Hai finito? Dai, adesso stenditi un po'.
Bel lavoro, bravi.
No, qui è da rifare: si potrebbe avere, che ne so...uguale ma anche diverso? cioè, tipo classico ma anche innovativo? ma soprattutto: mica mi esponete un sovrapprezzo, eh?
Dobbiamo essere fuori per metà Giugno.
Quand'è di preciso che li mandiamo a cagare?
Spegni quel computer.
Non ci credo: gliel'hai venduto sul serio. Sei una bestia del commerciale, il mio guru, ti amo.
Ho fatto le due di notte.
Vi detesto, siete intollerabili, adesso io mollo tutto e entro in maternità, voglio vedere chi vi sopporta poi a voi altri due.
Certo che mi fido di voi, ciecamente. Non vorrei lavorare con nessun altro al mondo.
Scusa se sono stato stronzo nella mail.
Lui è migliorato tanto, ti dico: ora scrive, dice cose. Prima bofonchiava e basta: bof e pfff e hum.
Scuse accettate.
E' che non te lo dico ma sei come un fratello per me. E coi fratelli è così, un po' odioetamo, un po' che ci si scanna, ma è che ti devo ancora ringraziare per quella volta che al liceo mi hai spiegato gli integrali. E la vacanza dei 18, quando abbiamo fatto Leonardo Di caprio e Kate Winslet ubriachi marci e poi hai vomitato tutta notte, o quella in tenda con 150.000 lire per 10 giorni e siamo sopravvissuti a pasta al pesto sul fornello da campo. Son cose che lasciano il segno, tu mi capisci.
"Non sarà semplice senza di te nel periodo in cui sarai in maternità."
"Hum??"
"Dico: non sarà per nulla semplice."
"Scusa, ma allora tutti quei discorsi sul sei sbadata, confusionaria, imbranta, irrazionale, la tua mente è quanto di più lontano ci possa essere da un'approccio ingegneristico? erano solo balle da tecnico maschilista?"
"No. Sei definitivamente imbranata, irrazionale, ti dimentichi le scadenze, sei molto stordita e a tutti gli effetti non ho mai incontrato una persona più lontana dall'avere un approccio ingegneristico."
"Ah grazie. Quindi?"
"Che c'entra? E' che sei una in gamba e noi...noi, bè...abbiamo bisogno di te."
"..."
"Che c'è?"
"Lo sai che in tre anni non me l'avevi mai detto prima?"
"Mmpff, bof, hum. Senti poi ti ricordi di mandarmi il file, vero?"
Sono giorni di vento, e il vento ti stanca.
Sono giorni di vento, e il vento ci cambia.
Poi c'è quell'altro.
Che mischia la marcia di Radetzky con Rino Gaetano e canta Aida (Alala Aidaaa...come sei beellaaa...).
Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà.
"Beella queetta..."!"
Che ama lavarsi i piedi.
Che non sopporta i tappetini risvoltati e passando li rimette a posto ("tu lo sai che ciò è inquietante, vero? c'ha già le manie, come te, che ti piglia male e ti prendono le fisse per la birra rossa doppio malto e non ne bevi altra.").
Che ha una libreria che straborda, e solo due anni: se la passa in rassegna ogni sera, sceglie con perizia e poi intima:
"Tu. Lezzi!"
"Io non leggo proprio un bel niente finchè non me lo chiedi per favore."
"Peffavoe. Lezzi, tu?"
Che:
"Voeei un susio, amisi."("Vorrei un ciuccio, amici")
"Da quando siamo stati declassati a suoi amisi?"
"Non so. Ma soprattutto: dovè, quand'è di preciso che abbiamo sbagliato?"
4 commenti:
Amici.. ahhahah amici ahhahahah amici ahhahahahahha
Ora la istruisco io la creatura. XD
credo di avertelo già detto. ma io tuo figlio lo amo.
Aahahahhahahahhahhahahhahahha!
La pupa canta Betta Pilaba e Pilaba Pilaba, Bandie'a 'Otta tiompe'à, Bieni a balla'e in Puglia Puglia Puglia, e Ma'agià ma'agià è a'ivato il ma'agià...
Ah! E poi l'inno nazionale della Nuova Libia... Giovani menti traviate!
lachiari: brava, preparal, che queste sono delle vipere in seno.
v.: ti garba rino gaetano pure a te, eh =)?
Suster: uuhh come pilaba berta non pilba proprio nessuno...XD...
Susibita
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