ottimo."
"Ora peò mi devi bazae tre votte, per rompee l'incantesimo."
"Come mai? e i pugni atomici?"
"Pecchè io pefeicco essere me ttesso."
più o meno.
"Te lo ricordi che festa è oggi? ricordi cosa ti ha spiegato mamma?"
"Sì che me lo ricordo."
"Che festa è?"
"Della felizità."
siamo noi questo piatto di grano.
In paese vive A.
Siccome il padre di A. era fascista, e siccome dopo la guerra ci andavan giù pesante, e siccome per la famiglia non fu una passeggiata.
Siccome A. ha una passione per la storia e gli eventi bellici, per i corpi militari e i documentari sulla Guerra Fredda, allora tutti credono che A. sia fascista.
Siccome è più facile, siccome pare logico, siccome sarebbe strano il contrario, siccome lui è silenzioso e non dice nulla, lo credono tutti, financo i suoi parenti.
Siccome io non sono quella gran furbona che m'atteggio d'essere, siccome son banale come tutti gli altri, siccome il luogo comune è comodo, siccome dài si capisce, sarà uno di quei simpatizzanti nostalgici, lo credevo anch'io.
Siccome la vita è tutto fuorché banale, siccome la storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi bella ciao che partiamo, allora lo incroci mentre sparge un intruglio di aceto e sapone per piatti sulle rose ("dice che funziona, contro i pidocchi") e sorridendo ti fa: "Ah, auguri. Buon 25 Aprile."
2 commenti:
Magari è solo gentile; un po' come augurare Buona Pasqua quando non si è credenti.
Lex: no dai, per natale e acqua è quasi una convenzione, un'abitudine talmente reiterata che ci si fa gli comunque gli auguri. Per il 25 no. Poi non è che mi devi rovinare la poesia, eh!!!
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