Io credo siano
reazioni interessanti e mò vi spiego pure come mai, che state tutti
lì ad aspettare solo il mio parere su questa cosa, lo so.
Un uomo non ha un
giorno lui dedicato. Perchè ne ha già 364?
Se un uomo salta su
e dice Cià, comincio un corso di aggiornamento
professionale due sere a settimana a nessuno, ma proprio a
nessuno viene in mente di rispondergli OHMMIODDIO. E i bambini?
Come fai coi bambini??
Al mio compagno che
lavora fuori casa e torna nel fine settimana nessuno ha mai detto Sì
ma attenzione eh, perchè guarda che i bimbi son piccini una volta
sola, poi li rimpiangi.
Lui s'è magari
posto il problema da solo, ma non gli è stato sollevato: sottilmente
ma sostanzialmente diverso.
E queste -signore e
signori miei- son le quisquiglie.
Perchè poi c'è la
questione -tragica- della violenza: in casa, sul lavoro, dentro alla
televisione, sui cartelloni pubblicitari per le strade.
Persino quella
piccola, quella sporcacciona, sul tram, in fila alla cassa. Di quella
non parliamone neanche perchè che sarà mai? Mica t'ha
palpeggiata, no? Tutto sto casino per due paroline, datti una calmata
bella eh, che mica ce l'hai solo te.
Però io penso una
cosa.
Penso che l'8 Marzo
un senso e un valore ce l'abbia.
Penso che ancora ci
serva. Purtroppo verrebbe da dire, ma non necessariamente.
Perchè non è che
perchè non siamo più nel '43 allora il 27 Gennaio è inutile e
invece che ascoltare 'sto 90antenne mi vado a fare un birrino.
E tra l'altro qui siamo ben lontani dalla meta, quindi fate voi.
Perchè ci sono
storie, atteggiamenti, mentalità che hanno bisogno di memoria, che non bisogna lasciare
al buio.
Perchè ci sono
persone da celebrare, mentalità da cambiare, miti da sfatare, mostri
da fermare.
Perchè ci sarà
sempre chi su certe date ci speculerà, chi le svilirà, chi le
ridurrà a nulla.
Ma nulla non sono:
sono state scelte per celebrare persone, per creare reti, per
generare attenzione, per registrare memorie.
E forse infine,
alla fine di tutto – se dio vuole – produrre educazione, cultura.
Perchè in questo
giorno posso decidere di uscire a ubriacarmi con le amiche e guardare
un poveraccio in tanga, oppure accendere il cervello e pensare a lei,
a lei o a loro.
E poi alzarmi,
guardare mia FIGLIA, guardare mio FIGLIO e disegnare insieme a loro –
tutti e due -una strada nuova.
Per esempio a partire da piccolo,
futile dettaglio che io il corso due volte alla settimana per un
saaacco di mesi vuoi vedere che lo faccio? Chetticredi.
4 commenti:
Come non condividere?
..Post Eccezionale !!
Condivido tutto, buona settimana.
Emanuela.
Scusa che arrivo tardi come al solito. Sottoscrivo tutto. Le differenze ci sono ancora eccome e vanno ricordate, perchè ci siamo tanto abituati che passano quasi inosservate. Ho dedicato parte delle mie lezioni dell'8 a parlarne con i miei studenti. Pochi sapevano che si ricorda una manifestazione di operaie finita in un bagno di sangue. Ma tutti vedono che dii donne morte ammazzate dal compagno ne abbiamo quasi una ogni giorno, la Spagna è ancora preda del machismo. C'era un articolo interessante sull'Economist che si intitolava "Bridging the gap" e mostrava statistiche di stipendi e gerarchie, prova di come la parità non esiste neanche nei paesi piú civili del nord Europa. La maternità sembra il grande fattore discriminante, ma temo che ci siano anche fattori di insicurezza psicologica. Come si spiega che tante donne ricorrano alla chirurgia plastica, e non solo per viso, seno, etc... ( vedasi documentario "Centerfold")? Poi guardo le ragazzine di oggi e le vedo tanto superficiali che il futuro non promette grandi miglioramenti... Conclusione della lezione: canzone di Neneh Cherry "Woman".
Lisa c'è un sacco da fare, ma proprio tanto.
Spero le future compagne/i/amiche/amici di magù e nina non siano come quelli che mi hai descritto l'ultima volta. Spero sappiano scegliersi un po' come ci siamo scelte noi. Oddio, nel mi caso mi sono un po' imposta eh...ma alla fine vedi che ne valeva la pena? ;)
Bacio.
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