"Ok, eccomi. Dimmi tutto, sono pronta."
"Bè, quello che ti devo dire già lo sai. Noi la chiamiamo "la tempesta", "la piccola belva", "la ruspa", e nessuno di questi è un nomignolo a caso. Spero non t'offendano, sono nomignoli affettivi."
"No, prego. Fate pure, io vi capisco."
"Insomma ti avevo già anticipato: ultimamente ha l'abitudine di prendere la rincorsa e buttarsi a testa bassa contro i suoi compagni più grandi. Quando li vede crollare come birilli si mette a ridere con enorme soddisfazione. Inspiegabilmente, loro pure. Sì, ogni tanto morsica, ma non è delle più terribili, in ogni caso almeno questo è in linea con la fase evolutiva che sta attraversando. E' un vulcano, una motofalciatrice, è una tempesta di energia e di forza, una tritasassi che spiana qualunque cosa trovi sul suo cammino. Se la sgridi reagisce con forza, oltraggiata. Quando esco dalla stanza- se lei ritiene che sarebbe stato doveroso ottenere il suo preventivo permesso- urla per richiamarmi ai propri ordini.
E' forte, molto forte e volitiva. Ha cominciato a giocare con qualche bambola: le bacia, le coccola, le abbraccia. Poi a un certo punto le piazza tutte in fila davanti a sé e col dito puntato gli fa "pépépépé", come a fargli il mazzo.",
"Sì. hem, lo so, lo so. Ci sto lavorando, ogni santo giorno. Ha bisogno di essere regolata, sempre. Ha bisogno di poche parole, poche regole, ma semplici, e io ci sto provando. Credimi, io..."
"Quello che non ti ho detto è che non ha paura di nulla. Che come ti metti a spiegarle una cosa bè- lei l'ha già capita. Che in classe fa ridere tutti, noi e gli altri bambini. Che se la responsabilizzi e le dici "Vieni Nina, si va a fare questo" lei ti segue, non aspetta altro.
Quello che non ti ho detto è che è parecchio avanti per la sua età -forse grazie al fratello maggiore -ci sta- ma anche per sua personalità propria. Che è indipendente, selvaggia, autonoma, casinista, curiosa, che ha un sacco di voglia d'imparare e lo fa in fretta.
Che noi siamo -davvero- siamo contentissime di lei. E non c'è nulla di cui tu ti debba preoccupare."
12 commenti:
Che fortuna avere maestre così in gamba, che capiscono e apprezzano tutte le sfumature di tua figlia!!
ma che bello.Nina e le sue maestre!anna
Speriamo resista così.
Impavida e bellissima.
Vabbè magari se poi smette di menare, ma va bene pure se mena eh ...
Grande Nina.... Genio e sregolatezza
che donna di carattere? all'inizio (situazione "birilli", credevo stessi parlando di un maschietto :-P)
Un'amazzone. Io la amo.
Che belle le maestre!
Ma è una tecnica psicologica da maestre far presagire una dura reprimenda e poi dare invece una buona notizia?
Vedi? Tu che ti preoccupi. è una grande piccola donnina cara mia. indipendente, con le sue idee. Favolosa. Stai facendo un ottimo lavoro mamma ... baci ps. cmq che soddisfazione...li mette tutti in fila e poi li butta giu'..
A tutte:
dunque secondo me lei me l'ha intavolata bene perché era circa un mese che ogni giorno mi faceva il bollettino delle sue malefatte =). Siccome mi sono presentata con una coda di paglia lunga così e forse le sono sembrata seriamente preoccupata, allora credo mi abbia voluta tranquillizzare e "premiare" con un sacco di complimenti alla belva. Alla bambina volevo dire. Haem.
Tess: piacerebbe - per certi aspetti - anche a me. ma non sarà così, la vita la cambierà, succede sempre. Basta che me la cambi, me la sensibilizzi, ma non me la indebolisca. Speriamo.
Gab: ma infatti lei è un maschiaccio. L'ultimo bollettino di oggi la vede protagonista di un duello con 2 bimbi maschi più grandi a cui non ha voluto consegnare n.2 dinosauri.
Lex: sì, era più una cosa per dire "ok, ti ho parlato un sacco male di lei, te ne ho detto peste e corna, ma sappi che in fondo mi ha rubato il cuore."
Fede: sì, sarebbe anche più soddisfacente se solo si rendesse conto che non sta su una pista da bowling...
wow.
e wow ancora.
Brava la maestra, brava la mamma.
Ma Nina è la più brava di tutte.
No, sul serio. Stima.
Castagna
Pera: pure argh. E ancora argh.
Castagna: si capisce che ero in piena sindrome della madre di dylan mac cay? ma la maestra se l'è giocata bene.
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